Il test al quale la nuova Scavolini sarà sottoposta domenica, contro la Benetton campione d’Italia, è di quelli durissimi, una sorta di esame universitario arrivato troppo presto, quando nonostante tutta la buona volontà che uno può metterci, nello studio, non si sono potuti avere né il tempo né il modo di prepararsi adeguatamente. E allora o all’esame non ci si presenta, ma non ci sembra questo il caso, oppure ci si butta spavaldi e “leggeri", convinti almeno di quel poco che si sa, sperando (non si sa mai) che possa bastare. Del resto non ha niente da perdere la squadra di Crespi: quella di Pillastrini (e di Booker, Blair ecc.), lo scorso anno, riuscì ad entrare nel guinness dei primati delle sfide tra biancorossi e biancoverdi mettendo a segno il record assoluto dello scarto subito (-28 nel confronto di Eurolega a Treviso). Per cercare una simile impresa all’incontrario, e cioè a vantaggio dei pesaresi, bisogna andare indietro di 40 anni esatti (nel ’62), quando l’allora Algor Pesaro vinse al Palazzetto di Viale dei Partigiani con 23 punti di scarto sui veneti. Altri tempi, inutile dirlo. Ma sommando tutte le 45 sfide tra... Marche e Marca, il vantaggio “storico" dei trevigiani è davvero minimo: due vittorie e 46 punti.
Uno dei test più cruciali, dopodomani, riguarderà la cabina di regia. Se è vero che Pecile non attraversa un gran periodo di forma e Gilbert non è “nato" playmaker, il braccio di ferro si preannuncia improbo: dall’altra parte del tavolo c’è infatti il più grande play del torneo, quell’Edney che dopo aver guidato allo scudetto la Benetton lo scorso anno, ha cominciato alla grande anche questa stagione, pilotando il bolide biancoverde alla conquista della Supercoppa e sfoderando nelle prime tre giornate prestazioni statistiche già molto brillanti: quinto assoluto nei punti segnati (22 di media), secondo nella valutazione e negli assist, settimo nei recuperi e tra le prime guardie del campionato nella percentuale da due (64%). Alla sua ombra anche il giovane Bulleri sta ingranando la quarta, e lo ha dimostrato anche nella partitella infrasettimanale disputata contro Trieste e vinta dalla Benetton con un altro ventello di scarto, tanto per non perdere il ritmo... Sembrano in palla anche gli altri biancoverdi, compreso Pittis nonostante il risentimento ad un ginocchio. Quanto alla maggiore novità trevigiana di quest’anno, il tiratore Langdon, i cronisti locali gli hanno chiesto come mai tira così poco (una quarantina di conclusioni in tre gare...) e lui ha risposto più o meno: “Già, adesso che mi ci fate pensare, mi sa che tirerò di più!". La Scavolini è avvertita. Attenti dunque a non farsi crivellare dall’"assassino dell’Alaska", ma occhio anche agli altri killer che si aggireranno sia dalle parti del centrocampo che nei pressi del tabellone. Dotarsi di un giubbotto antiproiettile, domenica, non sarebbe un’idea malvagia, oltre a tentare un fuoco di sbarramento con tutte, ma proprio tutte, le cartucce a disposizione.
Giancarlo Iacchini
Uno dei test più cruciali, dopodomani, riguarderà la cabina di regia. Se è vero che Pecile non attraversa un gran periodo di forma e Gilbert non è “nato" playmaker, il braccio di ferro si preannuncia improbo: dall’altra parte del tavolo c’è infatti il più grande play del torneo, quell’Edney che dopo aver guidato allo scudetto la Benetton lo scorso anno, ha cominciato alla grande anche questa stagione, pilotando il bolide biancoverde alla conquista della Supercoppa e sfoderando nelle prime tre giornate prestazioni statistiche già molto brillanti: quinto assoluto nei punti segnati (22 di media), secondo nella valutazione e negli assist, settimo nei recuperi e tra le prime guardie del campionato nella percentuale da due (64%). Alla sua ombra anche il giovane Bulleri sta ingranando la quarta, e lo ha dimostrato anche nella partitella infrasettimanale disputata contro Trieste e vinta dalla Benetton con un altro ventello di scarto, tanto per non perdere il ritmo... Sembrano in palla anche gli altri biancoverdi, compreso Pittis nonostante il risentimento ad un ginocchio. Quanto alla maggiore novità trevigiana di quest’anno, il tiratore Langdon, i cronisti locali gli hanno chiesto come mai tira così poco (una quarantina di conclusioni in tre gare...) e lui ha risposto più o meno: “Già, adesso che mi ci fate pensare, mi sa che tirerò di più!". La Scavolini è avvertita. Attenti dunque a non farsi crivellare dall’"assassino dell’Alaska", ma occhio anche agli altri killer che si aggireranno sia dalle parti del centrocampo che nei pressi del tabellone. Dotarsi di un giubbotto antiproiettile, domenica, non sarebbe un’idea malvagia, oltre a tentare un fuoco di sbarramento con tutte, ma proprio tutte, le cartucce a disposizione.
Giancarlo Iacchini