A 48 ore dalla sfida casalinga di domenica contro l’Air Avellino, Phil Melillo coach dell’Euro Roseto, sta attentissimo a tenere ben alta la tensione dopo il doppio successo esterno contro Skipper e Virtus Roma. A complicare il lavoro del coach italo americano, ci sono invece le condizioni fisiche di Milic e Fajardo. Il primo si è bloccato durante l’allenamento di mercoledì accusando un indirimento al polpaccio. L’ecografia però non ha rilevato alcuna lesione e pertanto il giocatore, ieri rimasto a riposo, potrebbe tornare ad allenarsi regolarmente stasera. Più delicato il discorso che riguarda Diego Fajardo. Lo spagnolo si è procurato un profondo taglio ad una mano mentre spostava dei mobili in casa. Gli è caduta addosso una lastra di vetro che gli ha causato un taglio profondo al braccio sinistro suturato con 6 punti, più altri due punti sul muscolo e piccole ferite su entrambe le mani. Quasi scontato il suo forfeit.
«Comunque stiamo lavorando bene - spiega Melillo - senza cali di concentrazione. Non voglio che si crei un clima troppo rilassato, voglio che i miei giocatori stiano sempre sulla corda. E se qualcuno accusasse dei cali di concentrazione, ci penso io a farlo ritornare sulla retta via...Del resto, noi non siamo una squadra che può permettersi di sottovalutare nessuno, soprattutto in un campionato equilibrato come questo,nel quale si può vincere o perdere contro chiunque. Quella di Markowsi è una formazione dal potenziale offensivo notevole, punta molto su un pacchetto di esterni che hanno parecchi punti nelle mani. Dovremo lavorare duro».
Intanto l’inserimento di radosevic procede a ritmo un po’ lento: «Rispetto agli altri è un po’ indietro con la condizione e sta entrando pian pianoe nei meccanismi di squadra. L’importante è che sia pronto quando inizieremo la Coppa Uleb. Giocando due volte a settimana, ci sarà bisogno di distribuire meglio il minutagio all’interno della squadra».
P.P.M.
«Comunque stiamo lavorando bene - spiega Melillo - senza cali di concentrazione. Non voglio che si crei un clima troppo rilassato, voglio che i miei giocatori stiano sempre sulla corda. E se qualcuno accusasse dei cali di concentrazione, ci penso io a farlo ritornare sulla retta via...Del resto, noi non siamo una squadra che può permettersi di sottovalutare nessuno, soprattutto in un campionato equilibrato come questo,nel quale si può vincere o perdere contro chiunque. Quella di Markowsi è una formazione dal potenziale offensivo notevole, punta molto su un pacchetto di esterni che hanno parecchi punti nelle mani. Dovremo lavorare duro».
Intanto l’inserimento di radosevic procede a ritmo un po’ lento: «Rispetto agli altri è un po’ indietro con la condizione e sta entrando pian pianoe nei meccanismi di squadra. L’importante è che sia pronto quando inizieremo la Coppa Uleb. Giocando due volte a settimana, ci sarà bisogno di distribuire meglio il minutagio all’interno della squadra».
P.P.M.