La «tempesta» sembra definitivamente passata. Questo pomeriggio Ataman potrà allenare nuovamente il gruppo al completo dopo le innumerevoli defezioni settimanali che hanno riempito una lista lunghissima: prima Scarone, Chiacig e Maggioli in Nazionale, poi Ford a letto con l'influenza e Turkcan con una lieve contrattura muscolare, quindi Chiacig, tornato dal raduno, bloccato per un dolore al ghinocchio e Nobile che ha ricevuto il testimone, anzi, il termometro, da Ford, infine di nuovo Turkcan impegnato a Madrid con l'Euroleague Alla Star. Ieri, fortunatamente, tutti i piccoli acciacchi sono rientrati e la squadra si è allenata al completo (senza Turkcan, ovviamente).
Una preparazione problematica, quindi, per la gara di domenica sera con l'Oregon Cantù. Per fortuna i canturini non sembrano quelli irrefrenabili della passata stagione. Sensazione confermata anche da Jerry Mc Collugh: «E' cambiata la squadra. Siamo diversi rispetto allo scorso anno. Siamo un po' in ritardo di condizione e nei meccanismi del gioco e la chimica generale non è ancora a posto. Da qui credo nasca quel nervosismo che può trasparire all'esterno. Noi, a dir la verità, non siamo nervosi, anzi, al di là dei risultati, siamo abbastanza tranquilli. Magari ci sono degli episodi che ci fanno innervosire quando le cose non vengono come vorremmo. Al momento dobbiamo cercare di affinare tutti i movimenti di squadra perché il timing non è ancora perfetto».
Con questi presupposti che gara ci dobbiamo aspettare?
«Onestamente non so. Ogni partita ha una storia a sé. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e non a Siena. Dobbiamo sicuramente giocare meglio e ricordarci cosa non è andato bene nelle sconfitte. Da lì possiamo costruire il successo».
La Montepaschi, invece, ha soltanto una cosa da ricordare: il primo quarto con Livorno. Per il resto, va tutto bene.
Federico Cappelli
Una preparazione problematica, quindi, per la gara di domenica sera con l'Oregon Cantù. Per fortuna i canturini non sembrano quelli irrefrenabili della passata stagione. Sensazione confermata anche da Jerry Mc Collugh: «E' cambiata la squadra. Siamo diversi rispetto allo scorso anno. Siamo un po' in ritardo di condizione e nei meccanismi del gioco e la chimica generale non è ancora a posto. Da qui credo nasca quel nervosismo che può trasparire all'esterno. Noi, a dir la verità, non siamo nervosi, anzi, al di là dei risultati, siamo abbastanza tranquilli. Magari ci sono degli episodi che ci fanno innervosire quando le cose non vengono come vorremmo. Al momento dobbiamo cercare di affinare tutti i movimenti di squadra perché il timing non è ancora perfetto».
Con questi presupposti che gara ci dobbiamo aspettare?
«Onestamente non so. Ogni partita ha una storia a sé. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e non a Siena. Dobbiamo sicuramente giocare meglio e ricordarci cosa non è andato bene nelle sconfitte. Da lì possiamo costruire il successo».
La Montepaschi, invece, ha soltanto una cosa da ricordare: il primo quarto con Livorno. Per il resto, va tutto bene.
Federico Cappelli