Ieri allenamento unico all'ora di pranzo per la Scavolini: sarà sempre così, il giovedì, un'idea che può servire per spezzare la settimana mentre oggi Crespi ha inserito nel menù la solita doppia razione, mattino e pomeriggio. E' stata una settimana dolce per i biancorossi, la prima in cui si è lavorato col sapore della vittoria in bocca: e mercoledì c'è stato anche l'abbraccio affettuoso della gente di Fossombrone ai biancorossi che hanno fatto allenamento nel palasport finalmente rimesso a nuovo. Una settimana che conduce all'impegno più severo: la sfida ai campioni d'Italia sul loro campo. Una Benetton in grandissima salute ed ancora imbattuta: una squadra che non ha nemmeno avvertito le assenze di Tyus Edney e Marcelo Nicola (impegnati a Madrid con la selezione delle stelle per i cento anni del Real) nell'amichevole con Trieste, travolta per 95-73 con 18 punti di un Bulleri in gran spolvero, 16 messi a segno dall'«assassino dell'Alaska», Trajan Langdon e 14 da Marconato che ha preso pure 10 rimbalzi.
«Siamo partiti alla grande? Ma del resto era il nostro obiettivo quello di mantenere l'anima di questa squadra — dice l'artefice del gran lavoro di Treviso, Maurizio Gherardini —, allungando i contratti di quei giocatori che rappresentano il nucleo forte del gruppo. Esserci riusciti ci ha portato ad essere in linea con le aspettative».
Se Messina riuscirà ad aggiungere la sua impronta difensiva all'attacco brillante di D'Antoni la Benetton diventerà irresistibile: è il parere di tutti, ma il coach di Treviso che ne pensa?
«In effetti al momento Messina sta lavorando forte sull'aspetto difensivo — dice ancora Gherardini —, che migliora di partita in partita; per quanto riguarda l'attacco non credo che abbiamo perso la nostra fluidità visto che siamo la squadra che segna di più in serie A. Questo è dovuto al fatto che abbiamo giocatori con caratteristiche che non si possono snaturare: con Edney e Bulleri devi per forza correre e chiunque sia l'allenatore non può impedire a questi giocatori di interpretare il basket a cui sono abituati. Messina è stato molto intelligente a mettere solo qualche regola in più allo stesso modulo di gioco».
Al torneo di Urbino la Scavolini seppe interpretare la partita e giocò contro la Benetton la gara più brillante del suo precampionato: aspettiamo conferme.
Elisabetta Ferri
«Siamo partiti alla grande? Ma del resto era il nostro obiettivo quello di mantenere l'anima di questa squadra — dice l'artefice del gran lavoro di Treviso, Maurizio Gherardini —, allungando i contratti di quei giocatori che rappresentano il nucleo forte del gruppo. Esserci riusciti ci ha portato ad essere in linea con le aspettative».
Se Messina riuscirà ad aggiungere la sua impronta difensiva all'attacco brillante di D'Antoni la Benetton diventerà irresistibile: è il parere di tutti, ma il coach di Treviso che ne pensa?
«In effetti al momento Messina sta lavorando forte sull'aspetto difensivo — dice ancora Gherardini —, che migliora di partita in partita; per quanto riguarda l'attacco non credo che abbiamo perso la nostra fluidità visto che siamo la squadra che segna di più in serie A. Questo è dovuto al fatto che abbiamo giocatori con caratteristiche che non si possono snaturare: con Edney e Bulleri devi per forza correre e chiunque sia l'allenatore non può impedire a questi giocatori di interpretare il basket a cui sono abituati. Messina è stato molto intelligente a mettere solo qualche regola in più allo stesso modulo di gioco».
Al torneo di Urbino la Scavolini seppe interpretare la partita e giocò contro la Benetton la gara più brillante del suo precampionato: aspettiamo conferme.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino