UDINE - Sangue, sudore e lacrime di gioia. Quando si tratta di sputare i denti sul parquet, la Coop si rialza da trionfatrice. È fatta così, ha bisogno di andare alle corde, all’angolo, criticata e picchiata, di sentirsi quasi sull’orlo del kappaò, prima di menare fendenti all’impazzata e tornare al centro del ring. Se poi viene immersa dentro una bolgia, come nel caso dei derby, allora la sua esaltazione arriva all’orgasmo. Dentro l’inferno arancione del Carnera, in mezzo alle invettive e ai bandieroni friulani, Trieste ci gode, fa il blitz per il secondo anno consecutivo, portando sul 3-0 il computo degli ultimi tre scontri di campanile. A due giorni da uno dei suoi più brutti crolli, quello interno contro Fabriano che rischiava di costarle una posizione favorevole nella griglia dei play-off, la Coop non solo recupera immediatamente i due punti persi, ma si conferma, con diretta televisiva in tutta Italia, squadra di centroclassifica che guarda in alto.
Il «sacco» di Udine, condotto con foga proletaria, è stato certo favorito dal totale spaesamento nel quale ancora sono immersi Silas Mills e Jeffery Stern, 4 punti il primo e zero il secondo, giunti in Friuli solo giovedì e comunque non certo dei crak. Soprattutto sotto canestro dunque la Snaidero è ancora clamorosamente scoperta e il fatto di trovarsi già nella terza frazione con Cantarello caricato di quattro falli e Alibegovic di tre ha ancor di più fatto pendere la bilancia verso i lunghi biancorossi. Podestà, in doppia doppia cifra, 14 punti e 13 rimbalzi, è stato l’uomo determinante, ma anche Casoli ha saputo graffiare nei momenti decisivi. Maric ha dato buona propulsione in regia, mentre Erdmann e Washington hanno completato la pericolosità dal perimetro. La Snaidero avrebbe potuto replicare con le bombe, ma Sartori e Li Vecchi, gli uomini più temuti in questo senso, ne hanno infilate solo tre in due. Merito anche della difesa triestina, pregevole per aggressività e intensità.
La Coop si è presentata sul parquet dopo l’intervallo con quattro lunghezze da recuperare e con un esaltante parziale di 6-0 a telecamere appena accese: contropiede Podestà-Maric, pentrazione di Erdmann e uno contro uno vinto da Mazique contro Sartori si è portata avanti sul 42-44. Da questo punto la Snaidero è riuscita solo a impattare per due volte, sul 44-44 con Woolridge e in apertura dell’ultimo quarto con una bomba di Livecchi sul 51-51. È stato sufficiente però per mandare il «Carnera» al calor bianco, la lotta di basket sul parquet e di slogan sugli spalti si è fatta spietata. Nella terza frazione le difese arcigne hanno avuto il sopravvento e lo score si è bloccato a lungo. Poi, negli 9 minuti, la Coop si è sparata in orbita. Casoli porta i suoi avanti sul 51-53, capovolgimento di fronte e stoppata di Podestà, Maric, bomba: 51-56 e due altri stratosferici stopponi in sequenza, prima addirittura di Jones su Cantarello e poi di Podestà su Alibegovic. Samuele allunga ancora dal campo e dalla lunetta. Quando Erdmann insacca la bomba del più 11 (51-62) a 4’45” dalla sirena, la partita è virtualmente finita anche perchè i tiratori arancione continuano a sbagliare.
Raffreddando la palla, Trieste si avvia all’apoteosi. I Dragons, giunti appena in tempo per il fischio d’inizio causa la rottura del treno su cui viaggiavano, sono allo spasmo. Uniti, per modo di dire visto che sono su tribune contrapposte, nella gioia l’ex sindaco Riccarco Illy e l’attuale, Roberto Dipiazza che si mette addirittura a cantare «Marinaresca» con i tifosi. Resta il lungo fronteggiarsi finale degli ultras con il ferimento della ragazza triestina di cui riferiamo sotto. Chi vuole rivivere invece le emozioni del match può sintonizzarsi domani sera alle 23.30 su TeleChiara.
Nell’altro anticipo, la Metis Varese ha battuto la Müller Verona 91-83.
Silvio Maranzana
Il «sacco» di Udine, condotto con foga proletaria, è stato certo favorito dal totale spaesamento nel quale ancora sono immersi Silas Mills e Jeffery Stern, 4 punti il primo e zero il secondo, giunti in Friuli solo giovedì e comunque non certo dei crak. Soprattutto sotto canestro dunque la Snaidero è ancora clamorosamente scoperta e il fatto di trovarsi già nella terza frazione con Cantarello caricato di quattro falli e Alibegovic di tre ha ancor di più fatto pendere la bilancia verso i lunghi biancorossi. Podestà, in doppia doppia cifra, 14 punti e 13 rimbalzi, è stato l’uomo determinante, ma anche Casoli ha saputo graffiare nei momenti decisivi. Maric ha dato buona propulsione in regia, mentre Erdmann e Washington hanno completato la pericolosità dal perimetro. La Snaidero avrebbe potuto replicare con le bombe, ma Sartori e Li Vecchi, gli uomini più temuti in questo senso, ne hanno infilate solo tre in due. Merito anche della difesa triestina, pregevole per aggressività e intensità.
La Coop si è presentata sul parquet dopo l’intervallo con quattro lunghezze da recuperare e con un esaltante parziale di 6-0 a telecamere appena accese: contropiede Podestà-Maric, pentrazione di Erdmann e uno contro uno vinto da Mazique contro Sartori si è portata avanti sul 42-44. Da questo punto la Snaidero è riuscita solo a impattare per due volte, sul 44-44 con Woolridge e in apertura dell’ultimo quarto con una bomba di Livecchi sul 51-51. È stato sufficiente però per mandare il «Carnera» al calor bianco, la lotta di basket sul parquet e di slogan sugli spalti si è fatta spietata. Nella terza frazione le difese arcigne hanno avuto il sopravvento e lo score si è bloccato a lungo. Poi, negli 9 minuti, la Coop si è sparata in orbita. Casoli porta i suoi avanti sul 51-53, capovolgimento di fronte e stoppata di Podestà, Maric, bomba: 51-56 e due altri stratosferici stopponi in sequenza, prima addirittura di Jones su Cantarello e poi di Podestà su Alibegovic. Samuele allunga ancora dal campo e dalla lunetta. Quando Erdmann insacca la bomba del più 11 (51-62) a 4’45” dalla sirena, la partita è virtualmente finita anche perchè i tiratori arancione continuano a sbagliare.
Raffreddando la palla, Trieste si avvia all’apoteosi. I Dragons, giunti appena in tempo per il fischio d’inizio causa la rottura del treno su cui viaggiavano, sono allo spasmo. Uniti, per modo di dire visto che sono su tribune contrapposte, nella gioia l’ex sindaco Riccarco Illy e l’attuale, Roberto Dipiazza che si mette addirittura a cantare «Marinaresca» con i tifosi. Resta il lungo fronteggiarsi finale degli ultras con il ferimento della ragazza triestina di cui riferiamo sotto. Chi vuole rivivere invece le emozioni del match può sintonizzarsi domani sera alle 23.30 su TeleChiara.
Nell’altro anticipo, la Metis Varese ha battuto la Müller Verona 91-83.
Silvio Maranzana
