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Tanjevic e i rischi di Varese

Il coach della Virtus: «Conto di riavere Andersen»

Tutti a cena dal capitano. «No, per fortuna loro non ho cucinato io», minimizza Rigaudeau che, dopo l'amichevole con il Bignami, ha invitato tutti i compagni (mogli e fidanzate comprese), ai tavoli del “Cannone”, per cementare il gruppo. Un gesto che non è passato inosservato ma che Antoine, riservato di natura, avrebbe preferito tenere nascosto.
Tanjevic, però, è rimasto così colpito da raccontarlo.
Domani la Virtus giocherà a Masnago e la gara con Varese non sarà, per Boscia, una sfida come tutte le altre. Perché c'è il suo “pallino” Meneghin e perché Varese rappresenta qualcosa di importante per il coach montenegrino.
«Una trasferta difficile? Mah – ribatte Tanjevic – non conosco campo, in Italia, dove non si rischi grosso. Varese è uno di questi. Per me è un impianto particolare perché quando ho cominciato ad allenare il modello era quello. Era Varese la squadra da battere».
Stavolta a usare l'arma della riservatezza è Boscia. Che non ricorda che proprio lui, alla guida del Bosna Sarajevo, mise fine alla favola di Varese, nel 1979 (dieci finali di Coppa dei Campioni consecutive) strappando a Meneghin e Morse quel trofeo con Delibasic, Varaic e Radovanovic (quello litigava con i tiri liberi…).
Non accenna al suo passato remoto, ma parla di quello più recente, dei quattro anni alla guida di Azzurra. «Meneghin? Non ho rimpianti, ma lui è uno dei giocatori più importanti dei miei quattro anni in nazionale. Tra i primi dieci che io abbia mai allenato? Mah, per un'affermazione del genere dovrei togliermi almeno quindici anni di attività. Alleno da trenta…».
Calendario curioso quello che mette in rapida successione Boscia davanti alla squadra del mito, la vecchia Varese, e quella del suo recentissimo passato perché mercoledì, al PalaMalaguti, arriverà il Villeurbanne.
«Conto di riavere Andersen. David si è allenato ha fatto il classico cinque contro zero, poi ha corso per 50'. Per noi è importante. Com'è importante Rigaudeau. Contro Napoli ha fatto un'eccellente partita restando in campo più del previsto. Speriamo possa ripetersi».
La Virtus, invece, deve migliorare rispetto allo scrimmage contro Castel Maggiore.
«Eravamo sotto tono – ammette Boscia – abbiamo lavorato soprattutto sulla tattica anti-Varese».
Intanto, in attesa di trovare un ingaggio, continua a sgobbare con i bianconeri Slaven Markovic, il “duemetri” al quale la Virtus ha chiesto di restare per rendere maggiormente competitivi gli allenamenti per i lunghi.
Per chi voglia seguire la Virtus in trasferta, i Forever Boys si ritrovano domani, alle 13,30, al parcheggio dell'Ipercoop Centro Borgo (costo 30 euro; per informazioni è possibile rivolgersi al : 1780151979).
Un'occhiata, infine, ai programmi televisivi di questi giorni. Domani, alle 21,45, a Basket Land, su Rete 8, ospite di Marco Calamai sarà Gianmarco Pozzecco. Lunedì, invece, alle 20,05, Stefano Pillastrini, lo scorso anno sulla panchina della Scavolini Pesaro, sarà intervistato nell'ambito di Extra Time, la trasmissione di Calamai e Irene Govoni sulle frequenze di San Marino Rtv-Nuova Rete.
Alessandro Gallo
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