Non che finora la Benetton abbia scherzato, ma adesso che arriva la Scavolini (poi giovedì l'Orthez e domenica a Milano) il rodaggio è terminato e si comincia a fare sul serio. Se ci si dovesse basare sul rendimento tenuto finora da Pesaro, non ci dovrebbe essere partita ma attenzione: questo è un avversario comunque rognoso, forse non dotatissimo tecnicamente, ma con addosso quella grinta che è caratteristica del suo coach. E, manco a dirlo, Ettore Messina ne porta un grande rispetto.
«Buona squadra, certo, finora al di sotto del suo potenziale: ha dieci giocatori validi, ha tiratori, uomini d'area. Magari, essendo un roster rinnovato, sono insieme da poco e questo potrebbe averli un pochino condizionati, però penso appunto che, d'ora in poi, potranno solo far meglio. Direi che, per noi, è un momento importante per verificare la crescita collettiva, visto il calendario che ci attende anche a novembre: speriamo di superare bene il maggior numero di questi esami». Con un Edney così potrebbe essere un po' meno difficile...
«Sì, Tyus, effettivamente, sta giocando veramente bene, di lui siamo contenti tutti». E' tutta la Benetton che è consapevole della sua forza. «Ho anch'io questa sensazione, ma queste prossime partite saranno fondamentali per dare sostanza alla nostra condizione. Tornando alla Scavolini, anche loro hanno elementi d'esperienza in grado di sfruttare bene le caratteristiche proprie e della squadra». Finora gare punto a punto non le avete avute. «Infatti, staremo a vedere quando ciò accadrà. Ad ogni modo, giocatori come Edney, Nicola, Pittis, Bulleri, Garbajosa hanno sulle spalle mille battaglie, si tratterà di vedere come i giovani (nella fattispecie Mario Stojic, quello che oggi è più indietro rispetto agli altri, ndr) affronteranno determinate situazioni. E' come il battesimo dell'aria o del fuoco: si sa che la prima volta, prima o poi, arriverà, ma si spera che arrivi il più tardi possibile».
La Scavolini ha qualche faccia nota e parecchie nuove. Le prime sono quelle di Beric, tiratore micidiale, il giovane Pecile in regia e Silvio Gigena in ala. Quindi Corey Albano, campione d'Europa con il Panathinaikos, ex Verona. Ma occhio agli americani: «Ragno» Norm Richardson, guardia esplosiva e «Roccia» Aaron McGhee.
Nicola. A Marcelo mancano 11 punti per raggiungere i 2.000 in maglia Benetton: per lui finora 166 presenze.
Le altre. Pompea-Viola 68-75 (ieri); Skipper-Milano, Cantù-Siena, Roseto-Avellino, Varese-Virtus Bologna, Fabriano-Trieste, Snaidero-Roma, Livorno-Biella.
Silvano Focarelli
«Buona squadra, certo, finora al di sotto del suo potenziale: ha dieci giocatori validi, ha tiratori, uomini d'area. Magari, essendo un roster rinnovato, sono insieme da poco e questo potrebbe averli un pochino condizionati, però penso appunto che, d'ora in poi, potranno solo far meglio. Direi che, per noi, è un momento importante per verificare la crescita collettiva, visto il calendario che ci attende anche a novembre: speriamo di superare bene il maggior numero di questi esami». Con un Edney così potrebbe essere un po' meno difficile...
«Sì, Tyus, effettivamente, sta giocando veramente bene, di lui siamo contenti tutti». E' tutta la Benetton che è consapevole della sua forza. «Ho anch'io questa sensazione, ma queste prossime partite saranno fondamentali per dare sostanza alla nostra condizione. Tornando alla Scavolini, anche loro hanno elementi d'esperienza in grado di sfruttare bene le caratteristiche proprie e della squadra». Finora gare punto a punto non le avete avute. «Infatti, staremo a vedere quando ciò accadrà. Ad ogni modo, giocatori come Edney, Nicola, Pittis, Bulleri, Garbajosa hanno sulle spalle mille battaglie, si tratterà di vedere come i giovani (nella fattispecie Mario Stojic, quello che oggi è più indietro rispetto agli altri, ndr) affronteranno determinate situazioni. E' come il battesimo dell'aria o del fuoco: si sa che la prima volta, prima o poi, arriverà, ma si spera che arrivi il più tardi possibile».
La Scavolini ha qualche faccia nota e parecchie nuove. Le prime sono quelle di Beric, tiratore micidiale, il giovane Pecile in regia e Silvio Gigena in ala. Quindi Corey Albano, campione d'Europa con il Panathinaikos, ex Verona. Ma occhio agli americani: «Ragno» Norm Richardson, guardia esplosiva e «Roccia» Aaron McGhee.
Nicola. A Marcelo mancano 11 punti per raggiungere i 2.000 in maglia Benetton: per lui finora 166 presenze.
Le altre. Pompea-Viola 68-75 (ieri); Skipper-Milano, Cantù-Siena, Roseto-Avellino, Varese-Virtus Bologna, Fabriano-Trieste, Snaidero-Roma, Livorno-Biella.
Silvano Focarelli