La Snaidero come l’araba fenice. Oggi, gli arancione dovranno risorgere dalle loro ceneri. Non solo per le tre sconfitte iniziali in campionato, ma anche perché la squadra sarà fatta dai bollettini medici. Contro la Virtus Roma c’è da buttare il cuore oltre l’ostacolo ben al di là dei motivi per cui, mercoledì, è stata fatta autocoscienza dopo Reggio Calabria.
Coach Frates, come va la distorsione di Li Vecchi?
«Venerdì le speranze di averlo erano al lumicino. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è andata un po’ meglio. Decideremo domattina (oggi, ndr)».
Thompson riprende dopo l’affaticamento muscolare?
«Oggi (ieri, ndr) ha fatto il lavoro leggero che abbiamo potuto fare. Non eravamo in dieci e non abbiamo giocato 5 contro 5: niente agonismo».
Le caviglie di Zacchetti?
«Abbastanza bene. Dei tre è quello che preoccupa meno».
Se non ci sarà Li Vecchi...
«Non avremo cambi per gli esterni, ma solo giovani (all’occorrenza più Antonutti che Da Ponte al fianco degli habitué Munini e Confente, ndr)».
Mancasse pure Thompson, non avreste ali piccole.
«Ci mancherà un uomo da quintetto nel ruolo».
Scelta obbligata, quindi?
«Cercheremo di far giocare chi è in condizione di farcela».
L’auspicio è che Li Vecchi si metta a disposizione e che non si rinunci a Vujacic per Thompson, rischiando di restare senza cambi per gli esterni perché Chandler può fermarsi.
Come si prepara una gara in queste condizioni?
«Sarebbe stata comunque difficile. Roma ha solidità sotto con Santiago e Tusek, pericolosità per l’inventiva di Jenkins e Meyers pur se l’ago della bilancia è Righetti che apre le difese se ci prende da tre. Purtroppo, non abbiamo avuto una buona settimana di allenamenti per problemi fisici. Nonostante tutto, non dovremo avere flessioni mentali pur se giocheremo con quintetti mai provati a seconda delle risposte di chi non è al meglio».
Zacchetti ala piccola come in nazionale?
«Lui sui 4 e Alexander sui 3, con ruoli invertiti in attacco, può essere una soluzione quando Tonolli in ala piccola affiancherà Tusek ala grande».
Tornerà il tifo.
«Abbiamo bisogno che il pubblico ci dia una mano a trovare identità e spirito di gruppo in un momento difficile».
Valerio Morelli
Coach Frates, come va la distorsione di Li Vecchi?
«Venerdì le speranze di averlo erano al lumicino. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è andata un po’ meglio. Decideremo domattina (oggi, ndr)».
Thompson riprende dopo l’affaticamento muscolare?
«Oggi (ieri, ndr) ha fatto il lavoro leggero che abbiamo potuto fare. Non eravamo in dieci e non abbiamo giocato 5 contro 5: niente agonismo».
Le caviglie di Zacchetti?
«Abbastanza bene. Dei tre è quello che preoccupa meno».
Se non ci sarà Li Vecchi...
«Non avremo cambi per gli esterni, ma solo giovani (all’occorrenza più Antonutti che Da Ponte al fianco degli habitué Munini e Confente, ndr)».
Mancasse pure Thompson, non avreste ali piccole.
«Ci mancherà un uomo da quintetto nel ruolo».
Scelta obbligata, quindi?
«Cercheremo di far giocare chi è in condizione di farcela».
L’auspicio è che Li Vecchi si metta a disposizione e che non si rinunci a Vujacic per Thompson, rischiando di restare senza cambi per gli esterni perché Chandler può fermarsi.
Come si prepara una gara in queste condizioni?
«Sarebbe stata comunque difficile. Roma ha solidità sotto con Santiago e Tusek, pericolosità per l’inventiva di Jenkins e Meyers pur se l’ago della bilancia è Righetti che apre le difese se ci prende da tre. Purtroppo, non abbiamo avuto una buona settimana di allenamenti per problemi fisici. Nonostante tutto, non dovremo avere flessioni mentali pur se giocheremo con quintetti mai provati a seconda delle risposte di chi non è al meglio».
Zacchetti ala piccola come in nazionale?
«Lui sui 4 e Alexander sui 3, con ruoli invertiti in attacco, può essere una soluzione quando Tonolli in ala piccola affiancherà Tusek ala grande».
Tornerà il tifo.
«Abbiamo bisogno che il pubblico ci dia una mano a trovare identità e spirito di gruppo in un momento difficile».
Valerio Morelli