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La nuova Scavolini nella tana Benetton

I ragazzi di Crespi al cospetta dei Campioni d'Italia

PESARO — I confronti col passato non fanno più testo perché quel passato non c'è più e non consente analisi e pronostici. I riferimenti col presente non fanno testo perchè riguardano una sola partita giocata in un torneo precampionato e per di più in Urbino, che fa venire in mente più Raffaello e il Duca Federico che Messina, Marconato o Edney. Dunque Benetton - Scavolini (questa sera al Palaverde con inizio alle 18,15) è praticamente uno scontro «vergine» e senza ascendenti per cui consente una glaciale obiettività legata ai dati di fatto: la Benetton è da un anno a questa parte una macchina da guerra, per di più «gioiosa» secondo lo spirito infusole dalla personalità carismatica del suo vecchio coach Mike D'Antoni che l'ha portata alla vittoria dell'ultimo scudetto. La Scavolini di oggi è una piccola macchina da battaglia, per lo più in costruzione, e ancora a caccia — sono parole recenti del suo coach Marco Crespi — di una massiccia dose di «ferocia e cattiveria» proprie dei guerrieri del parquet. Aggiungete che a Treviso, via D'Antoni, al suo posto è arrivato un coach come Ettore Messina, che in fatto di carisma e bravura non è certo secondo a colui che ha sostituito, e i conti sono presto fatti: quella di oggi è per la Scavolini la trasferta più terribile che il calendario le potesse offrire in questo inizio di campionato. Anche se ancora non sono tanti, pure i numeri della classifica sono lì a dire qualcosa: Benetton, tre partite tre vittorie; Scavolini, tre partite due sconfitte.
Si può dire paradossalmente che lo scontro di oggi potrebbe rivelare sulla sostanza attuale della Scavolini molte più cose in caso di sconfitta che di vittoria. Perché si vince in un solo modo (a volte giocando bene anche senza essere i più forti), ma si può perdere in cento modi: se perderà, il compito della Scavolini è di farlo nel modo migliore, lasciando morti e feriti sul campo contro un avversario che oggi è più maturo, accorto ed equilibrato di lei. Se vincerà sarà la più bella sorpresa di questo avvio di stagione. Da un punto di vista tattico il rebus da affrontare e risolvere oggi a Treviso è il seguente: sono di fronte due squadre che fanno del gioco di corsa la loro migliore arma d'attacco (solo che la Scavolini segna mediamente poco più di 60 punti a partita mentre la Benetton segna a mitraglia). Dunque la Scavolini dovrebbe cercare di frenare il gioco di Treviso, ma potrebbe fare altrettanto anche Treviso, che a gioco lento conterebbe sul vantaggio di un pacchetto di lunghi più compatto e scafato di quello biancorosso. Insomma, comunque la si metta, la Scavolini si ritrova per le mani una coperta troppo corta per coprirsi tutta. Ma il coraggio, o l'incoscienza, a volte possono fare anche miracoli. E anche a Treviso.
f.b.
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