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Euro, riscatto con la Wurth

L'ex Gilmore castiga Roma dopo un inizio da incubo

WURTH ROMA-EURO ROSETO 62-64
WURTH ROMA: Allen 9 (3/6, 1/10), Tonolli 23 (3/4, 5/5), Righetti 17 (2/5, 3/9), Marcaccini (0/1, 0/5), Masper (0/1), Callahan 6 (2/5, 0/1), Zanelli 7 (2/3, 1/1), Santolamazza n.e., Del Brocco n.e., Grilli n.e. Coach: Caja.
EURO ROSETO: Sims 11 (4/7, 0/3), Hicks 8 (4/6, 0/1), Gilmore 19 (1/4, 5/9), Ruggiero 11 (0/1, 3/4), Brunner n.e., Swords n.e., Grant 12 (2/6, 2/2), Swinson 2 (1/6), Lockhart (0/2, 0/1), Monti 1. Coach: Impaloni.
ARBITRI: Ramilli di Forlì e Seghetti di Livorno.
NOTE: parziali 17-11; 34-19; 47-48. Tiri da 3 punti: Roma 10/31; Euro 10/20. Tiri liberi: Roma 8/9; Euro 10/16. Rimbalzi: Roma 31 (10 offensivi); Euro 36 (12 offensivi).
ROMA. Il bello del basket è che non si è mai sicuri di niente: né del risultato, né della qualità del gioco espresso.
Così mentre a metà gara, con i migliori a bordo campo (Boni, Myers e Handlogten) si sarebbe dovuto prevedere un rimborso per i poveri spettatori: l'Euro Roseto era largamente fuori dal match (34-19 il parziale con percentuali ridicole).
Dopo l'intervallo, si assisteva alla metamorfosi della squadra di Impaloni, d'incanto capace di difendere ma soprattutto di attaccare (45 punti segnati di cui 29 nel solo terzo quarto).
Così può succedere che nella notte dei lunghi coltelli, preceduta dall'esclusione di Boni da parte del patron Martinelli, l'Euro Roseto vince la sua seconda gara esterna stagionale, bissando il successo conquistato nella capitale l'anno prima e, soprattutto, rilanciando la propria candidatura in chiave play off quando nessuno ci credeva più. Incredibile la trama di una partita degna del miglior Grisham!
Per tutto il primo tempo, infatti, è parso di assistere a una sfida parrocchiale, con le squadre che risentivano delle rispettive assenze a discapito dello spettacolo. Roma aveva nel motore un Tonolli immarcabile per Grant, mentre nel Roseto Gilmore riviveva gli spettri della sua breve e sfortunata esperienza romana sbagliando molto (1/5 al tiro dopo 20').
Il break con il quale la Wurth andava in fuga (13-1 in 4' per il 34-19 di metà gara) assomigliava a una sentenza di morte per l'Euro. Che bello, invece, sorprendersi, e scoprire che questa Roseto, in quanto vittima delle proprie contraddizioni, può fare tutto e il contrario di tutto: così Gilmore e Ruggiero cominciano a lavorare ai fianchi una Wurth che va ben presto in crisi di falli, e la rimonta diventa inesorabile: -13 al 21', -10 al 23', -3 al 25' fino al sorpasso del 28' (41-42) determinato da un parzialone di 7-21!
Di lì in avanti Roseto diventa padrona del match, chiude il terzo quarto sul 47-48 (parziale di 13-29 in 10' con l'Euro che ne aveva segnati appena 19 nei primi 20') e, sulla terza tripla di Ruggiero, vola fino al massimo vantaggio sul 47-56.
Sembra finita ma con L'Euro Roseto non è mai finita. E infatti la Wurth Roma si aggrappa ad Allen (peraltro non all'altezza della sua fama) ed arriva per due volte a -1, ma prima una "rubata" di Sims con successivo canestro e poi il filotto dalla lunetta di Grant e Ruggiero portano in porto un successo quanto mai importante per l'Euro Roseto, anche se un passi di Grant a un secondo dalla fine fa correre un ultimo brivido sulla schiena dei circa 200 rosetani presenti sugli spalti! (p.g.)
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