Benetton - Scavolini è un bel rebus. Non deve essere facile mettersi nei panni di Marco Crespi ed immaginare da dove prendere la partita.
La difesa Bianco Verde sta assumendo il volto delle squadre di Ettore Messina. Una faccia tostissima che ti permette pochi tiri facili, che sporca le linee di passaggio, che lotta su ogni rimbalzo.
Eppure quella vista contro Biella qualche 1c1 lo ha concesso, così come qualche tiro sugli scarichi: un retaggio dello spumeggiante tipo di gioco impostato da Mike D’Antoni, più permissivo in difesa.
In ogni caso ci sono due modi per andare a canestro: contro gli avversari "normali", costruire un tiro cercando di attaccare nei punti che si considerano favorevoli, contro le squadre di Messina tirare appena ti viene concessa questa opportunità!
L’attacco dei trevigiani si basa sul contropiede spinto da Edney (con un grande Bulleri come cambio), ma anche sulle corse di Langdon e sull’abilità di tirare in transizione di Garbajosa e Nicola, di correggere tiri in tap in di Marconato.
Di certo i recuperi difensivi saranno una chiave di questa partita. In attacco, i veneti, sono equilibrati nella ricerca dei lunghi sotto o degli esterni per il loro tiro o l’1 contro1.
Se non trovano soluzioni attraverso le tracce di schemi che usano, entrano in un sistema di gioco basato sul penetra e scarica dove spesso ad uscire sono i lunghi che sfruttano il loro tiro da 3 punti.
Penso che la Scavolini possa opporre le buone individualità viste contro Cantù, così come la voglia di battersi su ogni palla, con i progressi di gioco evidenziati di settimana in settimana.
E liberi da ogni pressione legata al risultato, dalla vittoria ad ogni costo. Una partita come questa potrebbe sbloccare del tutto Mc Ghee, anche in attacco, così come provocare enormi motivazioni in Pecile e Gilbert, nel confronto con i pari ruolo trevigiani.
Un confronto come quello di oggi pomeriggio con i biancoverdi Campioni d’Italia può scatenare energie inaspettate in ogni giocatore.
La difesa Bianco Verde sta assumendo il volto delle squadre di Ettore Messina. Una faccia tostissima che ti permette pochi tiri facili, che sporca le linee di passaggio, che lotta su ogni rimbalzo.
Eppure quella vista contro Biella qualche 1c1 lo ha concesso, così come qualche tiro sugli scarichi: un retaggio dello spumeggiante tipo di gioco impostato da Mike D’Antoni, più permissivo in difesa.
In ogni caso ci sono due modi per andare a canestro: contro gli avversari "normali", costruire un tiro cercando di attaccare nei punti che si considerano favorevoli, contro le squadre di Messina tirare appena ti viene concessa questa opportunità!
L’attacco dei trevigiani si basa sul contropiede spinto da Edney (con un grande Bulleri come cambio), ma anche sulle corse di Langdon e sull’abilità di tirare in transizione di Garbajosa e Nicola, di correggere tiri in tap in di Marconato.
Di certo i recuperi difensivi saranno una chiave di questa partita. In attacco, i veneti, sono equilibrati nella ricerca dei lunghi sotto o degli esterni per il loro tiro o l’1 contro1.
Se non trovano soluzioni attraverso le tracce di schemi che usano, entrano in un sistema di gioco basato sul penetra e scarica dove spesso ad uscire sono i lunghi che sfruttano il loro tiro da 3 punti.
Penso che la Scavolini possa opporre le buone individualità viste contro Cantù, così come la voglia di battersi su ogni palla, con i progressi di gioco evidenziati di settimana in settimana.
E liberi da ogni pressione legata al risultato, dalla vittoria ad ogni costo. Una partita come questa potrebbe sbloccare del tutto Mc Ghee, anche in attacco, così come provocare enormi motivazioni in Pecile e Gilbert, nel confronto con i pari ruolo trevigiani.
Un confronto come quello di oggi pomeriggio con i biancoverdi Campioni d’Italia può scatenare energie inaspettate in ogni giocatore.