TREVISO. Cambiano i timonieri e gli interpreti, ma la costante, nonostante le variabili, resta. La Benetton, grazie alle contemporanee sconfitte di Siena a Cantù e di Milano a Bologna contro la Fortitudo, conquista il primato solitario in classifica. Lo fa dopo una prestazione sontuosa contro la Scavolini che, infarcita di collegiali americani, ha preso al Palaverde una lezione salutare per il suo futuro di campionato. Del resto, per i biancorossi, non tutti gli avversari potranno chiamarsi sempre Benetton.
Sei giocatori in doppia cifra, un Edney mostruoso al quale, dopo un primo tempo d'altro pianeta (18 punti per una percentuale dell'86%), probabilmente Messina ha... dovuto chiedere di abbassare il ritmo dopo l'intervallo in previsione del difficile esordio di Eurolega, giovedì con il Pau, e soprattutto un Mario Stojic in grande spolvero dopo le prime balbettanti esibizioni. E' questa, in estrema sintesi, la partita di Treviso, la migliore di queste prime quattro giornate, considerando anche la gara di Supercoppa. Quando, poi, si vede segnare da tre perfino Pittis, allora vuol dire che la domenica è stata proprio trionfale...
Di gemellaggio in gemellaggio: dopo quello di otto giorni fa con i tifosi di Biella, ecco quello, consolidato, con i supporter della Scavolini. Il Palaverde si presenta finalmente con una cornice degna di una partita della squadra tricolore. E l'inizio di gara conforta i tifosi biancoverdi. Il professor Crespi si ricorderà i primi 10 minuti del quintetto di Messina. Il coach biancorosso preferisce, come play, Gilbert per Pecile. Questo nell'ottica di bloccare le folate di Edney. Ma il play, dopo esser stato Mvp a Madrid, parte a 200 all'ora, segnando da tutte le posizioni (13 punti nei primi 8'22"). Non che Treviso, nel 34-15 del 10' e... 53-1 di valutazione, sia stata solo Edney: importanti sono stati i 15 punti complessivi realizzati assieme da Garbajosa e Langdon e la grande intensità difensiva in tutte le zone del parquet. Con un -19 dopo soli 10', Pesaro ha capito subito che, di fronte a una squadra così tosta, non ci sarebbe stato nulla da fare. Ha cercato di reagire con qualche iniziativa estemporea di Richardson e di Gigena, ma un minuto prima dell'intervallo, lo svantaggio ha toccato i -21 (51-30) dopo una bomba di Langdon.
Mc Ghee sembra dare, in avvio di terzo quarto, la sveglia alla «Scavo» con una tripla che avvicina i biancorossi fino al -12, ma Langdon e Stojic li ricacciano fino al -17 (59-42). Pesaro, rispetto al disastroso primo tempo, sembra un po' più incisiva grazie anche agli slalom in mezzo al traffico di Norm Richardson.
Ma, al cospetto di una Benetton del genere, c'è poco da fare. Garbajosa deposita il siluro del 67-49. E, in questo clima d'euforia generale, si esalta anche Mario Stojic, incoraggiato dalla torcida dei «Rebels». L'atteggiamento della Scavolini è più propositivo e, dopo una tripla di Misha Beric, ecco il parziale di 8-2 che la porta al -12. Allora Messina cambia qualcosa: fa entrare per la prima volta in campo Nemeth al posto di Langdon. Ci pensa allora Bulleri con 4 punti di seguito, a ricacciare la «Scavo» al -17 (78-61).
L'ultimo periodo non sposta certo l'inerzia dell'incontro, ma mette in evidenza la reattività di «Super Mario»: il croato buca prima la retina in controtempo, offre, poi, un delizioso assist a Marconato e, infine, al 34'30", piazza il triplone del +20 (91-71). Di fronte alla difesa formato-Messina, i «collegiali» di Pesaro non ci capiscono più niente. L'altro motivo d'interesse è la possibilità che Nicola raggiunga quota 2.000 punti con la maglia della Benetton. L'argentino arriva a solo due punti dalla fatidica soglia: ha due occasioni, ma non le sfrutta. La festa è solo rimandata, fra sei giorni, a Milano.
Davide Vatrella
Sei giocatori in doppia cifra, un Edney mostruoso al quale, dopo un primo tempo d'altro pianeta (18 punti per una percentuale dell'86%), probabilmente Messina ha... dovuto chiedere di abbassare il ritmo dopo l'intervallo in previsione del difficile esordio di Eurolega, giovedì con il Pau, e soprattutto un Mario Stojic in grande spolvero dopo le prime balbettanti esibizioni. E' questa, in estrema sintesi, la partita di Treviso, la migliore di queste prime quattro giornate, considerando anche la gara di Supercoppa. Quando, poi, si vede segnare da tre perfino Pittis, allora vuol dire che la domenica è stata proprio trionfale...
Di gemellaggio in gemellaggio: dopo quello di otto giorni fa con i tifosi di Biella, ecco quello, consolidato, con i supporter della Scavolini. Il Palaverde si presenta finalmente con una cornice degna di una partita della squadra tricolore. E l'inizio di gara conforta i tifosi biancoverdi. Il professor Crespi si ricorderà i primi 10 minuti del quintetto di Messina. Il coach biancorosso preferisce, come play, Gilbert per Pecile. Questo nell'ottica di bloccare le folate di Edney. Ma il play, dopo esser stato Mvp a Madrid, parte a 200 all'ora, segnando da tutte le posizioni (13 punti nei primi 8'22"). Non che Treviso, nel 34-15 del 10' e... 53-1 di valutazione, sia stata solo Edney: importanti sono stati i 15 punti complessivi realizzati assieme da Garbajosa e Langdon e la grande intensità difensiva in tutte le zone del parquet. Con un -19 dopo soli 10', Pesaro ha capito subito che, di fronte a una squadra così tosta, non ci sarebbe stato nulla da fare. Ha cercato di reagire con qualche iniziativa estemporea di Richardson e di Gigena, ma un minuto prima dell'intervallo, lo svantaggio ha toccato i -21 (51-30) dopo una bomba di Langdon.
Mc Ghee sembra dare, in avvio di terzo quarto, la sveglia alla «Scavo» con una tripla che avvicina i biancorossi fino al -12, ma Langdon e Stojic li ricacciano fino al -17 (59-42). Pesaro, rispetto al disastroso primo tempo, sembra un po' più incisiva grazie anche agli slalom in mezzo al traffico di Norm Richardson.
Ma, al cospetto di una Benetton del genere, c'è poco da fare. Garbajosa deposita il siluro del 67-49. E, in questo clima d'euforia generale, si esalta anche Mario Stojic, incoraggiato dalla torcida dei «Rebels». L'atteggiamento della Scavolini è più propositivo e, dopo una tripla di Misha Beric, ecco il parziale di 8-2 che la porta al -12. Allora Messina cambia qualcosa: fa entrare per la prima volta in campo Nemeth al posto di Langdon. Ci pensa allora Bulleri con 4 punti di seguito, a ricacciare la «Scavo» al -17 (78-61).
L'ultimo periodo non sposta certo l'inerzia dell'incontro, ma mette in evidenza la reattività di «Super Mario»: il croato buca prima la retina in controtempo, offre, poi, un delizioso assist a Marconato e, infine, al 34'30", piazza il triplone del +20 (91-71). Di fronte alla difesa formato-Messina, i «collegiali» di Pesaro non ci capiscono più niente. L'altro motivo d'interesse è la possibilità che Nicola raggiunga quota 2.000 punti con la maglia della Benetton. L'argentino arriva a solo due punti dalla fatidica soglia: ha due occasioni, ma non le sfrutta. La festa è solo rimandata, fra sei giorni, a Milano.
Davide Vatrella