La Snaidero supera se stessa, va al di là di ogni pur duro colpo della malasorte e supera così anche la seconda della classe. L’Oregon Cantù è l’altro scalpo illustre da mettere nella bacheca stagionale assieme a quello di Monte Paschi Siena e Benetton Treviso.
Ancora priva di capitan Alibegovic per una tendinite, con Mian e Sartori stoici sul parquet nonostante una coscia lesa il primo e disturbi intestinali il secondo, la squadra di coach Frates sta incollata alla gara per tre quarti. Nell’ultimo si gioca il tutto per tutto ed esplode il solito Woolridge.
Con 15 punti tutti suoi in 10 minuti, trascina i compagni al successo che stavolta, però, è firmato da ben cinque arancione in doppia cifra sugli otto andati sul parquet. Oltre ad Andre top scorer con 20, Li Vecchi ne ha messi 15, Sartori e Stern 14 a testa e Mian 13.
Fino a tre quarti gara la sfida è vissuta più di episodi e di spunti individuali, anche se la Snaidero già a inizio ripresa aveva dato la sensazione di poter irretire Cantù con la sua difesa salita d’intensità. Nel quarto decisivo il segreto del successo è stata proprio quest’arma, che ha dato modo alla squadra di Frates di correre senza dovere giocare sempre contro la difesa schierata.
Alla prima palla alta la Snaidero si presenta con Woolridge, Mian, Mills, Sartori e Stern in quintetto. Sacripanti risponde al suo maestro Frates con McCullough, Thornton, Hines, Stonerook e Lindeman. Rigorosi i faccia faccia ruolo per ruolo con Mills che regala gli unici 6 punti della sua partita, imitato sul fronte opposto da Lindeman. È 16-17 al 10’ con Cantarello unico cambio per Sartori, che a ogni sostituzione correrà negli spogliatoi per impellenti necessità.
Nel secondo quarto ripartono gli stessi quintetti che hanno finito il primo. A metà frazione Mills finisce in panchina e non rimetterà più piede sul parquet. Lo surroga Li Vecchi con 6 punti, mentre anche Mian e Sartori ne fanno 5 a testa con una bomba ognuno (per Michele è già la seconda). Sull’altro fronte, sale in cattedra Thornton (28 punti alla fine) e Hoover mette due triple su due. Si va al riposo sul 34-37, con Bepi “Carnera” costretto a cambiare il ferro del canestro in cui Stonerook ha schiacciato l’ultimo pallone.
La gara non decolla forse anche perché l’Oregon, priva di Damiao, è svagata per i sei successi di fila. Il punto a punto non si schioda fino al 30’. Il 50-51 è fissato da Li Vecchi già a quota 11 punti, mentre Thornton sale a 14; è il quarto in cui Stern, unico arancione sempre a segno, ne mette 6.
Nell’ultimo Frates si affida ai tre piccoli Busca, Woolridge e Mian, mentre Sacripanti rinuncia a Hines per Hoover nei cinque di partenza. Quando Cantù torna a fare l’elastico (68-72 a 3’26’’ dalla sirena), Udine grazie a Sartori, Li Vecchi e Woolridge piazza un 10-0 che chiude la partita. È 78-72 a -1’23’’, 84-74 a -15’’. L’impresa è fatta.
Valerio Morelli
Ancora priva di capitan Alibegovic per una tendinite, con Mian e Sartori stoici sul parquet nonostante una coscia lesa il primo e disturbi intestinali il secondo, la squadra di coach Frates sta incollata alla gara per tre quarti. Nell’ultimo si gioca il tutto per tutto ed esplode il solito Woolridge.
Con 15 punti tutti suoi in 10 minuti, trascina i compagni al successo che stavolta, però, è firmato da ben cinque arancione in doppia cifra sugli otto andati sul parquet. Oltre ad Andre top scorer con 20, Li Vecchi ne ha messi 15, Sartori e Stern 14 a testa e Mian 13.
Fino a tre quarti gara la sfida è vissuta più di episodi e di spunti individuali, anche se la Snaidero già a inizio ripresa aveva dato la sensazione di poter irretire Cantù con la sua difesa salita d’intensità. Nel quarto decisivo il segreto del successo è stata proprio quest’arma, che ha dato modo alla squadra di Frates di correre senza dovere giocare sempre contro la difesa schierata.
Alla prima palla alta la Snaidero si presenta con Woolridge, Mian, Mills, Sartori e Stern in quintetto. Sacripanti risponde al suo maestro Frates con McCullough, Thornton, Hines, Stonerook e Lindeman. Rigorosi i faccia faccia ruolo per ruolo con Mills che regala gli unici 6 punti della sua partita, imitato sul fronte opposto da Lindeman. È 16-17 al 10’ con Cantarello unico cambio per Sartori, che a ogni sostituzione correrà negli spogliatoi per impellenti necessità.
Nel secondo quarto ripartono gli stessi quintetti che hanno finito il primo. A metà frazione Mills finisce in panchina e non rimetterà più piede sul parquet. Lo surroga Li Vecchi con 6 punti, mentre anche Mian e Sartori ne fanno 5 a testa con una bomba ognuno (per Michele è già la seconda). Sull’altro fronte, sale in cattedra Thornton (28 punti alla fine) e Hoover mette due triple su due. Si va al riposo sul 34-37, con Bepi “Carnera” costretto a cambiare il ferro del canestro in cui Stonerook ha schiacciato l’ultimo pallone.
La gara non decolla forse anche perché l’Oregon, priva di Damiao, è svagata per i sei successi di fila. Il punto a punto non si schioda fino al 30’. Il 50-51 è fissato da Li Vecchi già a quota 11 punti, mentre Thornton sale a 14; è il quarto in cui Stern, unico arancione sempre a segno, ne mette 6.
Nell’ultimo Frates si affida ai tre piccoli Busca, Woolridge e Mian, mentre Sacripanti rinuncia a Hines per Hoover nei cinque di partenza. Quando Cantù torna a fare l’elastico (68-72 a 3’26’’ dalla sirena), Udine grazie a Sartori, Li Vecchi e Woolridge piazza un 10-0 che chiude la partita. È 78-72 a -1’23’’, 84-74 a -15’’. L’impresa è fatta.
Valerio Morelli