È Paul Burke, disciplinato play Usa di passaporto svedese, il neanche tanto oscuro oggetto del desiderio della Snaidero per tenere fede all’annunciato arrivo di un play comunitario. Nessun ritorno di fiamma per Gentile, per problemi ambientali, o per Naumoski, troppo preso dalla politica.
Domenica sera, dopo la sconfitta con la Virtus Roma al Carnera, l’annuncio pareva cosa fatta per l’indomani. Ieri, invece, l’affare è slittato. A meno di colpi scena, comunque, il gm Giancarlo Sarti dovrebbe concludere a ore con Burke, togliendolo dal sobborgo di Stoccolma dove vive con la famiglia perché rifiuta un paio di proposte dalla Grecia dopo che è scaduto il suo contratto con la Telekom Bonn.
È confermato che la Snaidero segue anche un altro ex giocatore di una prossima avversaria nell’ormai imminente Uleb cup. Si tratta dell’ala - pivot Mihail Mikhailov, russo di passaporto spagnolo in forza all’Ural Great sino alla scorsa stagione. Più immediata, però, è l’urgenza in play specie dopo le quattro sconfitte in campionato. I primi turni di serie A hanno dimostrato che è una roulette russa non avere un cambio per Mulaomerovic o dovere scegliere ogni giornata quale extracomunitario lasciare fuori per fare spazio a Vujacic nelle rotazioni.
Ecco rispuntare, quindi, l’americano di Svezia già in prova a Udine dalla prima amichevole precampionato con Napoli sino al Lignanobasket.
Sarti, a che punto è l’affare play comunitario?
«Non abbiamo perfezionato, mancano particolari da definire. Può essere che arrivi Burke, soluzioni diverse sono un po’ difficili. Abbiamo pensato a lui perché l’abbiamo già collaudato. Ci serve per dare una mano a Mulaomerovic».
Per dargli una mano o per affiancarlo in campo?
«A volte Mulaomerovic potrebbe anche giocare guardia per essere più libero, pur se ha sempre fatto il play. Prendendo un back up nel ruolo, avremo più soluzioni tattiche».
Come si è arrivati alla decisione domenica sera?
«Lì dietro se Mulaomerovic non è in serata, come gli capita perché non è continuo, o se è stanco, come gli è successo a Reggio Calabria, non c’è alternativa da mettere in campo. Con un cambio si può modificare la situazione nel ruolo».
Così si appiana pure la questione delle rotazioni in squadra degli extracomunitari, almeno in campionato? Si riproporrà, invece, per uno dei tre Usa in Uleb cup.
«Puntiamo ad avere un nostro quintetto. I giocatori hanno bisogno di fiducia, guai se si sentono messi in disparte. Anche in questo senso l’arrivo di un play comunitario ci può aiutare. Vuol dire che Vujacic, che abbiamo fatto di tutto per schierarlo in campionato e che ci auguriamo possa giocarci al più presto, avrà le sue opportunità in coppa. Non potevamo aspettare oltre per dare un cambio a Mulaomerovic: la nostra serie A non perdona. Se poi cammin facendo non saranno all’altezza altri nostri extracomunitari interverremo, se sarà possibile e necessario».
Allora, seguite pure il comunitario Mikhailov?
«Sì lo trattiamo, ma non solo lui perché abbiamo ancora un visto da potere utilizzare. È un elemento di qualità e libero nel settore lunghi, che al momento ci soddisfano di più».
Valerio Morelli
Domenica sera, dopo la sconfitta con la Virtus Roma al Carnera, l’annuncio pareva cosa fatta per l’indomani. Ieri, invece, l’affare è slittato. A meno di colpi scena, comunque, il gm Giancarlo Sarti dovrebbe concludere a ore con Burke, togliendolo dal sobborgo di Stoccolma dove vive con la famiglia perché rifiuta un paio di proposte dalla Grecia dopo che è scaduto il suo contratto con la Telekom Bonn.
È confermato che la Snaidero segue anche un altro ex giocatore di una prossima avversaria nell’ormai imminente Uleb cup. Si tratta dell’ala - pivot Mihail Mikhailov, russo di passaporto spagnolo in forza all’Ural Great sino alla scorsa stagione. Più immediata, però, è l’urgenza in play specie dopo le quattro sconfitte in campionato. I primi turni di serie A hanno dimostrato che è una roulette russa non avere un cambio per Mulaomerovic o dovere scegliere ogni giornata quale extracomunitario lasciare fuori per fare spazio a Vujacic nelle rotazioni.
Ecco rispuntare, quindi, l’americano di Svezia già in prova a Udine dalla prima amichevole precampionato con Napoli sino al Lignanobasket.
Sarti, a che punto è l’affare play comunitario?
«Non abbiamo perfezionato, mancano particolari da definire. Può essere che arrivi Burke, soluzioni diverse sono un po’ difficili. Abbiamo pensato a lui perché l’abbiamo già collaudato. Ci serve per dare una mano a Mulaomerovic».
Per dargli una mano o per affiancarlo in campo?
«A volte Mulaomerovic potrebbe anche giocare guardia per essere più libero, pur se ha sempre fatto il play. Prendendo un back up nel ruolo, avremo più soluzioni tattiche».
Come si è arrivati alla decisione domenica sera?
«Lì dietro se Mulaomerovic non è in serata, come gli capita perché non è continuo, o se è stanco, come gli è successo a Reggio Calabria, non c’è alternativa da mettere in campo. Con un cambio si può modificare la situazione nel ruolo».
Così si appiana pure la questione delle rotazioni in squadra degli extracomunitari, almeno in campionato? Si riproporrà, invece, per uno dei tre Usa in Uleb cup.
«Puntiamo ad avere un nostro quintetto. I giocatori hanno bisogno di fiducia, guai se si sentono messi in disparte. Anche in questo senso l’arrivo di un play comunitario ci può aiutare. Vuol dire che Vujacic, che abbiamo fatto di tutto per schierarlo in campionato e che ci auguriamo possa giocarci al più presto, avrà le sue opportunità in coppa. Non potevamo aspettare oltre per dare un cambio a Mulaomerovic: la nostra serie A non perdona. Se poi cammin facendo non saranno all’altezza altri nostri extracomunitari interverremo, se sarà possibile e necessario».
Allora, seguite pure il comunitario Mikhailov?
«Sì lo trattiamo, ma non solo lui perché abbiamo ancora un visto da potere utilizzare. È un elemento di qualità e libero nel settore lunghi, che al momento ci soddisfano di più».
Valerio Morelli