PESARO — Un pesarese lascia spazio all'altro. E' cominciato con la defezione di Pecile (due giorni di riposo per una contusione alla coscia) e la convocazione di Malaventura, riserva a casa nel vero senso della parola, il mini-raduno della Nazionale. La truppa azzurra, che alloggia all'Hotel Cruiser, si allena al vecchio palas dove tornerà oggi, dalle 10 alle 12 e poi ancora dalle 17 alle 19. C'è Carlton Myers a dare lustro a una selezione sperimentale, anche se il «molleggiato» non si allena per un riacutizzarsi di una tendinopatia rotulea: se ne sta in borghese, con accanto il bellissimo figlioletto Joel a seguire il lavoro degli altri e dare forza col suo carisma a Recalcati, che ha bisogno di dare nuove motivazioni alle giovani generazioni sul valore del vestire la maglia azzurra.
«Il nostro movimento langue, ci sono diversi sport ormai che ci sorpassano in popolarità — ammette il Ct —. Il mezzo migliore per recuperare appeal è quello di avere una Nazionale competitiva, soprattutto che partecipi alle competizioni».
Il riferimento all'imperdonabile assenza dai recenti Mondiali di Indianapolis è chiaro. Ora l'Italia è attesa dalle qualificazioni e poi da un Europeo decisivo per le sorti del basket: «Già, perchè alle Olimpiadi di Atene del 2004 non possiamo proprio mancare, altrimenti andiamo allo sfascio».
Ci sono cinque posti per i paesi europei ma la Grecia è già qualificata come paese ospitante e pure la Yugoslavia perché campione mondiale in carica. «Restano tre posti, bisogna arrivare in semifinale: per riuscirci dovrò ancora affidarmi a gente che ha già dato tanto alla Nazionale, giocatori ormai maturi ai quali chiedo un ultimo sforzo. Dopo di che — conclude Recalcati — le nuove generazioni dovranno essere pronte a rilevarne il testimone: ecco il perchè di questi raduni dove trovate ragazzi come Cittadini, Gatto, Garri che voglio verificare per il futuro. E' la loro occasione».
e.f.
«Il nostro movimento langue, ci sono diversi sport ormai che ci sorpassano in popolarità — ammette il Ct —. Il mezzo migliore per recuperare appeal è quello di avere una Nazionale competitiva, soprattutto che partecipi alle competizioni».
Il riferimento all'imperdonabile assenza dai recenti Mondiali di Indianapolis è chiaro. Ora l'Italia è attesa dalle qualificazioni e poi da un Europeo decisivo per le sorti del basket: «Già, perchè alle Olimpiadi di Atene del 2004 non possiamo proprio mancare, altrimenti andiamo allo sfascio».
Ci sono cinque posti per i paesi europei ma la Grecia è già qualificata come paese ospitante e pure la Yugoslavia perché campione mondiale in carica. «Restano tre posti, bisogna arrivare in semifinale: per riuscirci dovrò ancora affidarmi a gente che ha già dato tanto alla Nazionale, giocatori ormai maturi ai quali chiedo un ultimo sforzo. Dopo di che — conclude Recalcati — le nuove generazioni dovranno essere pronte a rilevarne il testimone: ecco il perchè di questi raduni dove trovate ragazzi come Cittadini, Gatto, Garri che voglio verificare per il futuro. E' la loro occasione».
e.f.
Fonte: Il Resto del Carlino