Un'idea ben precisa. Approfittare dell'assenza di Dejan Bodiroga – l'mvp dell'ultima final four di Eurolega salterà l'esordio – per giocare così uno scherzetto a un vecchio compagno di squadra, Gregor Fucka. L'idea è venuta a molti, in Fortitudo, il primo interprete è Emilio Kovacic, uno dei protagonisti del successo sull'ex capolista Pippo Milano.
«Non avremo particolari pressioni sulle spalle – racconta il pivot croato – anche perché tutti si aspettano che il Barcellona, favorita per la conquista dell'Eurolega, vinca subito. E senza pressione potremo giocare una buona partita. E se riusciremo a esprimerci al meglio allora potremmo anche sperare in qualcosa di più. Il nostro obiettivo, in partenza, è giocare bene. Per prendere confidenza con l'Eurolega, per migliorare la nostra conoscenza».
Emilio è uno dei vecchi del gruppo. Forse è per questo che, a un certo punto, la squadra si è fidata di lui. Delle sue capacità realizzative, delle sue lunghe braccia con le quali ha oscurato prima Kidd e poi Rancik. «Contro Milano – racconta Emilio – abbiamo vinto mettendo in mostra una grande difesa. Senza forzare in attacco, ma puntando sulla semplicità».
Boniciolli l'ha elogiato pubblicamente. Emilio incassa e ringrazia. «I complimenti fanno piacere – ammette – ma è stata una vittoria del gruppo. Penso che questa squadra possa crescere».
Una necessità, quella della crescita, perché l'Aquila è attesa da due trasferte consecutive, per di più da giocare in nemmeno 48 ore. Prima giovedì sera, a Barcellona, poi sabato pomeriggio, a Roma, contro la Virtus. Servirà tutto il carattere di un gruppo che, in viaggio, non potrà godere del calore dei propri tifosi. Ed è proprio sui tifosi che si sofferma, per qualche istante, Emilio. «Il PalaDozza è la più bella arena d'Europa. Impossibile non avvertire il fascino e la storia di questo impianto. Impossibile non restare contagiati dal calore di una tifoseria che non ha eguali in Europa. Trasmettono orgoglio e determinazione: noi non possiamo che adeguarci». La Skipper partirà domani per Barcellona al completo, recuperando anche Lubos Barton.
Alessandro Gallo
«Non avremo particolari pressioni sulle spalle – racconta il pivot croato – anche perché tutti si aspettano che il Barcellona, favorita per la conquista dell'Eurolega, vinca subito. E senza pressione potremo giocare una buona partita. E se riusciremo a esprimerci al meglio allora potremmo anche sperare in qualcosa di più. Il nostro obiettivo, in partenza, è giocare bene. Per prendere confidenza con l'Eurolega, per migliorare la nostra conoscenza».
Emilio è uno dei vecchi del gruppo. Forse è per questo che, a un certo punto, la squadra si è fidata di lui. Delle sue capacità realizzative, delle sue lunghe braccia con le quali ha oscurato prima Kidd e poi Rancik. «Contro Milano – racconta Emilio – abbiamo vinto mettendo in mostra una grande difesa. Senza forzare in attacco, ma puntando sulla semplicità».
Boniciolli l'ha elogiato pubblicamente. Emilio incassa e ringrazia. «I complimenti fanno piacere – ammette – ma è stata una vittoria del gruppo. Penso che questa squadra possa crescere».
Una necessità, quella della crescita, perché l'Aquila è attesa da due trasferte consecutive, per di più da giocare in nemmeno 48 ore. Prima giovedì sera, a Barcellona, poi sabato pomeriggio, a Roma, contro la Virtus. Servirà tutto il carattere di un gruppo che, in viaggio, non potrà godere del calore dei propri tifosi. Ed è proprio sui tifosi che si sofferma, per qualche istante, Emilio. «Il PalaDozza è la più bella arena d'Europa. Impossibile non avvertire il fascino e la storia di questo impianto. Impossibile non restare contagiati dal calore di una tifoseria che non ha eguali in Europa. Trasmettono orgoglio e determinazione: noi non possiamo che adeguarci». La Skipper partirà domani per Barcellona al completo, recuperando anche Lubos Barton.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino