È già tempo di riflessioni importanti, per la Pompea. Tempo di approfondire l'analisi dei fatti, tempo di andare alla ricerca dei perché di una crisi ufficialmente aperta sabato con la terza sconfitta su quattro incontri disputati. Il guaio è che, contemporaneamente, Napoli ha visto crollare quel paio di presunte certezze sulle quali la squadra avrebbe dovuto costruire la propria stagione.
«Il fatto - puntualizza Andrea Fadini - è che ogni giorno ci diamo non una, ma dieci spiegazioni. Ma l'unico punto fermo, purtroppo negativo, è che finora alcuni giocatori hanno evidenziato grossi limiti di tipo mentale. Non è un mistero che Greer, Jones e Clack stiano offrendo un contributo inferiore alle attese. E adesso sta a noi tentare di capire se questi tre elementi, di cui tutti conoscono la validità, si sono improvvisamente imbrocchiti o, invece, c'è dell'altro».
Esclude, almeno per ora, un precipitoso ritorno sul mercato, il giemme della Pompea. Al tempo stesso, però, Fadini ammette pure che il derby con l'Air Avellino in programma lunedì prossimo a Monteruscello (il posticipo si è reso necessario per una concomitante manifestazione già da tempo programmata al Palablù), per qualcuno può rappresentare, in pratica, una sorta di chiamata senza appello.
«Vediamo - continua Fadini - se respirando un clima da ultima spiaggia vengono fuori gli attributi. Al contrario, tutti gli scenari possibili potrebbero profilarsi. Un'altra sconfitta, soprattutto a livello societario, non sarebbe per nulla ben sopportata».
In pochi, al momento, possono dirsi sicuri della posizione che occupano. A rischio ci sono un po' tutti: dal tecnico, al corposo numero di giocatori che finora hanno fornito un apporto decisamente deludente. Ma Fadini, sull'argomento, dimostra tutta la sua abilità nell'aggirare pericolosi ostacoli verbali.
«L’ho detto e lo ripeto: in questo momento per noi il mercato non rappresenta motivo di discussione. Fajardo? Non ci pensiamo proprio. Anche perché, eventualmente, in questa squadra il portoricano potrebbe prendere solo il posto di Dontae' Jones».
Come se i guai non fossero abbastanza, ieri la Pompea ha dovuto concedere alcuni giorni di permesso a Mike Penberthy, colpito da un grave lutto familiare. L'americano, che ha già raggiunto i suoi congiunti negli States, farà rientro a Napoli soltanto venerdì. E Mazzon, che ha più volte sottolineato le conseguenze di una preparazione mai compiuta a ranghi completi, dovrà far fronte all'emergenza anche in questa delicatissima settimana di passione, che segue la bruciante sconfitta nell’anticipo tv di sabato scorso nel derby del Sud con Reggio Calabria e precede il posticipo di lunedì sera, sempre al Palablù, nell’altro derby, quello campano, contro l’Air Avellino.
Quella contro i cugini irpini sarà una partita per alcuni da «ultima spiaggia», visto che solo se la squadra riuscirà a ribaltare le negative considerazioni che l’accompagnano con una chiara vittoria, l’orizzonte potrà sgombrarsi delle nuvole che al momento si addensano, minacciose, su Monteruscello.
Carlo Carione
«Il fatto - puntualizza Andrea Fadini - è che ogni giorno ci diamo non una, ma dieci spiegazioni. Ma l'unico punto fermo, purtroppo negativo, è che finora alcuni giocatori hanno evidenziato grossi limiti di tipo mentale. Non è un mistero che Greer, Jones e Clack stiano offrendo un contributo inferiore alle attese. E adesso sta a noi tentare di capire se questi tre elementi, di cui tutti conoscono la validità, si sono improvvisamente imbrocchiti o, invece, c'è dell'altro».
Esclude, almeno per ora, un precipitoso ritorno sul mercato, il giemme della Pompea. Al tempo stesso, però, Fadini ammette pure che il derby con l'Air Avellino in programma lunedì prossimo a Monteruscello (il posticipo si è reso necessario per una concomitante manifestazione già da tempo programmata al Palablù), per qualcuno può rappresentare, in pratica, una sorta di chiamata senza appello.
«Vediamo - continua Fadini - se respirando un clima da ultima spiaggia vengono fuori gli attributi. Al contrario, tutti gli scenari possibili potrebbero profilarsi. Un'altra sconfitta, soprattutto a livello societario, non sarebbe per nulla ben sopportata».
In pochi, al momento, possono dirsi sicuri della posizione che occupano. A rischio ci sono un po' tutti: dal tecnico, al corposo numero di giocatori che finora hanno fornito un apporto decisamente deludente. Ma Fadini, sull'argomento, dimostra tutta la sua abilità nell'aggirare pericolosi ostacoli verbali.
«L’ho detto e lo ripeto: in questo momento per noi il mercato non rappresenta motivo di discussione. Fajardo? Non ci pensiamo proprio. Anche perché, eventualmente, in questa squadra il portoricano potrebbe prendere solo il posto di Dontae' Jones».
Come se i guai non fossero abbastanza, ieri la Pompea ha dovuto concedere alcuni giorni di permesso a Mike Penberthy, colpito da un grave lutto familiare. L'americano, che ha già raggiunto i suoi congiunti negli States, farà rientro a Napoli soltanto venerdì. E Mazzon, che ha più volte sottolineato le conseguenze di una preparazione mai compiuta a ranghi completi, dovrà far fronte all'emergenza anche in questa delicatissima settimana di passione, che segue la bruciante sconfitta nell’anticipo tv di sabato scorso nel derby del Sud con Reggio Calabria e precede il posticipo di lunedì sera, sempre al Palablù, nell’altro derby, quello campano, contro l’Air Avellino.
Quella contro i cugini irpini sarà una partita per alcuni da «ultima spiaggia», visto che solo se la squadra riuscirà a ribaltare le negative considerazioni che l’accompagnano con una chiara vittoria, l’orizzonte potrà sgombrarsi delle nuvole che al momento si addensano, minacciose, su Monteruscello.
Carlo Carione