SIENA — La partita di Cantù, almeno sotto il profilo del risultato, deve essere dimenticata al più presto: «D'altronde - sbotta il coach Ergin Ataman - nessuno ha detto che questa squadra avrebbe vinto la regular season imbattuta. Abbiamo giocato una brutta partita, in cui sono venuti a mancare i meccanismi di squadra, ma a 30'' della fine eravamo sempre in partita. Non siamo andati sotto come è succeso a grandi squadre come Virtus e Fortudo».
Ok, Cantù è archiviata. E senza grandi strascichi visto che il campionato è lunghissimo. Ma l'Euroleague non lo è e le possibilità di errore si riducono drasticamente.
«Soprattutto le partite casalinghe - conferma Ataman - hanno un valore molto importante».
Altro stimolo: non ci sono squadre deboli. A inziare da quella lituana.
«Sappiamo che lo Zalgiris non è la squadra debole degli anni precedenti perchè ha costruito un gruppo molto forte riportando a casa i lituani ed inserendo nel gruppo due americani molto forti come El Cota e Kornel David».
Esiste una chiave tattica per l'incontro?
«La stessa di ogni gara: dobbiamo difendere forte, cercando di alzare il ritmo dopo il rimbalzo. Non è facile attaccare a difesa schierata quindi dobbiamo cercare di costruire canestri in contropiede o comunque utilizzando una transizione veloce».
Pardon coach, torniamo un attimo su Cantù. E' mancato il gioco di squadra ma non solo. In alcuni momenti è emerso del nervosismo tra i giocatori. Nervosismo che deve essere immediatamente ridimensionato.
«Prima di tutto devo dire che non c'è alcun tipo di preoccupazione. Io non sono preoccupato, la società non è preoccupata. Dopotutto abbiamo perso solo una partita. Per ciò che riguarda i giocatori io non posso permettere a nessuno di loro di valicare i confini della disciplina, sia sul campo che fuori. Tutti devono avere rispetto per gli altri. se qualcuno rompe la disciplina il mio compito è quello di fermarlo».
Federico Cappelli
Ok, Cantù è archiviata. E senza grandi strascichi visto che il campionato è lunghissimo. Ma l'Euroleague non lo è e le possibilità di errore si riducono drasticamente.
«Soprattutto le partite casalinghe - conferma Ataman - hanno un valore molto importante».
Altro stimolo: non ci sono squadre deboli. A inziare da quella lituana.
«Sappiamo che lo Zalgiris non è la squadra debole degli anni precedenti perchè ha costruito un gruppo molto forte riportando a casa i lituani ed inserendo nel gruppo due americani molto forti come El Cota e Kornel David».
Esiste una chiave tattica per l'incontro?
«La stessa di ogni gara: dobbiamo difendere forte, cercando di alzare il ritmo dopo il rimbalzo. Non è facile attaccare a difesa schierata quindi dobbiamo cercare di costruire canestri in contropiede o comunque utilizzando una transizione veloce».
Pardon coach, torniamo un attimo su Cantù. E' mancato il gioco di squadra ma non solo. In alcuni momenti è emerso del nervosismo tra i giocatori. Nervosismo che deve essere immediatamente ridimensionato.
«Prima di tutto devo dire che non c'è alcun tipo di preoccupazione. Io non sono preoccupato, la società non è preoccupata. Dopotutto abbiamo perso solo una partita. Per ciò che riguarda i giocatori io non posso permettere a nessuno di loro di valicare i confini della disciplina, sia sul campo che fuori. Tutti devono avere rispetto per gli altri. se qualcuno rompe la disciplina il mio compito è quello di fermarlo».
Federico Cappelli