Ripartito in tutta fretta da Udine quando, a inizio settembre, gli era stato proposto un contratto da cambio del play titolare, si ripresenta oggi alla Snaidero Paul Burke, l’americano di passaporto svedese fino alla stagione scorsa in forza alla Telekom Bonn. Burke, 1,87 e 30 anni, secondo una fonte specializzata ha raggiunto un accordo a termine con la società di Maiano. Con ogni probabilità di un paio di mesi, in attesa di vedere se da inizio anno il giovane Alexandar Vujacic potrà tornare a essere comunitario per la Fip e, quindi, per la nostra serie A grazie al prossimo ingresso della Slovenia nell’Unione europea.
Burke, già provato per una settimana tra l’amichevole con Napoli a Cividale e il Lignanobasket a fine agosto, è stato ritenuto da management e staff il toccasana per sopperire in campionato all’assenza di un cambio per i piccoli e per mettere pace nelle rotazioni degli esterni. O, per meglio dire, degli extracomunitari: sabato e domenica scorsi il caso Thompson ha coinvolto le alte sfere.
Volo da Copenaghen a Ronchi, via Monaco, tra le 7 del mattino e mezzogiorno e mezzo di oggi il play bianco sarà di nuovo in Friuli per siglare l’accordo e mettersi a disposizione di coach Fabrizio Frates nell’allenamento pomeridiano al Carnera. Il gm Giancarlo Sarti, frattanto, ha già chiesto il nullaosta alla federazione svedese per tesserarlo entro venerdì, alle 12, per la trasferta di campionato a Siena ed entro lunedì per il debutto in Uleb cup a Fuenlabrada.
Soddisfatto, coach?
«È evidente – dice Frates – che avevamo bisogno di un’alternativa in play per dare un minimo di respiro a Mulaomerovic e per avere qualche rotazione in più per non finire strangolati, come può accadere in una stagione, se gli esterni hanno un problema fisico, come Li Vecchi domenica scorsa. Così non avevamo alternative sul perimetro per cambiare la situazione».
Burke va bene?
«L’avevamo già cercato, ma non avevamo trovato l’accordo, anche perché aveva voluto provare altre situazioni. Può darci quel che ci serve. È disciplinato, ordinato, dà contributo in difesa ed è un giocatore di squadra. Si è trovato bene a Udine e, meglio che niente, conosce già un po’ i compagni. È l’uomo giusto in questo momento».
Darà solo respiro o affiancherà Mulaomerovic?
«Ha le qualità per giocare play con Damir guardia. Non lo escludo, ma bisognerà provare in allenamento. Per ora è il back up del numero 1 in attesa di vedere se può funzionare la soluzione delle due guardie. Di sicuro può tornare utile in certi frangenti».
Giocherà subito a Siena e a Fuenlabrada?
«Dipende dalla forma: se è a posto, di sicuro. Abbiamo quattro allenamenti per inserirlo»
Così è a posto la squadra in campionato, ma in coppa dovrete escludere un Usa.
«Rinunceremo a uno, ma entrerà Vujacic. Decideremo di volta in volta chi lasciare fuori in funzione delle condizioni, non ci sarà rotazione fissa».
Vujacic è un piccolo e tra gli Usa ci sono i due lunghi Alexander e Stern: rinunciando a uno potreste essere carenti sotto canestro.
«Vuol dire che giocherà Zacchetti, non ci sono altri arrivi in vista (anche perché Mikhailov, o chi per lui, potrebbe arrivare tra un paio di mesi con Vujacic comunitario e il contratto di Burke scaduto, ndr). Ora arriva Paul, operazione che avevamo già in testa di fare per avere il roster completo perché siamo corti negli esterni. L’avremmo fatta a prescindere dai risultati, anche se avessimo vinto quattro gare su quattro. Abbiamo aspettato perché sinora avevamo una sola competizione da disputare, ma non potevamo pensare di farcela giocando la domenica in campionato e il martedì in coppa con Mulaomerobvic in campo 40 miunti filati e senza cambi per gli esterni».
Valerio Morelli
Burke, già provato per una settimana tra l’amichevole con Napoli a Cividale e il Lignanobasket a fine agosto, è stato ritenuto da management e staff il toccasana per sopperire in campionato all’assenza di un cambio per i piccoli e per mettere pace nelle rotazioni degli esterni. O, per meglio dire, degli extracomunitari: sabato e domenica scorsi il caso Thompson ha coinvolto le alte sfere.
Volo da Copenaghen a Ronchi, via Monaco, tra le 7 del mattino e mezzogiorno e mezzo di oggi il play bianco sarà di nuovo in Friuli per siglare l’accordo e mettersi a disposizione di coach Fabrizio Frates nell’allenamento pomeridiano al Carnera. Il gm Giancarlo Sarti, frattanto, ha già chiesto il nullaosta alla federazione svedese per tesserarlo entro venerdì, alle 12, per la trasferta di campionato a Siena ed entro lunedì per il debutto in Uleb cup a Fuenlabrada.
Soddisfatto, coach?
«È evidente – dice Frates – che avevamo bisogno di un’alternativa in play per dare un minimo di respiro a Mulaomerovic e per avere qualche rotazione in più per non finire strangolati, come può accadere in una stagione, se gli esterni hanno un problema fisico, come Li Vecchi domenica scorsa. Così non avevamo alternative sul perimetro per cambiare la situazione».
Burke va bene?
«L’avevamo già cercato, ma non avevamo trovato l’accordo, anche perché aveva voluto provare altre situazioni. Può darci quel che ci serve. È disciplinato, ordinato, dà contributo in difesa ed è un giocatore di squadra. Si è trovato bene a Udine e, meglio che niente, conosce già un po’ i compagni. È l’uomo giusto in questo momento».
Darà solo respiro o affiancherà Mulaomerovic?
«Ha le qualità per giocare play con Damir guardia. Non lo escludo, ma bisognerà provare in allenamento. Per ora è il back up del numero 1 in attesa di vedere se può funzionare la soluzione delle due guardie. Di sicuro può tornare utile in certi frangenti».
Giocherà subito a Siena e a Fuenlabrada?
«Dipende dalla forma: se è a posto, di sicuro. Abbiamo quattro allenamenti per inserirlo»
Così è a posto la squadra in campionato, ma in coppa dovrete escludere un Usa.
«Rinunceremo a uno, ma entrerà Vujacic. Decideremo di volta in volta chi lasciare fuori in funzione delle condizioni, non ci sarà rotazione fissa».
Vujacic è un piccolo e tra gli Usa ci sono i due lunghi Alexander e Stern: rinunciando a uno potreste essere carenti sotto canestro.
«Vuol dire che giocherà Zacchetti, non ci sono altri arrivi in vista (anche perché Mikhailov, o chi per lui, potrebbe arrivare tra un paio di mesi con Vujacic comunitario e il contratto di Burke scaduto, ndr). Ora arriva Paul, operazione che avevamo già in testa di fare per avere il roster completo perché siamo corti negli esterni. L’avremmo fatta a prescindere dai risultati, anche se avessimo vinto quattro gare su quattro. Abbiamo aspettato perché sinora avevamo una sola competizione da disputare, ma non potevamo pensare di farcela giocando la domenica in campionato e il martedì in coppa con Mulaomerobvic in campo 40 miunti filati e senza cambi per gli esterni».
Valerio Morelli