Dopo l'impresa di Pozzuoli, ha trascorso due giorni a Pesaro, nelle sue Marche, per rispondere (assieme al compagno di squadra Alessandro Cittadini) alla convocazione in Nazionale. Rodolfo Rombaldoni, 26 anni, playmaker, al primo anno a Reggio Calabria, è un ragazzo felice. Dopo i buoni anni di Verona, il suo ritorno al Sud (era stato scoperto dal tecnico Giovanni Perdichizzi nella Cestistica Barcellona in serie B1) sta coincidendo con il rientro della Viola tra le grandi del basket italiano. Quattro partite, tre successi e una quasi vittoria a Bologna con fallo all'ultimo secondo non fischiato proprio su “Romba”. Insomma se la Viola si trova al secondo posto, alle spalle della capolista Benetton, il merito non è solo degli americani ma anche di un talento italiano che la società reggina sta valorizzando. A Pozzuoli contro la Pompea Napoli la prestazione più convincente di quest'inizio, anche se “macchiata” da nove palle perse. In marcatura sul temutissimo, ex messinese, Lamarr Greer, Rombaldoni ha offerto una prova eccezionale, costringendo il play americano a rimanere a secco di punti (0-7 al tiro complessivo). Alla grande difesa, l'azzurro ha aggiunto 18 punti, con 6 falli subiti, 5-8 nelle conclusioni totali, 7-8 ai liberi, 6 rimbalzi e 2 assist. E il coach Lino Lardo che lo ha fortemente voluto, dopo aver contribuito alla sua crescita nello scorso campionato a Verona, gongola guardando le cifre che “Romba” ha prodotto in quest'inizio: 11.3 punti di media in 28 minuti, con il 67% da due, l'80% dalla lunetta, 3.8 rimbalzi, 2 recuperi e 3.3 assist. «Sto attraversando un buon momento di forma - ha detto Rodolfo - e mi fa piacere che coincida con le positive prestazioni della squadra. A Reggio Calabria sto benissimo, il gruppo è ottimo e sono convinto che riusciremo a fare tanta strada in un campionato che è come sempre molto competitivo». Il play è il vero motore neroarancio: anche se ama correre in contropiede e agevolare la transizione, sa dosare molto bene i ritmi, rallentando il gioco quando le esigenze della partita lo richiedono (vedi nella ripresa a Pozzuoli). Insomma sta maturando e il ct Recalcati lo segue con interesse perché con i suoi 196 cm può diventare un fattore anche a livello internazionale. Domenica a Biella ritroverà da avversario un amico, Matteo Soragna, con cui ha diviso tante gioie nella splendida esperienza barcellonese. E in Piemonte la Viola dovrà approfittare dei problemi della Lauretana (ultimo posto con zero punti) per continuare a sognare.
Paolo Cuomo
Paolo Cuomo