Scavolini, i «muratori» suonano la sveglia

PESARO — Dopo il classico lunedì di riposo ieri la Scavolini è tornata in palestra per cominciare a preparare la partita di Fabriano, quella della possibile svolta perché segna il giro di boa tra le prime quattro giornate – tutte con le prime della classe – e le prossime quattro, con avversari di livello medio. La scoppola di Treviso, seppur preventivabile, ha prodotto una seria riflessione all'interno della squadra: sono soprattutto i «muratori» a dare la sveglia al resto del gruppo, quelli cioè che sanno di non essere stelle e pertanto sono già portati ad avere un atteggiamento determinato e generoso: «Non c'è tantissimo talento nella nostra squadra — dice Ken Lacey — e quindi dobbiamo capire che si deve dare molto di più a livello di temperamento, grinta ed energia. Se il coach era deluso dopo il match di Treviso, ha le sue ragioni perché non stiamo rispondendo nel modo giusto da questo punto di vista».
Corey Albano azzarda anche un paragone con la partita precedente, quella contro l'Oregon: «In quella gara abbiamo difeso veramente di squadra, tutti gli aiuti hanno funzionato bene mentre a Treviso non possiamo dire la stessa cosa. Non so perché sia successo, ma di sicuro non è quello il modo di approcciare una partita così difficile».
Oltretutto, la vittoria di Cantù sul Montepaschi e il modo in cui è stata ottenuta, ha rivalutato anche il successo della Scavolini: i brianzoli hanno dimostrato che possono ancora fare i miracoli. A Pesaro avranno avuto una giornata storta, ma forse anche i biancorossi c'hanno messo del loro per mandarli in crisi. Intanto la stagione va avanti e non tutti sono d'accordo nel ritenere che il vero campionato della Scavolini cominci domenica a Fabriano: «Sarebbe bello illudersi – sorride Malaventura – ma il nostro campionato è iniziato il 22 settembre come quello degli altri. Dobbiamo darci una svegliata».
e.f.