La notizia del giorno? Il mite Basile «gufa». Oggetto della «gufata» il suo grande amico, Gregor Fucka. Non s'è rotto il feeling tra i due, solo che l'amicizia è un discorso che sul campo, per quaranta minuti, andrà cancellata.
«Spero che senta un po' la pressione – se la ride 'Baso' – tutto qua.
Spero che la senta anche nella gara di ritorno ma che, per il resto, disputi un campionato spagnolo e un'Eurolega eccezionali».
Non c'è animosità nelle parole del capitano della Skipper che ammette che domani potrebbe anche sbagliare. Non panchina, certo, ma se Gregor subdolamente proverà a chiamare il pallone lui, quasi meccanicamente, lo passerà al compagno con il quale s'è allenato ogni giorno, con turni massacranti e supplementari, per tre anni e mezzo.
I due, Basile e Fucka, non si sono ancora sentiti – «ma lo hanno fatto le rispettive mogli, parlando di asili, di scuole, di bambini», racconta Gianluca – ma sarà inevitabile che già questa sera si vedano.
Per raccontarsi le rispettive esperienze.
E poi, in fondo, Basile «gufa» per risparmiare il lavoro ai suoi compagni, perché di Grega, dice, dovranno occuparsi i lunghi. Lui, Basile, ne avrà abbastanza di Jasikevicius. «Non l'ho incontrato spesso – insiste – ma nelle 3-4 occasioni in cui ci siamo incrociati ho sempre subito. E' dura ammetterlo, ma è così. Mi ha sempre fregato perché sfrutta nel migliore dei modi il pick and roll».
La gara, forse, si deciderà a centrocampo, perché il Barça, nonostante il passo falso in campionato con il neo promosso Manresa, parte per vincere tutto. «Non conosco personalmente Aito – prosegue Basile – però mi raccontano che facesse danni. Con Pesic in panchina sono ancora più forti. Non lo sostengono io, lo dicono tutti. Ma noi possiamo provare ad approfittarne, anche se loro avranno il dente avvelenato perché, appunto, hanno già perso una gara. Noi non abbiamo nulla da perdere e se loro, per qualche motivo, dovessero giocare sotto tono, potremo anche approfittarne. Ma sarà veramente dura. Tantopiù che tra Barcellona e Roma, che affronteremo in rapida successione, servirà uno sforzo fisico e mentale notevole».
Continuano a vincere, infine, gli junior di Maurizio Ferro. Dopo aver portato a casa il torneo di Morciano, la Skipper s'è ripetuta a Solesino, nel Padovano, battendo in finale la Benetton Treviso, rinforzata addirittura dal talento di Markoshvili. Pur priva di Sorrentino e Suero, la Fortitudo, dopo aver battuto Mestre, s'è ripetuta con i trevigiani, sconfitti per 102 a 100 con un canestro a fil di sirena di Pignatti.
Alessandro Gallo
«Spero che senta un po' la pressione – se la ride 'Baso' – tutto qua.
Spero che la senta anche nella gara di ritorno ma che, per il resto, disputi un campionato spagnolo e un'Eurolega eccezionali».
Non c'è animosità nelle parole del capitano della Skipper che ammette che domani potrebbe anche sbagliare. Non panchina, certo, ma se Gregor subdolamente proverà a chiamare il pallone lui, quasi meccanicamente, lo passerà al compagno con il quale s'è allenato ogni giorno, con turni massacranti e supplementari, per tre anni e mezzo.
I due, Basile e Fucka, non si sono ancora sentiti – «ma lo hanno fatto le rispettive mogli, parlando di asili, di scuole, di bambini», racconta Gianluca – ma sarà inevitabile che già questa sera si vedano.
Per raccontarsi le rispettive esperienze.
E poi, in fondo, Basile «gufa» per risparmiare il lavoro ai suoi compagni, perché di Grega, dice, dovranno occuparsi i lunghi. Lui, Basile, ne avrà abbastanza di Jasikevicius. «Non l'ho incontrato spesso – insiste – ma nelle 3-4 occasioni in cui ci siamo incrociati ho sempre subito. E' dura ammetterlo, ma è così. Mi ha sempre fregato perché sfrutta nel migliore dei modi il pick and roll».
La gara, forse, si deciderà a centrocampo, perché il Barça, nonostante il passo falso in campionato con il neo promosso Manresa, parte per vincere tutto. «Non conosco personalmente Aito – prosegue Basile – però mi raccontano che facesse danni. Con Pesic in panchina sono ancora più forti. Non lo sostengono io, lo dicono tutti. Ma noi possiamo provare ad approfittarne, anche se loro avranno il dente avvelenato perché, appunto, hanno già perso una gara. Noi non abbiamo nulla da perdere e se loro, per qualche motivo, dovessero giocare sotto tono, potremo anche approfittarne. Ma sarà veramente dura. Tantopiù che tra Barcellona e Roma, che affronteremo in rapida successione, servirà uno sforzo fisico e mentale notevole».
Continuano a vincere, infine, gli junior di Maurizio Ferro. Dopo aver portato a casa il torneo di Morciano, la Skipper s'è ripetuta a Solesino, nel Padovano, battendo in finale la Benetton Treviso, rinforzata addirittura dal talento di Markoshvili. Pur priva di Sorrentino e Suero, la Fortitudo, dopo aver battuto Mestre, s'è ripetuta con i trevigiani, sconfitti per 102 a 100 con un canestro a fil di sirena di Pignatti.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino
