SIENA - Vigilia di debutto in Euroleague per la Mens Sana. Domani al Palasclavo arriva lo Zalgiris Kaunas e il coach Ergin Ataman è già proiettato verso il prestigioso impegno, tanto che la battuta d’arresto di Cantù sembra già metabolizzata. “Nessuno ha mai promesso che non avremmo mai perso - spiega l’imperatore di viale Sclavo - e in più l’Oregon è una squadra forte. Abbiamo molti giocatori nuovi e ci vuole tempo per trovare l’amalgama. Oltretutto ci manca ancora Stefanov, una pedina fondamentale”.
E allora via, a parlare dei lituani: “In Eurolega le partite in casa hanno un valore maggiore, perfino maggiore rispetto al campionato. Con sole 8 squadre per girone, diventa fondamentale fare sempre bottino pieno tra le mura amiche. Siamo concentrati al 100% sullo Zalgiris, che ha superato i problemi degli ultimi anni e ha richiamato in patria tutti i suoi migliori elementi sparsi nei vari paesi. Ad essi ha affiancato due americani con esperienza nella Nba. Sarà un match duro, da dominare in ogni settore del campo. Il nostro punto di forza dovrà essere la difesa, come sempre. I nostri avversari, a livello offensivo, sono davvero forti, per cui dovremo prima di tutto minimizzare i loro punteggi, poi tentare di colpire in contropiede. E’ dura colpire sempre da fuori, sarà meglio velocizzare la manovra e trovare canestri facili in superiorità numerica”.
L’apparizione di domenica, però, ha evidenziato che qualcosa ancora non gira nel migliore dei modi, e anche la convivenza Turkcan-Chiacig a tratti ha scricchiolato: “Per trovare la giusta armonia tra questi due grandi elementi - rivela il coach - manca ancora un po’ di tempo, ma non molto. Al più presto quelli che sono i migliori rimbalzisti del campionato sapranno muoversi nella maniera giusta. Giocando uno accanto all’altro, si abitueranno. La nostra è una squadra nuova, non si può pretendere che ci siano già tutti i collegamenti tra i giocatori. Trovandosi per la prima volta in una situazione difficile, in svantaggio su un campo caldo come quello di Cantù, le stelle della Montepaschi hanno cercato di risolvere l’incontro con le loro capacità individuali. Peccato che, a parte Zukauskas, nessuno ha reso all’altezza delle aspettative, ma l’atteggiamento non è sbagliato: i campioni ci sono proprio per dare un passo in più e capiterà molto spesso che qualcuno di loro decida le sorti di una partita”.
Due dei nomi di maggiore spicco, Turkcan e Ford, sono sotto l’attenzione di tutti: il lungo dichiara di essere stanco, la guardia ancora non incide come sarebbe lecito attendersi. “Mirsad - spiega Ataman - effettivamente non si è mai riposato, dopo i Mondiali è arrivato a Siena e subito è stato lanciato nella mischia. Del resto nel suo ruolo c’è solo Nobile, che è qui per dare una mano in allenamento. Le alternative sono l’impiego di Zukauskas come numero 4 o l’impiego contemporaneo di Maggioli e Chiacig, ma la soluzione con Turkcan rimane la migliore. Ford, invece, è stato fermo per tre mesi a causa di una malattia grave e da lui ci aspettavamo minutaggi più bassi, almeno all’inizio. Invece, davanti alle esigenze della Mens Sana, siamo costretti a forzare i tempi e a tenerlo in campo più del previsto”.
In tema di acciaccati, la mente non può che volare a Vrbica Stefanov, il play titolare fermo per infortunio da agosto: “Ho parlato con il medico, ci vorranno almeno altri 10 o 15 giorni per recuperarlo. Speravo di averlo a disposizione per la trasferta di Tel Aviv, ma le possibilità sono inferiori al 50%. Quando tornerà, sarà più facile trovare il gioco di squadra definitivo”.
Un’ultima annotazione l’allenatore turco la dedica agli obiettivi stagionali: “Non ci nascondiamo, vogliamo vincere il campionato e centrare le Final 4 di Euroleague. In Italia dovremo vedercela con 3 o 4 avversarie di peso, in Europa siamo almeno in 15 a poter sperare di arrivare in fondo, alle finali di Barcellona. Non possiamo dire di sicuro che trionferemo, come l’anno scorso nel caso della Saporta. Siamo nel gruppo delle migliori e ci proveremo”.
Marco De Candia
E allora via, a parlare dei lituani: “In Eurolega le partite in casa hanno un valore maggiore, perfino maggiore rispetto al campionato. Con sole 8 squadre per girone, diventa fondamentale fare sempre bottino pieno tra le mura amiche. Siamo concentrati al 100% sullo Zalgiris, che ha superato i problemi degli ultimi anni e ha richiamato in patria tutti i suoi migliori elementi sparsi nei vari paesi. Ad essi ha affiancato due americani con esperienza nella Nba. Sarà un match duro, da dominare in ogni settore del campo. Il nostro punto di forza dovrà essere la difesa, come sempre. I nostri avversari, a livello offensivo, sono davvero forti, per cui dovremo prima di tutto minimizzare i loro punteggi, poi tentare di colpire in contropiede. E’ dura colpire sempre da fuori, sarà meglio velocizzare la manovra e trovare canestri facili in superiorità numerica”.
L’apparizione di domenica, però, ha evidenziato che qualcosa ancora non gira nel migliore dei modi, e anche la convivenza Turkcan-Chiacig a tratti ha scricchiolato: “Per trovare la giusta armonia tra questi due grandi elementi - rivela il coach - manca ancora un po’ di tempo, ma non molto. Al più presto quelli che sono i migliori rimbalzisti del campionato sapranno muoversi nella maniera giusta. Giocando uno accanto all’altro, si abitueranno. La nostra è una squadra nuova, non si può pretendere che ci siano già tutti i collegamenti tra i giocatori. Trovandosi per la prima volta in una situazione difficile, in svantaggio su un campo caldo come quello di Cantù, le stelle della Montepaschi hanno cercato di risolvere l’incontro con le loro capacità individuali. Peccato che, a parte Zukauskas, nessuno ha reso all’altezza delle aspettative, ma l’atteggiamento non è sbagliato: i campioni ci sono proprio per dare un passo in più e capiterà molto spesso che qualcuno di loro decida le sorti di una partita”.
Due dei nomi di maggiore spicco, Turkcan e Ford, sono sotto l’attenzione di tutti: il lungo dichiara di essere stanco, la guardia ancora non incide come sarebbe lecito attendersi. “Mirsad - spiega Ataman - effettivamente non si è mai riposato, dopo i Mondiali è arrivato a Siena e subito è stato lanciato nella mischia. Del resto nel suo ruolo c’è solo Nobile, che è qui per dare una mano in allenamento. Le alternative sono l’impiego di Zukauskas come numero 4 o l’impiego contemporaneo di Maggioli e Chiacig, ma la soluzione con Turkcan rimane la migliore. Ford, invece, è stato fermo per tre mesi a causa di una malattia grave e da lui ci aspettavamo minutaggi più bassi, almeno all’inizio. Invece, davanti alle esigenze della Mens Sana, siamo costretti a forzare i tempi e a tenerlo in campo più del previsto”.
In tema di acciaccati, la mente non può che volare a Vrbica Stefanov, il play titolare fermo per infortunio da agosto: “Ho parlato con il medico, ci vorranno almeno altri 10 o 15 giorni per recuperarlo. Speravo di averlo a disposizione per la trasferta di Tel Aviv, ma le possibilità sono inferiori al 50%. Quando tornerà, sarà più facile trovare il gioco di squadra definitivo”.
Un’ultima annotazione l’allenatore turco la dedica agli obiettivi stagionali: “Non ci nascondiamo, vogliamo vincere il campionato e centrare le Final 4 di Euroleague. In Italia dovremo vedercela con 3 o 4 avversarie di peso, in Europa siamo almeno in 15 a poter sperare di arrivare in fondo, alle finali di Barcellona. Non possiamo dire di sicuro che trionferemo, come l’anno scorso nel caso della Saporta. Siamo nel gruppo delle migliori e ci proveremo”.
Marco De Candia