VARESE — Per tornare grandi, competitivi e rispettati oggi non basta battere la Virtus Bologna, ma Varese sta prendendo forma, e vede rosa. Le mani esperte di due giocatori dell'Nba, Rusty LaRue e Shawnelle Scott, fanno sempre più comodo a Gregor Beugnot, soprattutto dopo che la società gli ha messo in mano un talento come Andrea Meneghin. L'aria di casa fa bene al ragazzone tornato dopo due anni così così nell'altra Bologna, sulla sponda Fortitudo dove Pozzecco è rinato e sta tornando la Mosca Atomica. L'aria del Sacro Monte, che arriva anche dalle parti di Masnago, fa benone anche a «Nellie» Scott, pivottone nato ad Harlem dove «o giochi a basket o ti picchi». I suoi 211 centimentri per 118 chili (ma oggi sono già tre in meno perchè in palestra si lavora sodo, più che in America) hanno spaventato i lungagnoni della Virtus e quando non segna lui ci pensa Boris Gorenc, uno che fa canestro quando serve e indubbiamente adesso ha il migliore uno contro uno del campionato. Ma attenzione a chi ha appena cominciato e non è nemmeno a metà dell'opera: Rusty sembra uno scolaretto, ma alle spalle ha un'onorata carriera nei professionisti americani, dai quali si è staccato perchè in Europa, in fondo, non si sta male e qualcosa di buono su Varese gliel'hanno raccontato. «LaRue, quando sarà in forma, ci farà fare il salto di qualità definitivo», dice l'allenatore che lo ha voluto a tutti i costi per guidare la Metis.
Il derby di domenica prossima contro la Oregon Cantù ha un sapore particolare, anche perchè Shawnelle Scott ritroverà uno dei pochi giocatori che conosce in Italia: è Jerry Mc Cullough, un folletto che cercherà di fermare quando arriverà dalle sue parti, dentro l'area rossa, una sorta di raccoforte, ora che c'è lui. Ha giocato a Cleveland, Denver e San Antonio ma ora pensa soltanto a vincere con Varese, perchè qui si trova bene e con LaRue vuole far capire alla Nba che ha sbagliato a scartarlo. 24 punti e 13 rimbalzi contro la Virtus sono un bel segnale che ha fatto esplodere l'entusiasmo dei tifosi, incredibili anche quest'estate: dopo l'ultima stagione difficile, un po' di polemiche e l'addio sofferto al Poz sono arrivati in 2850 a rinnovare l'abbonamento, un atto di fede che merita di essere considerato. E per domenica ci sono altri due impazienti, si chiamano Federico Marin, che verrà tesserato finalmente in questi giorni, e Paolo Conti: se la fascite plantare lo lascerà in pace potrà finalmente debuttare, e far vedere che nella Metis c'è posto anche per lui. In realtà c'è un altro giocatore che aspetta di scendere in campo: è Cristian Di Giuliomaria, un ex di Cantù, quasi pronto per tornare a disposizione di Beugnot, che lo stima e lo aspetta, anche se dovrà trovargli un posto.
Roberto Pacchetti
Il derby di domenica prossima contro la Oregon Cantù ha un sapore particolare, anche perchè Shawnelle Scott ritroverà uno dei pochi giocatori che conosce in Italia: è Jerry Mc Cullough, un folletto che cercherà di fermare quando arriverà dalle sue parti, dentro l'area rossa, una sorta di raccoforte, ora che c'è lui. Ha giocato a Cleveland, Denver e San Antonio ma ora pensa soltanto a vincere con Varese, perchè qui si trova bene e con LaRue vuole far capire alla Nba che ha sbagliato a scartarlo. 24 punti e 13 rimbalzi contro la Virtus sono un bel segnale che ha fatto esplodere l'entusiasmo dei tifosi, incredibili anche quest'estate: dopo l'ultima stagione difficile, un po' di polemiche e l'addio sofferto al Poz sono arrivati in 2850 a rinnovare l'abbonamento, un atto di fede che merita di essere considerato. E per domenica ci sono altri due impazienti, si chiamano Federico Marin, che verrà tesserato finalmente in questi giorni, e Paolo Conti: se la fascite plantare lo lascerà in pace potrà finalmente debuttare, e far vedere che nella Metis c'è posto anche per lui. In realtà c'è un altro giocatore che aspetta di scendere in campo: è Cristian Di Giuliomaria, un ex di Cantù, quasi pronto per tornare a disposizione di Beugnot, che lo stima e lo aspetta, anche se dovrà trovargli un posto.
Roberto Pacchetti