BARCELLONA - Per quasi tutto la giornata di ieri a Barcellona non atterravano aerei, causa una tromba d´aria che aveva devastato il radar dell´aeroporto. La Skipper è così rimasta bloccata a lungo al Marconi (avrebbe dovuto imbarcarsi alle 18.30), finché all´ultimo istante un charter di fortuna (nel senso che non è stato facile reperirlo su due piedi) ha portato la squadra sui Pirenei, a Perpignac, e da lì in pullman a Barcellona (120 km, arrivo previsto all´una) lasciando a piedi il resto dello staff, partito stamattina (forse...) all´alba da Milano
Che il Barcellona fosse al momento tecnicamente inarrivabile, lo si poteva anche temere. Ma che fosse perfino difficile raggiungere Barcellona, non era davvero prevedibile. Stasera alle 20.30 (diretta Tele+), comunque sia, si giocherà, e bisognerà stare attenti che la squadra di Pesic non ritrovi d´incanto la chimica di cui pare ancora essere sprovvista (tre sconfitte negli ultimi quattro incontri), altrimenti si rischia di andare incontro a un altro nubifragio. C´è Fucka, 5 anni con l´Aquila, uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa, oltre a tanti ricordi. Ma non c´è solo Fucka. «Andiamo incontro al Dream Team del girone, e dovremo fare come i bambini piccoli che imparano a nuotare: li si butta nell´acqua e si vede come se la cavano. Vogliamo far bella figura, coi nostri giovanissimi e i nostri esordienti, e verificare insieme quanto valiamo. Gregor? Lavorare con lui è stato un onore Marcarlo sarà un problema, ma trattandosi del Barca nemmeno l´unico». (g.e.)
Che il Barcellona fosse al momento tecnicamente inarrivabile, lo si poteva anche temere. Ma che fosse perfino difficile raggiungere Barcellona, non era davvero prevedibile. Stasera alle 20.30 (diretta Tele+), comunque sia, si giocherà, e bisognerà stare attenti che la squadra di Pesic non ritrovi d´incanto la chimica di cui pare ancora essere sprovvista (tre sconfitte negli ultimi quattro incontri), altrimenti si rischia di andare incontro a un altro nubifragio. C´è Fucka, 5 anni con l´Aquila, uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa, oltre a tanti ricordi. Ma non c´è solo Fucka. «Andiamo incontro al Dream Team del girone, e dovremo fare come i bambini piccoli che imparano a nuotare: li si butta nell´acqua e si vede come se la cavano. Vogliamo far bella figura, coi nostri giovanissimi e i nostri esordienti, e verificare insieme quanto valiamo. Gregor? Lavorare con lui è stato un onore Marcarlo sarà un problema, ma trattandosi del Barca nemmeno l´unico». (g.e.)
Fonte: La Repubblica
