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Langdon racconta l'impresa di giovedì

La guardia della Benetton: «Ho sfruttato tiri facili grazie al contropiede, avanti così a Milano»

Non è proprio il caso di stupirsi se Trajan Shaka Langdon abbia sfoderato la sua serata migliore in occasione della gara fin qui più importante, l'esordio in Eurolega contro l'Orthez. I campioni si giudicano da ciò che fanno negli appuntamenti di rilievo, quando cioè c'è più bisogno del loro contributo. E l'«assassino dell'Alaska» ha risposto «presente», confezionando, con 11 punti di fila, il parzialone del 3º quarto.
E quello del mulatto giovedì è stato sicuramente eccellente. «In realtà credo che tutto ciò che di buono abbiamo fatto - dice Langdon - è partito dalla difesa, cosa che ci ha permesso di aprire il campo ed andare in contropiede. In queste situazioni io ed i miei compagni abbiamo potuto sfruttare dei tiri facili, quelli cioè ad alta percentuale di realizzazione».
Ma tutta la Benetton è stata protagonista di un buon rendimento: non è facile per nessuno vincere di 20.
«Infatti: l'Orthez è stato avversario solido e concreto, soprattutto sottocanestro, e in futuro dovrebbe dare del filo da torcere a tutti, soprattutto in casa sua. Io credo che la squadra sia migliorata nella seconda parte della gara, soprattutto grazie ad una maggiore aggressività difensiva, curando di più i rimbalzi e la selezione di tiro, mentre prima c'erano state delle palle perse di troppo».
Hai sperimentato il basket di Coppa: prime impressioni?
«L'Eurolega raggruppa le formazioni più forti e quotate in Europa, è sicuramente una grande competizione. Penso che ci vorrà ancora un po' di tempo per ambientarmi completamente, ma posso già affermare che in Coppa si gioca un ottimo basket, diverso da quello in Italia».
Magari anche a livello arbitrale?
«Sicuramente, c'è una certa differenza nel modo di fischiare tra campionato e Coppa, dove lasciano correre abbastanza, permettendo un basket più fisico ed aggressivo. Ad ogni modo mi sto trovando bene, sia nell'uno che nell'altro, e per me si tratta di una buona esperienza».
Come ti trovi a giocare tre volte alla settimana?
«No problem, visto che nella Nba giocavo 4 o anche 5 volte in sette giorni. A certi ritmi sono abituato».
Primi in Italia, in Coppa avete fatto registrare, con l'Efes, lo scarto più ampio: pensavi di andare già così forte?
«Non è questo il problema. Io credo che sia opportuno vivere alla giornata, pensare ad una gara alla volta e non al record che stiamo tenendo. Quindi andiamo avanti giorno dopo giorno e vediamo quello che succede».
Domani sarete a Milano: non dovrebbe essere così facile.
«Quella è una squadra che ha cominciato la stagione con il piede giusto, me l'aspetto piuttosto aggressiva, anche perché giocherà in casa. Noi dobbiamo assolutamente dimenticare il successo contro i francesi e concentraci il più possibile su questa partita».
E c'è anche una curiosità. Un gruppo di tifosi del Pau, evidentemente ammiratori di Langdon, ha creato una pagina in onore dell'americano di Treviso. Iniziativa nata in tempi non sospetti, non dopo i 24 punti dell'altra sera...
La classifica del girone A. Benetton, Efes, Barcellona e Cibona p. 2, Aek, Skipper, Alba e Pau 0.
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