Mario Stojic, giovedì rimasto a secco di punti e non autore di 10 punti come erroneamente riportato nel tabellino di ieri, da ieri è un cittadino tedesco e dunque (ciò che interessa di più alla Benetton) comunitario. Dopo circa quattro mesi da quando era iniziata la pratica è arrivato il passaporto dalla Germania. «I tempi sono stati rispettati - commenta il pigì Maurizio Gherardini - anche se chiaramente variano a seconda delle nazioni (in passato la società fece lo stesso per Sekunda, Di Spalatro e Beard, ndr): era questo il nostro obiettivo quando abbiamo iniziato a costruire la squadra. Comunque per Mario il passaporto tedesco è un fatto naturale, è nato a Mannheim e lì ha vissuto per 17 anni». Avete fatto un favore soprattutto a coach Messina... «Abbiamo fatto ciò che ci consentiva il regolamento, poi cambiato in corsa, rispettando il nostro progetto iniziale». E così adesso gli stranieri di Messina sono Edney, Langdon, Loncar e Nemeth, più Markoishvili: quindi d'ora in poi, almeno in campionato, non occorrerà lasciarne fuori uno tra Loncar e Nemeth. Se succederà, sarà solo per libera scelta. «E' un'ottima notizia, questa - commenta il coach - perché mi permette di avere sempre una squadra molto profonda, con una guardia ed un centro in più. Inoltre regala la possibilità a Markoishvili, se continuerà a migliorare come in effetti sta facendo, di entrare ogni tanto nei dieci. Ovvio che ruotarne tre per un posto forse è eccessivo, però credo che talvolta potrei concedere una chance anche al georgiano ed inserirlo nella solita rotazione».