FABRIANO – «La Federazione ha chiesto carteggi e conti in regola per martedì? Riusciremo a rispettare questa scadenza, ne sono convinto».
E' uscito dalla riunione di giovedì sera alla Faber con un ottimisco fortificato il presidente-traghettatore Giuseppe Alberti. Erano più o meno una quindicina i dirigenti degli ultimi tre anni del Fabriano basket, quelli sul cui groppone pesa il fardello del gravoso indebitamento societario. Da Ninno a Biondi, da D'Ovidio alla stessa Faber, tutti attorno ad un unico tavolo per sapere chi e in quale misura sarà chiamato a turare la falla degli errori gestionali del recente passato. Anche perché se non ci pensano loro (come'è giusto che sia) a «rimediare», tutti gli altri rimarranno nascosti fino a quando non potranno entrare partendo dallo… zero a zero. «I buoni propositi ci sono» ammette Alberti. «Ora si tratta di passare al nero su bianco e concretizzare quella copertura economica indispensabile per rimanere nei parametri economici richiesti». Insomma, la prima fase dell'operazione salvataggio potrebbe andare in porto. «Ma questo è solo l'inizio. E' chiaro, la priorità immediata va all'assestamento del 'regresso', ma nel programma è inserita anche la seconda parte. Ovvero, una volta assestati i bilanci, la possibilità allestire una rete di finanziatori tali da poter guardare al futuro con progetti non più soltanto annuali. Ripeto, c'è tantissimo da lavorare e non si tratta di un intervento di poco conto, ma la costante e fattiva presenza del sindaco Sorci al mio fianco mi dà la forza per essere fiducioso».
a.d.m.
E' uscito dalla riunione di giovedì sera alla Faber con un ottimisco fortificato il presidente-traghettatore Giuseppe Alberti. Erano più o meno una quindicina i dirigenti degli ultimi tre anni del Fabriano basket, quelli sul cui groppone pesa il fardello del gravoso indebitamento societario. Da Ninno a Biondi, da D'Ovidio alla stessa Faber, tutti attorno ad un unico tavolo per sapere chi e in quale misura sarà chiamato a turare la falla degli errori gestionali del recente passato. Anche perché se non ci pensano loro (come'è giusto che sia) a «rimediare», tutti gli altri rimarranno nascosti fino a quando non potranno entrare partendo dallo… zero a zero. «I buoni propositi ci sono» ammette Alberti. «Ora si tratta di passare al nero su bianco e concretizzare quella copertura economica indispensabile per rimanere nei parametri economici richiesti». Insomma, la prima fase dell'operazione salvataggio potrebbe andare in porto. «Ma questo è solo l'inizio. E' chiaro, la priorità immediata va all'assestamento del 'regresso', ma nel programma è inserita anche la seconda parte. Ovvero, una volta assestati i bilanci, la possibilità allestire una rete di finanziatori tali da poter guardare al futuro con progetti non più soltanto annuali. Ripeto, c'è tantissimo da lavorare e non si tratta di un intervento di poco conto, ma la costante e fattiva presenza del sindaco Sorci al mio fianco mi dà la forza per essere fiducioso».
a.d.m.
Fonte: Il Resto del Carlino