FABRIANO — Con la testa rivolta al derby che fa sempre colore e spettacolo, ma con il cuore intritsito dalle ben note vicende societarie di un team in continua, delicata convivenza con la spia rossa dell'emergenza. Due binari paralleli anche per la tifoseria che, anche domani pomeriggio, scinderà il capitolo squadra da quello legato agli affanni dirigenziali. «I giocatori e il tecnico avranno ancora e sempre tutto il nostro appoggio» sostiene il presidente del club «Alta tensione», Davide Bergamo. «Con loro si è instaurato un grande feeling e giustamente per il match con gli amici pesaresi stiamo preparando una coreografia degna dell'appuntamento». C'è poi il capitolo societario, che non sfugge dall'orbita di una tifoseria sempre attenta e a volte anche determinata nelle proprie prese di posizione. «Certo, il colloquio di domenica scorsa con il presidente Alberti ci ha fatto piacere» ammette Bergamo. «Ma non possiamo fermarci qui. Il nostro compito è di essere sempre vigili, per questo anche nella gara con la Scavolini proseguirà in tribuna la raccolta di firme per salvare il basket. Autografi che poi verranno portati al sindaco Sorci per far capire quante migliaia di persone a Fabriano vogliano che la pallacanestro sopravviva. E non solo. Perché ormai ci siamo stancati della consueta politica del rattoppo, ovvero del tampone economico che serve per frenare solo temporaneamente l'emorragia. La nostra storia di un quarto di secolo in A e la nostra piazza con l'ottavo pubblico in suolo nazionale meritano programmi più elevati».
a.d.m.
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Fonte: Il Resto del Carlino