PESARO — Una settimana intensa per accelerare intese e giochi in vista di una gara che non si può sbagliare, il derby di Fabriano. Su cosa ha puntato Marco Crespi in particolare?
«Abbiamo accentuato il lavoro sul contropiede, sull'eseguire i nostri giochi di corsa».
In effetti ci aspettavamo una Scavolini più rapida...
«Sapete come vanno le cose: d'estate tutti promettono difesa aggressiva e contropiede, poi bisogna sviluppare il progetto in base alle caratteristiche dei giocatori che hai».
Quindi non vanno bene i giocatori scelti per questo tipo di gioco?
«Non ho detto questo. Non sono diversi da come mi aspettavo, sono diversi i tempi di adattamento, dunque con questo gruppo ci vorrà un po' più di tempo di quel che pensavo, ma il nostro programma annuale resta quello che abbiamo promesso».
Crespi è tranquillo?
«Ho fiducia e vado dritto per la mia strada, non vedo nessun segnale preoccupante».
Tutto a posto con Gilbert?
«Non c'è nessun problema tra i giocatori, nè tra me e i giocatori: è solo che un allenatore dev'essere esigente e lavorare per raggiungere i suoi obiettivi. E i giocatori devono capire che non lo stanno facendo solo per la Scavolini ma che lavorare per migliorarsi è anche un investimento su se stessi».
Parliamo dell'avversaria: tutti dicono che Fabriano ha un potenziale atletico devastante. Concorda?
«Non solo atletico, io direi anche di talento, specie in Hulett e Porter, mentre Clark mi sembra quello con la dinamite nelle gambe. Poi mi piace Nunez, sa armare i suoi per l'uno contro uno».
Dal Real Madrid all'A2 spagnola: ma qui emerge...
«Ma il livello della seconda lega spagnola è alto, ve lo dico perché l'ho visto dal vivo».
Carmenati sta preparando i suoi contro la zona: qualcuno gli ha fatto la spia?
«Bè, la difesa a zona fa parte del nostro bagaglio».
Quale giocatore può darvi fastidio e quale dei vostri può mettere in difficoltà Fabriano?
«E' un giochino divertente per voi giornalisti ma io non c'ho mai creduto alle sfide individuali che decidono le partite. Tutti gli accoppiamenti difensivi presentano vantaggi e svantaggi ma esisste la difesa di squadra per porvi rimedio. Nessun duello decide una partita. Questo è quello che penso io».
Non sarà il derby di Bologna ma da quando è tornata in A1 la sfida tra Fabriano e Pesaro sta diventando accesa...
«In un derby esiste sempre una rivalità, di quale livello non è importante. Giocare duro in queste sfide è importante e sarebbe un bel segnale».
Intanto i tifosi, che confidano di vedere finalmente una Scavolini brillante, si preparano per la trasferta: l'Inferno partirà domani alle 15 dal City Sports Club (info 0721/370936).
· Radio basket. Oggi l'ospiter negli studi di Radio Città, dalle 13 alle 13,30 sarà Andrea Pecile.
Elisabetta Ferri
«Abbiamo accentuato il lavoro sul contropiede, sull'eseguire i nostri giochi di corsa».
In effetti ci aspettavamo una Scavolini più rapida...
«Sapete come vanno le cose: d'estate tutti promettono difesa aggressiva e contropiede, poi bisogna sviluppare il progetto in base alle caratteristiche dei giocatori che hai».
Quindi non vanno bene i giocatori scelti per questo tipo di gioco?
«Non ho detto questo. Non sono diversi da come mi aspettavo, sono diversi i tempi di adattamento, dunque con questo gruppo ci vorrà un po' più di tempo di quel che pensavo, ma il nostro programma annuale resta quello che abbiamo promesso».
Crespi è tranquillo?
«Ho fiducia e vado dritto per la mia strada, non vedo nessun segnale preoccupante».
Tutto a posto con Gilbert?
«Non c'è nessun problema tra i giocatori, nè tra me e i giocatori: è solo che un allenatore dev'essere esigente e lavorare per raggiungere i suoi obiettivi. E i giocatori devono capire che non lo stanno facendo solo per la Scavolini ma che lavorare per migliorarsi è anche un investimento su se stessi».
Parliamo dell'avversaria: tutti dicono che Fabriano ha un potenziale atletico devastante. Concorda?
«Non solo atletico, io direi anche di talento, specie in Hulett e Porter, mentre Clark mi sembra quello con la dinamite nelle gambe. Poi mi piace Nunez, sa armare i suoi per l'uno contro uno».
Dal Real Madrid all'A2 spagnola: ma qui emerge...
«Ma il livello della seconda lega spagnola è alto, ve lo dico perché l'ho visto dal vivo».
Carmenati sta preparando i suoi contro la zona: qualcuno gli ha fatto la spia?
«Bè, la difesa a zona fa parte del nostro bagaglio».
Quale giocatore può darvi fastidio e quale dei vostri può mettere in difficoltà Fabriano?
«E' un giochino divertente per voi giornalisti ma io non c'ho mai creduto alle sfide individuali che decidono le partite. Tutti gli accoppiamenti difensivi presentano vantaggi e svantaggi ma esisste la difesa di squadra per porvi rimedio. Nessun duello decide una partita. Questo è quello che penso io».
Non sarà il derby di Bologna ma da quando è tornata in A1 la sfida tra Fabriano e Pesaro sta diventando accesa...
«In un derby esiste sempre una rivalità, di quale livello non è importante. Giocare duro in queste sfide è importante e sarebbe un bel segnale».
Intanto i tifosi, che confidano di vedere finalmente una Scavolini brillante, si preparano per la trasferta: l'Inferno partirà domani alle 15 dal City Sports Club (info 0721/370936).
· Radio basket. Oggi l'ospiter negli studi di Radio Città, dalle 13 alle 13,30 sarà Andrea Pecile.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino