PESARO - Riservato lo è sempre stato, ma adesso parla anche con la voce fioca: «Ho avuto la tonsillite e sto facendo una cura. Ci vuole tempo...». Grazie al cielo il suo non è un infortunio “vero", e Matteo Malaventura può tranquillamente contiuare a dilettarsi nel suo ruolo di cambio degli esterni. Che settimana è stata, per la Scavolini? «Molto buona. Ci siamo allenati duramente e credo che siamo pronti per tentare di centrare la nostra prima vittoria esterna». Le sconfitte hanno incrinato il morale? «No, ci hanno fatto capire che dobbiamo lavorare ancora tanto, che così non basta. Il livello è alto, anche se finora abbiamo incontrato squadre che lottano per i massimi traguardi. D’ora in poi le cose cambieranno». A partire dall’intensità, che coach Crespi reclama a gran voce... «Quella è fondamentale. Siamo una squadra giovane, e se giochiamo senza grinta non andiamo da nessuna parte». Il gruppo è più solido e compatto rispetto all’inizio? «Ci stiamo lavorando. Di certo siamo più uniti e da questo punto di vista cresciamo giorno dopo giorno. Con cinque ragazzi che non avevano mai messo piede qui non è facile partire a mille». Per lei molte meno iniziative rispetto al precampionato, ma anche il minutaggio è sceso... «Cerco di conquistarmi sempre più spazio - continua l’amico di play-station di “Pec" - Ho già dimostrato che certe cose le posso fare e voglio che accadano sempre più spesso». Nemmeno Gilbert e Pecile stanno facendo faville... «Ripeto: aspettiamo. Stiamo trovando la quadratura giusta. Dateci tempo». Domani si va a Fabriano, per un derby sempre emozionante e combattuto... Tranne nell’ultima occasione, quando la Scavolini espugnò il parquet dei cugini con 55 lunghezze di scarto. Erano i play-off dello scorso anno. «La Carifac è formata da quasi tutti stranieri, più Massimo Gattoni, ed è una squadra imprevedibile. Cercheremo di non farla giocare nel modo a lei più congeniale». Ha smentito tutti, strappandosi perentoriamente di dosso l’etichetta di destinata alla retrocessione ancor prima di iniziare... «In questo campionato non esistono formazioni deboli e chi si siede è perduto. Domani ci aspetta una partita all’ultimo respiro e il fatto che sia un derby darà ad entrambe - se possibile - ancora più voglia di vincere».
Camilla Cataldo
Camilla Cataldo