LIVORNO — Ancora una trasferta per la Mabo. E la possibilità di dimostrare che la squadra c'è, ha carattere, gioco e può recitare fino in fondo la sua parte. Si gioca a Trieste dove l'attendono due ex terribili come il play croato Ivica Maric e il pivot Samuele Podestà che a Livorno è cresciuto ed ha conosciuto le prime soddisfazioni della sua vita baskettiera. Certo non sarà una partita facile perché l'avversaria è forte, punta all'Europa ed ha già fatto vedere di che pasta è fatta battendo Skipper e Varese sul proprio campo e vincendo a Fabriano (unica sconfitta quella a Siena) e, senza Mc Leod, pensare di ottenere un successo non è facile, ma Parente e compagni dovranno battersi con il cuore e con la tecnica, tenere fino in fondo, dimostrare che non hanno paura di alcuna avversaria e sono pronti, se capita l'occasione propizia, a sfruttarla al meglio.
Trieste ha mantenuto l'allenatore e in gran parte l'assetto della scorsa stagione con Maric e Cavaliero, Podestà e Casoli più la guardia tiratrice Erdmann e in questo telaio collaudato hanno inserito il centro croato Kelevic che è assai forte sui rimbalzi e sa tirare con profitto anche da tre punti, l'ala piccola Usa Terrance Roberson , il play-guardia francese Sy e il pivot Camata oltre al giovane Pigato rientrato da Ragusa. Tutti insieme formano un complesso competitivo e forte in ogni reparto contro cui la Mabo può resistere, e se si presenta la possibilità vincere solo se gioca al massimo della concentrazione e dell'ispirazione. Molto dipenderà da Sambugaro e Santarossa, moltissimo da Parente e Giachetti, un tantino anche da Garri e Cotani che sono chiamati ad una crescita obbligatoria dopo le non belle prove della prime giornate, ma l'ago della bilancia saranno Elliott e Mutadvzic. Se gireranno loro bene, se giocheranno come ad Avellino o saranno condizionati dai falli saranno guai seri.
Lorenzo Gremigni
Trieste ha mantenuto l'allenatore e in gran parte l'assetto della scorsa stagione con Maric e Cavaliero, Podestà e Casoli più la guardia tiratrice Erdmann e in questo telaio collaudato hanno inserito il centro croato Kelevic che è assai forte sui rimbalzi e sa tirare con profitto anche da tre punti, l'ala piccola Usa Terrance Roberson , il play-guardia francese Sy e il pivot Camata oltre al giovane Pigato rientrato da Ragusa. Tutti insieme formano un complesso competitivo e forte in ogni reparto contro cui la Mabo può resistere, e se si presenta la possibilità vincere solo se gioca al massimo della concentrazione e dell'ispirazione. Molto dipenderà da Sambugaro e Santarossa, moltissimo da Parente e Giachetti, un tantino anche da Garri e Cotani che sono chiamati ad una crescita obbligatoria dopo le non belle prove della prime giornate, ma l'ago della bilancia saranno Elliott e Mutadvzic. Se gireranno loro bene, se giocheranno come ad Avellino o saranno condizionati dai falli saranno guai seri.
Lorenzo Gremigni