È la partita delle risposte decisive. Andrea Mazzon difende la sua panchina, Kris Clack si gioca il contratto. La Napoli del basket arriva al derby contro l´Air Avellino (domani) con una vittoria e tre sconfitte, ma quel che è peggio coi passi indietro esibiti nell´ultima partita con Reggio Calabria. Perciò i Maione chiedono una svolta rapida, almeno nel risultato. Chi rischia di più è l´allenatore, preferito in estate a Marcelletti, ma da allora costretto ad andare avanti col fantasma del accanto. Un´altra sconfitta, nel posticipo di domani, renderebbe inevitabile anche un nuovo ricorso al mercato, per compensare gli squilibri che la Pompea sta denunciando. Non sono le continue rivoluzioni, del resto, a spaventare la società: un anno fa, la promozione in serie A arrivò con una rotazione di 3 allenatori in panchina e il taglio di 6 giocatori. Alla serata della verità, Napoli arriva fra mille disagi. Negli ultimi giorni, la squadra già senza campo (Palargento inagibile da anni, Palatenda non ancora costruito) non s´è potuta allenare neppure al Palablu di Monteruscello, riservato ad una manifestazione di ginnastica fino ad oggi, motivo che fa slittare a domani sera (ore 20.30) la gara di campionato. Parquet per le sedute d´emergenza: il vecchio palazzetto di Pozzuoli. La Nazionale ha messo fuori gioco Ivan Gatto, rientrato dal "collegiale" di Pesaro con un infortunio muscolare che gli impedisce d´essere in campo contro Avellino. Così, in quintetto ne prenderà il posto Mike Penberthy, a sua volta rientrato solo venerdì a Napoli dagli Usa.
La chiave della partita sta nei rimbalzi, il punto debole della Pompea, che fin qui è sempre stata schiacciata sotto canestro dalle sue avversarie: 42 a 36 per Biella, 43 a 27 per Milano, 44 a 29 per la Virtus, 40 a 26 per Reggio. Una pessima credenziale, soprattutto perché dall´altra parte c´è il miglior rimbalzista di tutto il torneo, il sorprendente Ante Grugurevic (12.5 di media a gara), un croato che non tocca i due metri d´altezza, pescato nella minuscola lega della Svizzera dall´allenatore macedone Markovski. Contro avversari più alti di 15 centimetri, gioca d´anticipo. Lo chiamano il muratore, ed è uno dei punti di riferimento d´Avellino insieme col cannoniere Bryan Bracey, 21.5 di punti in media a partita. L´Air sarà seguita a Napoli da non meno di 300 tifosi.
Angelo Carotenuto
La chiave della partita sta nei rimbalzi, il punto debole della Pompea, che fin qui è sempre stata schiacciata sotto canestro dalle sue avversarie: 42 a 36 per Biella, 43 a 27 per Milano, 44 a 29 per la Virtus, 40 a 26 per Reggio. Una pessima credenziale, soprattutto perché dall´altra parte c´è il miglior rimbalzista di tutto il torneo, il sorprendente Ante Grugurevic (12.5 di media a gara), un croato che non tocca i due metri d´altezza, pescato nella minuscola lega della Svizzera dall´allenatore macedone Markovski. Contro avversari più alti di 15 centimetri, gioca d´anticipo. Lo chiamano il muratore, ed è uno dei punti di riferimento d´Avellino insieme col cannoniere Bryan Bracey, 21.5 di punti in media a partita. L´Air sarà seguita a Napoli da non meno di 300 tifosi.
Angelo Carotenuto
Fonte: La Repubblica