Si giocherà domani, in una giornata decisamente insolita per il basket, l'ottavo derby fra l'Air Scandone Avellino e la Pompea Napoli, sorta sulle ceneri del Pozzuoli, società alla quale si riferiscono i precedenti. Precedenti che vedono gli irpini in vantaggio per 4 a 3 nel computo totale, e 2 a 1 nelle gare giocate in trasferta. Un derby molto sentito fra le due tifoserie, che sarà forse ricordato come il derby degli assenti. Entrambe le squadre, infatti, sono alle prese con problemi di infortuni che hanno colpito alcuni atleti. Alla Pompea si spera di recuperare Gatto, alle prese con problemi muscolari dopo il raduno con la Nazionale, mentre non ci sono problemi per Penberthy, in settimana costretto a tornare negli States per problemi familiari. In casa biancoverde, invece, non ci sarà David Vanterpool. O, meglio, l'ex Washington sarà regolarmente in panchina, ma non sarà utilizzato, salvo ”miracoli” dell'ultimissima ora. In forse è anche Todor Gecevski, alle prese con la distorsione alla caviglia rimediata in seguito ad un fallaccio di Sartori. Il suo impiego dovrebbe essere deciso con un provino prima della partita, anche se il lungo macedone sembra intenzionato a stringere i denti ed a non far mancare il suo apporto alla squadra, in un match importante e carico di significati. La Pompea è decisamente sotto pressione, soprattutto dopo la sconfitta casalinga con Reggio Calabria, che è costata alla società partenopea anche in termini economici: 717,20 Euro di multa per le intemperanze del pubblico, e 407,50 Euro per l'invasione di uno spettatore. Ci sarà dunque un ambiente ”elettrico”, che non spaventa Alexander Kuehl, che fece il suo esordio con l'AIR proprio contro la Pompea nel ”Vito Lepore” di Potenza. «Sarà importante concentrarsi subito sulla strategia del gioco - ammonisce il tedesco -, perchè l'inizio non sarà facile come nell'amichevole. Non possiamo certamente essere tranquilli, ma dovremo cercare di controllare il gioco». Con il passare del tempo, il centrone tedesco sta conquistando uno spazio sempre maggiore nello ”scacchiere” di Markovski. «Il miglioramento del mio gioco - continua Kuehl - è frutto degli allenamenti e della sempre maggiore coesione del gruppo. Il coach sa cosa si può aspettare da me ed io dai miei compagni. Con il passare dei giorni mi sento sempre più a mio agio, sia in campo che fuori. Spero di fare bene come a Roseto, e di conquistare ancora più spazio». Kuehl è alla sua seconda esperienza nel nostro campionato, sicuramente più difficile di allora. «E' diverso perchè sono cambiate le regole - afferma il tedesco -. Prima c'erano solo due stranieri, che erano le ”stelle” della squadra. Ora ci sono giocatori che prima erano sconosciuti e che tendono a portare in Italia il loro stile di gioco. E non si sa nulla di loro, prima di vederli all'opera». Non sono certamente degli sconosciuti Anderesen e Nees, contro i quali Jelic e Kuehl dovranno combattere domani sera. «Penso che ci ”divertiremo” molto - conclude il pivot biancoverde - perchè ci sarà una grande lotta fisica, soprattutto con Andersen. E poi ci saranno tanti nostri tifosi, ai quali vogliamo regalare una vittoria».
Franco Marra
Franco Marra