VIRTUS-EURO ROSETO 84-75
VIRTUS BOLOGNA: Avleev 19 (4/6, 1/1), Attruia 5 (1/4, 0/2), Gagneur, Sekularac 9 (3/6, 1/4), Bell 13 (3/14, 1/4), Frosini 21 (8/12), Rigaudeau 12 (2/4, 2/6), Belinelli n.e., Brkic 4 (1/2, 0/2), Miralles 1 (0/1). Coach: Tanjevic.
EURO ROSETO: Pieri 1 (0/1 da 3), Callahan, Ruggiero n.e., Rannikko 7 (0/1, 1/6), Fajardo 13 (5/10), Milic 13 (4/9, 1/1), Sartori 5 (1/1, 1/4), Radosevic 16 (5/5, 2/4), Moltedo 9 (0/1, 3/6), Davis 11 (5/7). Coach: Melillo.
ARBITRI: Cicoria di Milano, Ursi di Livorno e Di Modica di Vittoria (Rg).
NOTE: parziali 22-23, 40-47, 60-61, 84-75. Tiri da 2: Bologna 22/49; Euro 20/34. Tiri da tre: Bologna 5/19; Euro 8/22. Tiri Liberi: Bologna 25/30; Euro 11/14. Rimbalzi: Bologna 41 (20 offensivi); Euro 31 (8 offensivi). Recuperate: Bologna 25; Euro 14.
BOLOGNA. La madre di tutte le vittorie è la difesa. Lo ha imparato una volta di più l'Euro Roseto, questa volta a proprie spese.
Non è stato sufficiente, infatti, tenere la testa avanti per quasi 30' contro una squadra priva di Smodis, Bowdler, Beard, Becirovic e Andersen per sconfiggere il tabù Virtus Bologna: otto volte si sono incontrate le due squadre in serie A1, otto volte ha vinto la squadra con la V nera sul petto, anche se l'ultima è quella che brucia di più.
Dopo l'imperioso avvio della Virtus, infatti, esaltata dai canestri del russo Avleev (10-3 dopo 3') e dalla presenza in parterre di Sasha Danilovic, il coach Melillo provvedeva a svegliare con le proprie urla la squadra, ricordando che il riscaldamento era finito. Detto, fatto! Nel giro di 3', l'Euro piazzava un parziale di 2-13 confezionando il sorpasso sul 12-16.
Bologna provava a reagire con qualche giocata estemporanea di Bell, ma era Roseto, ispirata da un terrificante Radosevic (7 punti in 3'), a chiudere avanti il primo quarto (22-23).
L'equilibrio regnava sovrano anche per metà abbondante del secondo quarto, fino a quando l'unico sprazzo di tutta la gara di Moltedo (tre triple consecutive che rappresenteranno anche l'intero bottino messo a segno dalla guardia uruguagia) issava l'Euro al massimo vantaggio (35-43), e la sirena di metà gara regalava un'ipotesi di sogno ai circa quattrocento rosetani saliti fino a Bologna dall'Abruzzo (40-47).
Nonostante le troppe assenze, tuttavia, la Virtus dimostrava di avere le stimmate delle grandi e reagiva nell'unica maniera possibile, mettendo pressione in difesa e poggiando palloni sotto per sfruttare il divario centimetrico tra Frosini e Davis.
Dopo la tripla del nuovo +8 di Radosevic (42-50 al 32'), la Virtus recuperava proprio con Frosini e Avleev (40 punti in due alla fine) chiudendo il terzo quarto in scia a Roseto, 60-61.
Due lampi nel buio di Milic e Fajardo consentivano a Roseto di restare aggrappata alla partita fino al 66-65 del 33', poi era notte fonda.
L'Euro restava 5 interminabili minuti senza segnare e si risvegliava solo sul -10 (75-65), quando Davis e Milic (avulso per larghi tratti dalla gara) accennavano all'ultima reazione (75-70).
Ma si era ormai ai titoli di coda, mandati in onda da un sontuoso Frosini (4 punti nei primi 20', 21 e 14 rimbalzi alla fine). Finiva 84-75 per le V nere, ma con una consapevolezza: la torre virtussina resta un baluardo inespugnato per Roseto, ma non inespugnabile. (p.g.)
VIRTUS BOLOGNA: Avleev 19 (4/6, 1/1), Attruia 5 (1/4, 0/2), Gagneur, Sekularac 9 (3/6, 1/4), Bell 13 (3/14, 1/4), Frosini 21 (8/12), Rigaudeau 12 (2/4, 2/6), Belinelli n.e., Brkic 4 (1/2, 0/2), Miralles 1 (0/1). Coach: Tanjevic.
EURO ROSETO: Pieri 1 (0/1 da 3), Callahan, Ruggiero n.e., Rannikko 7 (0/1, 1/6), Fajardo 13 (5/10), Milic 13 (4/9, 1/1), Sartori 5 (1/1, 1/4), Radosevic 16 (5/5, 2/4), Moltedo 9 (0/1, 3/6), Davis 11 (5/7). Coach: Melillo.
ARBITRI: Cicoria di Milano, Ursi di Livorno e Di Modica di Vittoria (Rg).
NOTE: parziali 22-23, 40-47, 60-61, 84-75. Tiri da 2: Bologna 22/49; Euro 20/34. Tiri da tre: Bologna 5/19; Euro 8/22. Tiri Liberi: Bologna 25/30; Euro 11/14. Rimbalzi: Bologna 41 (20 offensivi); Euro 31 (8 offensivi). Recuperate: Bologna 25; Euro 14.
BOLOGNA. La madre di tutte le vittorie è la difesa. Lo ha imparato una volta di più l'Euro Roseto, questa volta a proprie spese.
Non è stato sufficiente, infatti, tenere la testa avanti per quasi 30' contro una squadra priva di Smodis, Bowdler, Beard, Becirovic e Andersen per sconfiggere il tabù Virtus Bologna: otto volte si sono incontrate le due squadre in serie A1, otto volte ha vinto la squadra con la V nera sul petto, anche se l'ultima è quella che brucia di più.
Dopo l'imperioso avvio della Virtus, infatti, esaltata dai canestri del russo Avleev (10-3 dopo 3') e dalla presenza in parterre di Sasha Danilovic, il coach Melillo provvedeva a svegliare con le proprie urla la squadra, ricordando che il riscaldamento era finito. Detto, fatto! Nel giro di 3', l'Euro piazzava un parziale di 2-13 confezionando il sorpasso sul 12-16.
Bologna provava a reagire con qualche giocata estemporanea di Bell, ma era Roseto, ispirata da un terrificante Radosevic (7 punti in 3'), a chiudere avanti il primo quarto (22-23).
L'equilibrio regnava sovrano anche per metà abbondante del secondo quarto, fino a quando l'unico sprazzo di tutta la gara di Moltedo (tre triple consecutive che rappresenteranno anche l'intero bottino messo a segno dalla guardia uruguagia) issava l'Euro al massimo vantaggio (35-43), e la sirena di metà gara regalava un'ipotesi di sogno ai circa quattrocento rosetani saliti fino a Bologna dall'Abruzzo (40-47).
Nonostante le troppe assenze, tuttavia, la Virtus dimostrava di avere le stimmate delle grandi e reagiva nell'unica maniera possibile, mettendo pressione in difesa e poggiando palloni sotto per sfruttare il divario centimetrico tra Frosini e Davis.
Dopo la tripla del nuovo +8 di Radosevic (42-50 al 32'), la Virtus recuperava proprio con Frosini e Avleev (40 punti in due alla fine) chiudendo il terzo quarto in scia a Roseto, 60-61.
Due lampi nel buio di Milic e Fajardo consentivano a Roseto di restare aggrappata alla partita fino al 66-65 del 33', poi era notte fonda.
L'Euro restava 5 interminabili minuti senza segnare e si risvegliava solo sul -10 (75-65), quando Davis e Milic (avulso per larghi tratti dalla gara) accennavano all'ultima reazione (75-70).
Ma si era ormai ai titoli di coda, mandati in onda da un sontuoso Frosini (4 punti nei primi 20', 21 e 14 rimbalzi alla fine). Finiva 84-75 per le V nere, ma con una consapevolezza: la torre virtussina resta un baluardo inespugnato per Roseto, ma non inespugnabile. (p.g.)