BOLOGNA. La vittoria contro non interrompe il silenzio stampa in casa di una Virtus Bologna contenta del successo ma consapevole che una rondine, soprattutto di questi tempi, non fa primavera. La sala stampa, pertanto, vede protagonisti gli sconfitti dell'Euro Roseto, per i quali parlano il coach Phil Melillo, l'ala Marko Milic e il lungo Fajardo.
«Abbiamo giocato una buona gara per circa 35'», dice il coach italoamericano, «La differenza è emersa nell'ultimo quarto durante il quale siamo rimasti senza segnare per 5' e abbiamo decisamente subìto a rimbalzo offensivo, in particolare Frosini che da solo ne ha presi dieci. Non è stato un problema di atteggiamento, in quanto i ragazzi erano consapevoli che per vincere su questo campo era necessaria un'impresa, visto che la Virtus è nell'occhio del ciclone di questi tempi. La partita l'abbiamo persa noi, anche se subire 16 tiri liberi contro uno nel solo ultimo quarto è un dato abbastanza eclatante».
Qualcuno gli chiede notizie circa il minutaggio non adeguato di cui ha beneficiato Radosevic, tra i pochi a segnare con continuità: «Forse poteva giocare di più», risponde Melillo, «anche se la sua tenuta atletica è ancora molto distante dall'essere ottimale».
Domani c'è la trasferta a Valencia: «Andiamo in Spagna per vincere nonostante il valore dell'avversario. Per noi si tratta di un appuntamento storico e lo vogliamo onorare con il passaggio del turno». Accedono ai play off le prime quattro classificate di ciascun girone.
Marko Milic analizza così la sconfitta: «Nonostante che avessimo preparato meticolosamente la partita per tutta la settimana, abbiamo commesso dei gravi errori difensivi, soprattutto nell'ultimo quarto, imputabili probabilmente a un calo di concentrazione». Della stessa opinione lo spagnolo Fajardo: «Non siamo riusciti a difendere come nei primi 20', un po' per demerito nostro e un po' per la reazione della Virtus. Ora guardiamo avanti consapevoli che abbiamo ancora tanto da lavorare».
p.g.
«Abbiamo giocato una buona gara per circa 35'», dice il coach italoamericano, «La differenza è emersa nell'ultimo quarto durante il quale siamo rimasti senza segnare per 5' e abbiamo decisamente subìto a rimbalzo offensivo, in particolare Frosini che da solo ne ha presi dieci. Non è stato un problema di atteggiamento, in quanto i ragazzi erano consapevoli che per vincere su questo campo era necessaria un'impresa, visto che la Virtus è nell'occhio del ciclone di questi tempi. La partita l'abbiamo persa noi, anche se subire 16 tiri liberi contro uno nel solo ultimo quarto è un dato abbastanza eclatante».
Qualcuno gli chiede notizie circa il minutaggio non adeguato di cui ha beneficiato Radosevic, tra i pochi a segnare con continuità: «Forse poteva giocare di più», risponde Melillo, «anche se la sua tenuta atletica è ancora molto distante dall'essere ottimale».
Domani c'è la trasferta a Valencia: «Andiamo in Spagna per vincere nonostante il valore dell'avversario. Per noi si tratta di un appuntamento storico e lo vogliamo onorare con il passaggio del turno». Accedono ai play off le prime quattro classificate di ciascun girone.
Marko Milic analizza così la sconfitta: «Nonostante che avessimo preparato meticolosamente la partita per tutta la settimana, abbiamo commesso dei gravi errori difensivi, soprattutto nell'ultimo quarto, imputabili probabilmente a un calo di concentrazione». Della stessa opinione lo spagnolo Fajardo: «Non siamo riusciti a difendere come nei primi 20', un po' per demerito nostro e un po' per la reazione della Virtus. Ora guardiamo avanti consapevoli che abbiamo ancora tanto da lavorare».
p.g.
