ALLENATORE di corpo e anima, si dice di uno come lui. Ma soprattutto di "cervelli", secondo la definizione di Lippi, se i tifosi sono quelli in tocco ed ermellino e guardano Ettore Messina come al maestro degli allenatori. Professor Messina, in sintesi. La facoltà di Scienze motorie ha deciso infatti di laureare ad honorem il coach che ha vinto e rivinto tutto con la Virtus, campione d´Europa e d´Italia nel '98, Grande slam nel 2001, e che ora, dopo il lungo e devastante addio con la mamma bianconera, guida il campionato a Treviso.
La cerimonia sarà il 18 novembre a Santa Lucia (aula magna o absidale, è ancora da decidere). Qui Ettore Messina sarà laureato dalla neo facoltà nata dalle spoglie dell´Isef, insieme a Per-Olof Astrand, fisiologo di fama internazionale che ha dato il nome ai test di valutazione degli esercizi fisici, e ad Armando Arcangeli, fondatore e presidente dell´azienda Valleverde. Lo sportivo, lo scienziato, l´imprenditore. Ma a rubare i riflettori, dopo Benigni, sarà Messina, il primo personaggio del mondo dello sport laureato honoris causa dall´Alma Mater. E forse, azzarda il preside della Facoltà Salvatore Squatrito, il primo in Italia. E chi ha proposto il grande riconoscimento? Fabio Roversi Monaco, ex rettore, e lo studente Luigi Frabboni.
Roversi Monaco ha avanzato la proposta della laurea già due anni fa, in qualità di membro del Comitato tecnico ordinatore della Facoltà che ha gestito l´ingresso in accademia dell´Isef. Dopo due anni, e a un anno dalla nascita di Scienze motorie, arrivano le prime tre lauree ad honorem della Facoltà. «Un modo per aprire in bellezza l´anno accademico», dice il preside. «Messina è un grande allenatore di livello internazionale, si è distinto - recitano le motivazioni - nelle attività tecnico-addestrative». E il tifo non c´entra, nella Bologna del basket divisa a metà? «Qui abbiamo tifosi dell´una e dell´altra parte - continua il preside -, la facoltà è spaccata. Ma sul nome di Messina e di fronte al suo valore tecnico e sportivo non c´è stata discussione, il voto è stato compatta». Scienze motorie, che accoglie ogni anno, con il numero chiuso, duecento studenti, ha voluto dare un riconoscimento a personaggi di rilievo nel campo della tecnica sportiva. «Formiamo anche i futuri istruttori, i manager delle attività motorie», dice il professor Squatrito, ordinario di Fisiologia. «Ci interessa dare buone basi ai nostri studenti, la nostra facoltà ha buone possibilità di sviluppo sia in ambito sportivo che di prevenzione della salute». Messina riceverà così la laurea bis: la prima, in Economia e Commercio a Venezia, l´ha guadagnata sui libri; questa, in Scienze Motorie, l´ha sofferta sul campo.
Ilaria Venturi
La cerimonia sarà il 18 novembre a Santa Lucia (aula magna o absidale, è ancora da decidere). Qui Ettore Messina sarà laureato dalla neo facoltà nata dalle spoglie dell´Isef, insieme a Per-Olof Astrand, fisiologo di fama internazionale che ha dato il nome ai test di valutazione degli esercizi fisici, e ad Armando Arcangeli, fondatore e presidente dell´azienda Valleverde. Lo sportivo, lo scienziato, l´imprenditore. Ma a rubare i riflettori, dopo Benigni, sarà Messina, il primo personaggio del mondo dello sport laureato honoris causa dall´Alma Mater. E forse, azzarda il preside della Facoltà Salvatore Squatrito, il primo in Italia. E chi ha proposto il grande riconoscimento? Fabio Roversi Monaco, ex rettore, e lo studente Luigi Frabboni.
Roversi Monaco ha avanzato la proposta della laurea già due anni fa, in qualità di membro del Comitato tecnico ordinatore della Facoltà che ha gestito l´ingresso in accademia dell´Isef. Dopo due anni, e a un anno dalla nascita di Scienze motorie, arrivano le prime tre lauree ad honorem della Facoltà. «Un modo per aprire in bellezza l´anno accademico», dice il preside. «Messina è un grande allenatore di livello internazionale, si è distinto - recitano le motivazioni - nelle attività tecnico-addestrative». E il tifo non c´entra, nella Bologna del basket divisa a metà? «Qui abbiamo tifosi dell´una e dell´altra parte - continua il preside -, la facoltà è spaccata. Ma sul nome di Messina e di fronte al suo valore tecnico e sportivo non c´è stata discussione, il voto è stato compatta». Scienze motorie, che accoglie ogni anno, con il numero chiuso, duecento studenti, ha voluto dare un riconoscimento a personaggi di rilievo nel campo della tecnica sportiva. «Formiamo anche i futuri istruttori, i manager delle attività motorie», dice il professor Squatrito, ordinario di Fisiologia. «Ci interessa dare buone basi ai nostri studenti, la nostra facoltà ha buone possibilità di sviluppo sia in ambito sportivo che di prevenzione della salute». Messina riceverà così la laurea bis: la prima, in Economia e Commercio a Venezia, l´ha guadagnata sui libri; questa, in Scienze Motorie, l´ha sofferta sul campo.
Ilaria Venturi
Fonte: La Repubblica