McGhee, 7,5. Dominatore. Finalmente onora anche da queste parti l'«Asso» che porta tatuato sulla spalla. Troppo veloce per Turner, troppo bravo per Clark e Porter. Le cifre stavolta dicono davvero tutto: 27 punti con 10/15 da 2, 1/1 da 3, 4/5 nei liberi, 11 rimbalzi, 3 recuperate e 35 di valutazione. La Scavolini frena quando Crespi lo fa riposare.
Richardson, 6,5. Ha messo le bombe nei momenti che contavano.
Soprattutto in avvio di secondo tempo, quando Fabriano si era fatto sotto. Lo score non lo premia abbastanza: 1/6 da 2, 5/11 da 3, 5 rimbalzi e 5 assist. Nel finale Crespi lo preferisce a Beric.
Gigena, 7+. Crespi lo fa entrare schierandolo da quattro, contraddicendo le sue convinzioni estive. Poi lo vede reattivo e guerriero come nelle migliori giornate e lo lascia a lungo in campo da ala piccola, alternandolo a Beric e Richardson. Chiude con 14 punti (4/5, 2/3), 9 rimbalzi, 2 recuperate e 14 di valutazione. Combattente per la causa.
Malaventura, 6,5. Gioca da play e gioca più di Pecile. La nomination è confermata dal fatto che Gilbert rimane desolatamente in panchina per tutti i 40'. Lui ci mette ordine, soprattutto quando serve. Avesse un po' di più personalità sarebbe perfetto: 2/6 da 3, 2 rimbalzi, 2 assist. Insistere.
Beric, 5. Comincia con una persa, due stoppate subite e un altro po' di guai. Mette un paio di bombe nel primo tempo, ma fa anche danni sesquipedali che un giocatore come lui dovrebbe evitare. Gli 8 punti sono tutti nel primo tempo, poi Crespi lo fa sedere a lungo in panchina. Gioca solo 16' con 3/12 al tiro, 3 rimbalzi, 5 perse, 1 recupero e un significativo –4 di valutazione.
Lacey, 6-. Non era al meglio e si vede in avvio su Turner. Poi si riscatta.
Pecile, 6. Confusionario. Gioca solo 16' pur partendo in quintetto: eppure ha un 14 di valutazione che lo promuove.
Albano, 5,5. Sbaglia rigori a raffica: 0/5 sui 5 rimbalzi offensivi.
Christoffersen, ng.
l. lu.
Richardson, 6,5. Ha messo le bombe nei momenti che contavano.
Soprattutto in avvio di secondo tempo, quando Fabriano si era fatto sotto. Lo score non lo premia abbastanza: 1/6 da 2, 5/11 da 3, 5 rimbalzi e 5 assist. Nel finale Crespi lo preferisce a Beric.
Gigena, 7+. Crespi lo fa entrare schierandolo da quattro, contraddicendo le sue convinzioni estive. Poi lo vede reattivo e guerriero come nelle migliori giornate e lo lascia a lungo in campo da ala piccola, alternandolo a Beric e Richardson. Chiude con 14 punti (4/5, 2/3), 9 rimbalzi, 2 recuperate e 14 di valutazione. Combattente per la causa.
Malaventura, 6,5. Gioca da play e gioca più di Pecile. La nomination è confermata dal fatto che Gilbert rimane desolatamente in panchina per tutti i 40'. Lui ci mette ordine, soprattutto quando serve. Avesse un po' di più personalità sarebbe perfetto: 2/6 da 3, 2 rimbalzi, 2 assist. Insistere.
Beric, 5. Comincia con una persa, due stoppate subite e un altro po' di guai. Mette un paio di bombe nel primo tempo, ma fa anche danni sesquipedali che un giocatore come lui dovrebbe evitare. Gli 8 punti sono tutti nel primo tempo, poi Crespi lo fa sedere a lungo in panchina. Gioca solo 16' con 3/12 al tiro, 3 rimbalzi, 5 perse, 1 recupero e un significativo –4 di valutazione.
Lacey, 6-. Non era al meglio e si vede in avvio su Turner. Poi si riscatta.
Pecile, 6. Confusionario. Gioca solo 16' pur partendo in quintetto: eppure ha un 14 di valutazione che lo promuove.
Albano, 5,5. Sbaglia rigori a raffica: 0/5 sui 5 rimbalzi offensivi.
Christoffersen, ng.
l. lu.
Fonte: Il Resto del Carlino