Nunez 6,5. Non è ai livelli stellari di sette giorni prima, ma lo spagnolo del cervello fino e dalla mano caliente non si tira mai indietro. Sa di essere un «fattore» in attacco e si danna l'anima (16 punti con 6/13 dal campo) fino a quando non deve inchinarsi a un brutto colpo sùbito in uno scontro fortuito nell'ultimo periodo.
Hulett 6. Ancora una volta parte bene, semina il panico tra schiacciate (3) e stopponi (3), mostrando gli evidenti limiti atletici di Beric. Poi, quando tutti speravano di vedere finalmente compiuto nei momenti fondamentali il suo indubbio talento, deve di nuovo fermarsi con soli 20 minuti sul parquet. Stavolta sono i crampi a metterlo fuori uso, ma, accidenti, ogni volta ce n'è una…
Clark 6. Una sufficienza stiracchiata e quasi di stima perché una stellare stoppata su Richardson da sola vale il prezzo del biglietto.
Per il resto ingrossa il bottino (16 con un modesto 7/19) a giochi fatti e quasi impazzisce per frenare il tiro dalla media di McGhee.
Ultimi dieci minuti (dei ben 39) giocati in apnea con sole conclusioni dal perimetro e una lancetta della benzina tendente allo zero.
Turner 5,5. Non che faccia male il simpatico Big John (4/7 dal campo e 6 rimbalzi), ma continuiamo a sostenere – al contrario del coach – che in questa squadra trenta minuti, come ieri, non può giocarli. E non tanto per le 35 primavere. E' questo un gruppo di velocità ed energia, di istinto e dinamismo, in cui i «rallentamenti» di Turner nella costruzione della manovra spesso portano a cattive esecuzioni degli schemi.
Gattoni 6,5. Sette recuperi e sei rimbalzi per chi non vive di sola regìa. Pulsa forte il cuore dell'ex che fa passare qualche brutto minutino al pur dinamico Pecile e prova a metterci un'intensità fuori dal comune.
Balliro 6. Sa di avere la tuta blu dell'operaio e non si vergogna di esibirla in pubblico. Tira quando serve (3/8), ci dà quanto basta in difesa e regge il campo con dignità. Per essere uno che è in Italia a contratti da… metalmeccanico il suo lo fa eccome.
a.d.m.
Hulett 6. Ancora una volta parte bene, semina il panico tra schiacciate (3) e stopponi (3), mostrando gli evidenti limiti atletici di Beric. Poi, quando tutti speravano di vedere finalmente compiuto nei momenti fondamentali il suo indubbio talento, deve di nuovo fermarsi con soli 20 minuti sul parquet. Stavolta sono i crampi a metterlo fuori uso, ma, accidenti, ogni volta ce n'è una…
Clark 6. Una sufficienza stiracchiata e quasi di stima perché una stellare stoppata su Richardson da sola vale il prezzo del biglietto.
Per il resto ingrossa il bottino (16 con un modesto 7/19) a giochi fatti e quasi impazzisce per frenare il tiro dalla media di McGhee.
Ultimi dieci minuti (dei ben 39) giocati in apnea con sole conclusioni dal perimetro e una lancetta della benzina tendente allo zero.
Turner 5,5. Non che faccia male il simpatico Big John (4/7 dal campo e 6 rimbalzi), ma continuiamo a sostenere – al contrario del coach – che in questa squadra trenta minuti, come ieri, non può giocarli. E non tanto per le 35 primavere. E' questo un gruppo di velocità ed energia, di istinto e dinamismo, in cui i «rallentamenti» di Turner nella costruzione della manovra spesso portano a cattive esecuzioni degli schemi.
Gattoni 6,5. Sette recuperi e sei rimbalzi per chi non vive di sola regìa. Pulsa forte il cuore dell'ex che fa passare qualche brutto minutino al pur dinamico Pecile e prova a metterci un'intensità fuori dal comune.
Balliro 6. Sa di avere la tuta blu dell'operaio e non si vergogna di esibirla in pubblico. Tira quando serve (3/8), ci dà quanto basta in difesa e regge il campo con dignità. Per essere uno che è in Italia a contratti da… metalmeccanico il suo lo fa eccome.
a.d.m.
Fonte: Il Resto del Carlino
