Greg Beugnot, madido di sudore, nemmeno avesse giocato lui per quaranta minuti, ininzia l'analisi tecnica del derby contro Cantù partendo dalle cattive notizie: Questa sera ho un solo appunto da fare alla squadra: le 24 palle perse, veramente troppe e - dice Beugnot - certamente la causa che ci ha impedito di conquistare, come avremmo altresì meritato, una vittoria più netta e limpida. Contro Cantù, in una partita molto dura e difficile, abbiamo regalato tanto e con una "scientifica" distribuzione perché raramente capita di vedere La Rue e Gorenc con cinque perse ciascuno e Scott-Osella fermi a quota quattro. Tuttavia, nonostante queste mancanze, la squadra mi è piaciuta per l'atteggiamento, lo spirito e anche per le cose buone prodotte dal punto di vsita tecnico. Da apprezzare la difesa e la mentalità con cui abbiamo aperto ogni quarto e, non caso, le nostre partenze sono state sempre brillantissime. Poi cantù, che è una buona squadra, ben organizzata, ha sempre saputo recuperare gli svantaggi e tornare in carreggiata grazie alle giocate di Mc Cullogh, Hines e a qualche frustata da tre punti.
- Varese, però, ha dominato dentro l'area...
E questa supremazia è la chiave principale che spiega il nostro successo. Là dentro, basta guardare le percentuali nel tiro da due punti (65% per Varese, 41% per Cantù ndr) abbiamo risolto il match anche se - sottolinea il tecnico francese - fino alla tripla risolutiva di Gorenc (73-63), abbiamo temuto la beffa.
- Un ritorno, quello di Cantù, facilitato anche dalle "amnesie" della Metis che, nel secondo tempo, si è dimenticata dei suoi lunghi, in particolare Scott...
Vero, ma molto merito va attribuito alla difesa di Cantù che ci ha impedito la ricezione in post alto e sulle tacche. L'Oregon ha scelto una tattica di gioco molto precisa: lasciarci spazio da fuori e impedire, come invece era accaduto nel primo tempo, le soluzioni dei nostri lunghi. Fortunatamente però, nei secondi venti minuti abbiamo avuto un buon apporto nel tiro da tre punti (5/9 ndr) e grazie a Meneghin, La Rue e Gorenc, abbiamo superato anche questo ostacolo.
Boris Gorenc, dunque, ancora ottimo protagonista, con un finale strepitoso (13 punti nell'ultimo quarto) ha rubato tutta l'attenzione: Vittoria di carattere, che premia il lavoro di tutta la squadra - dice Boris -. Non abbiamo disputato una partita meravigliosa sotto il profilo tecnico, ma quando si tratta di tirar fuori grinta e attributi, Varese non è seconda a nessuno....
Massimo Turconi
- Varese, però, ha dominato dentro l'area...
E questa supremazia è la chiave principale che spiega il nostro successo. Là dentro, basta guardare le percentuali nel tiro da due punti (65% per Varese, 41% per Cantù ndr) abbiamo risolto il match anche se - sottolinea il tecnico francese - fino alla tripla risolutiva di Gorenc (73-63), abbiamo temuto la beffa.
- Un ritorno, quello di Cantù, facilitato anche dalle "amnesie" della Metis che, nel secondo tempo, si è dimenticata dei suoi lunghi, in particolare Scott...
Vero, ma molto merito va attribuito alla difesa di Cantù che ci ha impedito la ricezione in post alto e sulle tacche. L'Oregon ha scelto una tattica di gioco molto precisa: lasciarci spazio da fuori e impedire, come invece era accaduto nel primo tempo, le soluzioni dei nostri lunghi. Fortunatamente però, nei secondi venti minuti abbiamo avuto un buon apporto nel tiro da tre punti (5/9 ndr) e grazie a Meneghin, La Rue e Gorenc, abbiamo superato anche questo ostacolo.
Boris Gorenc, dunque, ancora ottimo protagonista, con un finale strepitoso (13 punti nell'ultimo quarto) ha rubato tutta l'attenzione: Vittoria di carattere, che premia il lavoro di tutta la squadra - dice Boris -. Non abbiamo disputato una partita meravigliosa sotto il profilo tecnico, ma quando si tratta di tirar fuori grinta e attributi, Varese non è seconda a nessuno....
Massimo Turconi