Stefano "Pino" Sacripanti accetta il verdetto del derby con filosofia. Ammette la superiorità di Varese, ma tutto sommato promuove la sua squadra : Noi bravi -ma dice il tecnico canturino - Varese decisamente meglio. La mia squadra si è comportata complessivamente bene e, dopo lo sberlone iniziale sferrato dalla Metis, si è riabilitata e ha mostrato carattere, vitalità e idee. Abbiamo saputo interpretare il match e, dopo aver sofferto come matti nel primo tempo a causa del devastante impatto dei lunghi varesini, nella ripresa abbiamo cercato, riuscendoci, di cambiare il canovaccio tattico del match. Così, abbiamo limitato i lunghi, Scott in particolare e, per lungo tempo, ridotto il potenziale di un giocatore incredibile come Gorenc. Purtroppo, però, tutto questo lavoro non è stato sufficiente, ma non va dimenticato che Varese è una bella realtà di questo campionato e, soprattutto, è una squadra in crescita....
- La coperta sui lunghi ha scoperto i vostri fianchi: per gli esterni varesini è stata festa grande
Bravi loro - risponde Sacripanti -. Con Meneghin, La Rue e, nel finale con Gorenc, Varese ha sempre condotto la danza, mentre noi abbiamo sbagliato troppo e con il 41% da 2, fare risultato qui al PalaIgnis è un sogno....
- Scarsi dal campo e, rispetto a quanto accadde l'anno passato sono mancate anche le azione di "killeraggio"...
Confermo l'analisi e devo ammettere che purtroppo nei momenti cruciali ci è mancata lucidità. Probabilmente avremmo dovuto cercare soluzioni diverse, ma anche la difesa di Varese non ci ha concesso granché. Ogni sconfitta però deve avere una funzione e noi, dopo Varese, abbiamo imparato che, d'ora in avanti, contro squadra dotate di una bella fisicità, dovremo porre più attenzione e studiare cose diverse. I giocatori della Metis, fisicamente, infatti, sono tutti più alti e atletici di noi e questa battuta d'arresto ha già dato degli spunti al sottoscritto e a tutto il gruppo. Insomma, una bella lezione che mettiamo via per il futuro di una Cantù che, comunque, a Varese ha dimostrato di essere sempre viva e di avere grande carattere...
Ma. Tu.
- La coperta sui lunghi ha scoperto i vostri fianchi: per gli esterni varesini è stata festa grande
Bravi loro - risponde Sacripanti -. Con Meneghin, La Rue e, nel finale con Gorenc, Varese ha sempre condotto la danza, mentre noi abbiamo sbagliato troppo e con il 41% da 2, fare risultato qui al PalaIgnis è un sogno....
- Scarsi dal campo e, rispetto a quanto accadde l'anno passato sono mancate anche le azione di "killeraggio"...
Confermo l'analisi e devo ammettere che purtroppo nei momenti cruciali ci è mancata lucidità. Probabilmente avremmo dovuto cercare soluzioni diverse, ma anche la difesa di Varese non ci ha concesso granché. Ogni sconfitta però deve avere una funzione e noi, dopo Varese, abbiamo imparato che, d'ora in avanti, contro squadra dotate di una bella fisicità, dovremo porre più attenzione e studiare cose diverse. I giocatori della Metis, fisicamente, infatti, sono tutti più alti e atletici di noi e questa battuta d'arresto ha già dato degli spunti al sottoscritto e a tutto il gruppo. Insomma, una bella lezione che mettiamo via per il futuro di una Cantù che, comunque, a Varese ha dimostrato di essere sempre viva e di avere grande carattere...
Ma. Tu.