La Skipper, visto lo stop di Scepanovic (fermo almeno 20 giorni), sonda Dante Calabria, guardia di 195 centimetri e 28 anni, già visto, in Italia, a Livorno e Trieste. Elemento di talento, visto anche con la maglia azzurra nonostante sia nato a Pottstown (Stati Uniti), rafforzerebbe l'organico ma finirebbe per emarginare la posizione di Mancinelli.
Intanto la Fortitudo è attesa da quattro partite importanti. Quattro gare dalle quali Pozzecco intende spremere il massimo, ovvero 4 successi. Lo dice a bassa voce, il Poz, ma convinto dei suoi ragionamenti e delle potenzialità (per ora inespresse) di una squadra che continua a piacergli, come aveva anticipato ad agosto, dopo aver visto all'opera i compagni.
Non è preoccupato, il Poz, anche se la Fortitudo ha solo 4 punti in classifica. Non è allarmato, Gianmarco, dopo aver letto le parole di Boniciolli sugli obiettivi di una Skipper più giovane delle Fortitudo che l'hanno preceduta. “A Barcellona si poteva perdere – commenta il play -, a Roma uguale, tutto qua”.
Potrebbe sembrare la dichiarazione di resa, invece le risposte del Poz partono da una riflessione. “Abbiamo perso con Trieste, che sta giocando bene. Abbiamo lasciato due punti a Roseto e altri due a Roma dove ho visto un Santiago più forte di quello che avevo lasciato a Varese. Però il primo quarto l'abbiamo chiuso avanti, 24-16, senza fare nulla di speciale. Credo che questo gruppo possa sistemarsi vincendo le prossime quattro gare: Alba, Siena, Aek e Fabriano. Certo, un successo a Roma avrebbe rasserenato tutti, rendendo più tranquillo l'ambiente.
Ma ora concentriamoci su queste gare”.
La Fortitudo insegue: Pozzecco ha una spiegazione, anzi due. “Ci manca Scepanovic. Vlado è il punto di riferimento in attacco, il principale terminale offensivo. E tutti, chi più chi meno, non abbiamo reso secondo le effettive possibilità. Ma non cambio idea su quello che avevo detto a inizio stagione, questo gruppo può andare lontano.
L'unica squadra che stacca le altre, adesso, è la Benetton. Con tutte le altre ce la giochiamo alla pari. Mi sembra che ci sia, in questo torneo, molto equilibrio. Che significa che tanti, come noi, hanno alti e bassi”. Giura sulle qualità di Delfino, il Poz, e affronta la questione del leader. “Carlos è super: tra un anno sarà scelto nei primi 10 al draft, mi piace un sacco. Manca un leader? Scusate, ma non si era detto che si voleva una squadra senza stelle? Bodiroga non ce l'abbiamo, ma qui c'era Myers, poi non l'hanno più voluto”.
Alessandro Gallo
Intanto la Fortitudo è attesa da quattro partite importanti. Quattro gare dalle quali Pozzecco intende spremere il massimo, ovvero 4 successi. Lo dice a bassa voce, il Poz, ma convinto dei suoi ragionamenti e delle potenzialità (per ora inespresse) di una squadra che continua a piacergli, come aveva anticipato ad agosto, dopo aver visto all'opera i compagni.
Non è preoccupato, il Poz, anche se la Fortitudo ha solo 4 punti in classifica. Non è allarmato, Gianmarco, dopo aver letto le parole di Boniciolli sugli obiettivi di una Skipper più giovane delle Fortitudo che l'hanno preceduta. “A Barcellona si poteva perdere – commenta il play -, a Roma uguale, tutto qua”.
Potrebbe sembrare la dichiarazione di resa, invece le risposte del Poz partono da una riflessione. “Abbiamo perso con Trieste, che sta giocando bene. Abbiamo lasciato due punti a Roseto e altri due a Roma dove ho visto un Santiago più forte di quello che avevo lasciato a Varese. Però il primo quarto l'abbiamo chiuso avanti, 24-16, senza fare nulla di speciale. Credo che questo gruppo possa sistemarsi vincendo le prossime quattro gare: Alba, Siena, Aek e Fabriano. Certo, un successo a Roma avrebbe rasserenato tutti, rendendo più tranquillo l'ambiente.
Ma ora concentriamoci su queste gare”.
La Fortitudo insegue: Pozzecco ha una spiegazione, anzi due. “Ci manca Scepanovic. Vlado è il punto di riferimento in attacco, il principale terminale offensivo. E tutti, chi più chi meno, non abbiamo reso secondo le effettive possibilità. Ma non cambio idea su quello che avevo detto a inizio stagione, questo gruppo può andare lontano.
L'unica squadra che stacca le altre, adesso, è la Benetton. Con tutte le altre ce la giochiamo alla pari. Mi sembra che ci sia, in questo torneo, molto equilibrio. Che significa che tanti, come noi, hanno alti e bassi”. Giura sulle qualità di Delfino, il Poz, e affronta la questione del leader. “Carlos è super: tra un anno sarà scelto nei primi 10 al draft, mi piace un sacco. Manca un leader? Scusate, ma non si era detto che si voleva una squadra senza stelle? Bodiroga non ce l'abbiamo, ma qui c'era Myers, poi non l'hanno più voluto”.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino