L’Air s’arrende solo alla fine

È stata una partita tirata, nervosa, a tratti anche spettacolare, sicuramente ricca di emozioni quella fra Air Avellino e Pompea Napoli, vinta dai partenopei solo nel finale, e nemmeno con merito, per 78 a 74. I biancoverdi hanno lottato con tutte le loro forze, sostenute da un foltissimo stuolo di tifosi, e possono recriminare per alcune decisioni eccessivamente «casalinghe» degli arbitri. Greer è il protagonista della prima parte di gioco, con Jones che prova subito a scaldare il suo pubblico con un canestro in faccia a Grgurevic. Ma il croato, nell'azione successiva, si prende la rivincita subendo lo sfondo del napoletano. Il Palablu è infuocato e Corrales sente aria di ”corrida”, aria di casa, ed infila subito cinque punti, orchestrando anche l'attacco dei suoi. L'Air al 3' è già sul 9 a 3, ma poi deve subire la buona vena al tiro di Greer, che infila undici punti di seguito, ribaltando la situazione in favore della Pompea (13/17 al 7'). Bracey è ben marcato da Clack, e l'Avellino stenta a trovare soluzioni valide in attacco, mentre dall'altra parte è sempre Greer a colpire dalla distanza ed a dare ai suoi il massimo vantaggio (18/26), con un libero di Jelic che manda le squadre al primo intervallo sul 19 a 26. Un parziale di 7 a 0 riporta le squadre in parità al 12'(26/26), e la gara, piacevole, fila via sul filo dell'equilibrio. Negli ultimi due minuti la Pompea approfitta di qualche fischio «generoso» della terna arbitrale, plateale l'errore che attribuisce il terzo fallo, in attacco, a Giovacchini, su una «sceneggiata» di Rajola, e si riporta avanti (34/41 al 19'). Ci pensa poi il «solito» Grgurevic, con una tripla, a mandare le squadre al riposo lungo sul 37 a 41. L'atmosfera è elettrica e lo si capisce perchè Maione, inspiegabilmente e con scarsissimo fair play, nell'intervallo fa allontanare il diesse irpino Sanfilippo dal rettangolo di gioco. C'è nervosismo anche in campo, e Bracey commette subito due falli. La conseguenza è che l'Air ha difficoltà in attacco, dove sbaglia ma è capace di prendere anche quattro rimbalzi di fila, e la Pompea ne approfitta allungando nuovamente (45/56 al 28'). Avellino subisce una serie di fischi contrari, ma lotta su ogni pallone con il cuore e con grande coraggio, e con un break di 7 a 0 si riporta sul 52 a 56 a 24 secondi dal termine del terzo periodo. Poi subisce il canestro di Penberthy, ma trova la «superbomba» da centrocampo del 55 a 58 con Giovacchini. In apertura di quarto periodo l'italo-americano si fa fischiare il quarto fallo, ma sulla rimessa successiva Middleton ruba palla e subisce l'antisportivo da Greer, mettendo a segno poi i liberi del - 1 (57/58 al 32'), mentre un minuto dopo Bracey segna la bomba del sorpasso (60/58). La Pompea va ancora avanti con un break di 0 a 6 (60/64 al 34'), ma poi Bracey punisce ancora la difesa napoletana con altre due triple del nuovo vantaggio Air (66/64 al 35'). La partita offre ora emozioni vietate ai malati di cuore, ed ogni palla sembra essere quella decisiva. Cinque punti di Clack danno il vantaggio alla Pompea (69/73 al 38'), ma dall'altra parte gli irpini con Jelic ed un gioco da tre punti di Corrales sorpassano ancora (74/73 al 39'). Risponde ancora Napoli con Rajola che segna tre punti, ma a Grgurevic, il migliore in campo, vengono attribuiti due falli, uno in difesa ed uno in attacco, che lo mettono fuori gioco a trenta secondi dal termine. Finisce così con una beffa per i biancoverdi che lasciano il Palablu sconfitti per 74 a 78.
Franco Marra

Questo il tabellino dell'incontro:
AIR: Corrales 13, Giovacchini 9, Bracey 10, Grgurevic 16, Kuehl 4, Middleton 12, Jelic 10, Gecevski, Vanterpool n.e. La Torre n.e. All. Markovski.
POMPEA: Greer 27, Penberthy 10, Jones 9, Clack 17, Andersen 7, Rajola 8, Nees, Costantino, Gatto n.e. Morena n.e. All. Mazzon.