A Istanbul c'è un tepore quasi primaverile, languori ottomani che non devono illudere: stasera in Eurolega l'esame della Benetton è ad altissimo rischio: un viaggio all'Abdi Ipekci con l'obiettivo di stanare l'Efes. Treviso, l'anno scorso, ci rimise le penne (fu la prima sconfitta stagionale, lì i nostri non hanno mai vinto), stavolta intende far meglio, anche se nessuno si nasconde che la faccenda sarà complicata.
«L'Efes è migliore dell'anno scorso - sostiene coach Ettore Messina, convinto delle difficoltà della gara - Antonio Granger dà molta più vivacità e personalità rispetto a Stombergas (giocatori che il coach ha avuto alla Virtus, ndr), e poi, dopo un anno che giocano assieme, i turchi hanno acquisito maggiore solidità, soprattutto sottocanestro con Kambala, e sul perimetro, dove Tunceri e Brown stanno avendo un alto rendimento. Inoltre, ho notato, guardando i loro filmati, un buon equilibrio tra gioco interno e quello perimetrale, quindi un Efes estremamente pericoloso, lo dimostra il successo a Berlino».
Vincere anche lì sarebbe un grosso vantaggio.
«Naturale, un successo in Turchia costituirebbe un bel passo avanti verso la qualificazione. Noi, comunque, potremo giocare con tranquillità, nel senso che non abbiamo l'obbligo di vincere a tutti i costi anche se, ripeto, una nostra vittoria sarebbe pesante. Credo che l'importante nelle prossime due trasferte (poi ci sarà quella a Berlino, ndr) sarà vincerne almeno una».
Che ti ha insegnato la prestazione contradditoria di Milano?
«Anche se è senz'altro grave il fatto che la squadra abbia mollato nell'ultimo quarto, noi abbiamo giocatori in grado di capire gli errori commessi e da questi prendere lo spunto per migliorarsi. Di positivo c'è naturalmente che per, trequarti, i ragazzi hanno giocato veramente bene, allo stesso livello del secondo tempo con il Pau e comunque ad un grado superiore rispetto alle ultime gare. Da un punto di vista tattico, la cosa più confortante è che abbiamo trovato per la prima volta, ed a lungo, la zona, attaccandola bene».
In Turchia i problemi a rimbalzo potrebbero ripetersi: a Milano hai detto che ti aspetti di più dagli esterni.
«Guardando le nostre statistiche, per il play ed il pivot non accusiamo grossi problemi, dove paghiamo a rimbalzo è a livello di guardia, ala piccola e ala forte. Nella fattispecie, Mario Stojic è uno che ci può dare di più».
I precedenti. Il bilancio vede i biancoverdi in vantaggio 3-2: nell'Eurolega 1997- '98 le due squadre si contesero il biglietto per le Final Four di Barcellona, e la Benetton prevalse 2-1. Lo scorso anno a Istanbul 87-78 per i turchi (Brown 26, Chikalkin 26), al Palaverde 88-86 per la Benetton (Edney 18, Stombergas 21).
Si gioca. Istanbul, palasport Abdi Ipekci, ore 18, diretta su Tele + nero.
Efes Pilsen. Tunceri, Brown, Kambala, Granger, Pars, Yilmaz, Ozkan, Onan, Peker, Arlslan, Ekmen, Golemac. All. Mahamuti.
Benetton Treviso. Nicola, Edney, Langdon, Pittis, Marconato, Bulleri, Markoishvili, Stojic, Nemeth, Loncar, Garbajosa. All. Messina
«L'Efes è migliore dell'anno scorso - sostiene coach Ettore Messina, convinto delle difficoltà della gara - Antonio Granger dà molta più vivacità e personalità rispetto a Stombergas (giocatori che il coach ha avuto alla Virtus, ndr), e poi, dopo un anno che giocano assieme, i turchi hanno acquisito maggiore solidità, soprattutto sottocanestro con Kambala, e sul perimetro, dove Tunceri e Brown stanno avendo un alto rendimento. Inoltre, ho notato, guardando i loro filmati, un buon equilibrio tra gioco interno e quello perimetrale, quindi un Efes estremamente pericoloso, lo dimostra il successo a Berlino».
Vincere anche lì sarebbe un grosso vantaggio.
«Naturale, un successo in Turchia costituirebbe un bel passo avanti verso la qualificazione. Noi, comunque, potremo giocare con tranquillità, nel senso che non abbiamo l'obbligo di vincere a tutti i costi anche se, ripeto, una nostra vittoria sarebbe pesante. Credo che l'importante nelle prossime due trasferte (poi ci sarà quella a Berlino, ndr) sarà vincerne almeno una».
Che ti ha insegnato la prestazione contradditoria di Milano?
«Anche se è senz'altro grave il fatto che la squadra abbia mollato nell'ultimo quarto, noi abbiamo giocatori in grado di capire gli errori commessi e da questi prendere lo spunto per migliorarsi. Di positivo c'è naturalmente che per, trequarti, i ragazzi hanno giocato veramente bene, allo stesso livello del secondo tempo con il Pau e comunque ad un grado superiore rispetto alle ultime gare. Da un punto di vista tattico, la cosa più confortante è che abbiamo trovato per la prima volta, ed a lungo, la zona, attaccandola bene».
In Turchia i problemi a rimbalzo potrebbero ripetersi: a Milano hai detto che ti aspetti di più dagli esterni.
«Guardando le nostre statistiche, per il play ed il pivot non accusiamo grossi problemi, dove paghiamo a rimbalzo è a livello di guardia, ala piccola e ala forte. Nella fattispecie, Mario Stojic è uno che ci può dare di più».
I precedenti. Il bilancio vede i biancoverdi in vantaggio 3-2: nell'Eurolega 1997- '98 le due squadre si contesero il biglietto per le Final Four di Barcellona, e la Benetton prevalse 2-1. Lo scorso anno a Istanbul 87-78 per i turchi (Brown 26, Chikalkin 26), al Palaverde 88-86 per la Benetton (Edney 18, Stombergas 21).
Si gioca. Istanbul, palasport Abdi Ipekci, ore 18, diretta su Tele + nero.
Efes Pilsen. Tunceri, Brown, Kambala, Granger, Pars, Yilmaz, Ozkan, Onan, Peker, Arlslan, Ekmen, Golemac. All. Mahamuti.
Benetton Treviso. Nicola, Edney, Langdon, Pittis, Marconato, Bulleri, Markoishvili, Stojic, Nemeth, Loncar, Garbajosa. All. Messina
