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Il derby dice ancora Trieste

La Snaidero crolla nella ripresa: solo 6 punti nel terzo quarto, 16 in venti minuti

Pure il derby di ritorno dice Coop Nordest e Trieste rompe l’equilibrio portandosi sul 9 a 7 nei confronti di Udine in 25 anni di straregionali in A. Dopo 17 anni, dall’84-’85 con la Stefanel in A1, i giuliani confezionano un cappotto in campionato agli udinesi, che ci sono riusciti solo nell’81-’82 in A2 con la Tropic. Pancotto, coach vincitore, infila il tris dopo il derby suo l’anno scorso al Carnera contro il triestino Boniciolli, quello dell’andata al PalaTrieste su Melillo e ieri contro Frates, piccola vendetta dopo la promozione in A1 che coach Fabrizio gli tolse con la Dinamica Gorizia sulla Genertel Trieste nei play - off 1998.
Non passerà agli annali per altro il 16º derby Udine - Trieste nella massima divisione. È stato, infatti, un match povero di contenuti tecnici. Non tale da far spellare le mani al parterre de roi e ai 3.500 del Carnera. Comunque tale da far eccitare gli animi delle due curve, anche perché stavolta da Trieste sono piovuti ultrà d’estrazione calcistica meno arguti dei Dragons dell’anno scorso. Solo l’aria di campanile poteva esaltare perché la gara, dopo un primo tempo anonimo, sotto l’occhio delle telecamere di mamma Rai è diventata inguardabile nella ripresa almeno per chi era di fede arancione.
La Snaidero, partita con Woolridge, Mian, Li Vecchi, Alibegovic e Cantarello, prende bene il vento e al 3’ è sull’8-0. In tre minuti controbreak di 0-9 di Maric, Jones, Erdmann, Podestà e Mazique. La Coop allunga fino al 10-17 all’8’ con un 2-17 firmato da 9 punti di Podestà, che uccella a piacere il nuovo Stern entrato per Cantarello, già con tre falli al 4’. Uno nuovo sprint arancione, 10-3 in 2 minuti, fissa il 20-20 al 10’ con 7 punti a testa di Alibegovic e Woolridge.
Il secondo quarto è un punto a punto senza sale, che vede il debutto di Mills con due canestri. La Snaidero va al riposo 4 punti avanti grazie al fuoco di fila di 3 bombe nell’ultimo minuto: Woolridge firma la sua terza tripla, Erdmann e Sartori la loro seconda e fa 42-38, con Washington già a quota 10 salendo in cattedra contro Vujacic, mentre tra gli arancione sono in doppia cifra Woolridge (12) e Alibegovic (11).
Nella ripresa, arriva il peggio. Da Guinness dei primati negativi sono i 6 punti degli arancione nel terzo quarto, in cui Frates riparte con la cavalleria leggera (Sartori da 4 e Alibegovic da 5): due canestri su azione di Woolridge e Mian e due liberi di Sartori a 5’’ dal 30’. La Coop non fa molto meglio: 13 punti, però, le bastano per presentarsi sul 48-51 ai dieci minuti decisivi.
Con Alibegovic non più a segno, in apertura di ultimo quarto Li Vecchi dà l’unico segno di vita con una bomba e impatta sul 51-51. Con Podestà che spadroneggia a rimbalzo, si scivola però sul 51-62 per la Coop. Anche perché gli arbitri, adeguati al livello basso dell’incontro, al 36’ convalidano una tripla a Erdmann quando il tavolo aveva già chiamato l’infrazione di 24’’. La Snaidero, che non ne ha più dopo quattro gare in sette giorni, negli ultimi 3 minuti va in pressing a tutto campo, ma proprio sulla sirena Washington dall’arco riporta Trieste 11 punti sopra. Amen. Al prossimo derby.
Valerio Morelli
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