News

Nunez tiene in ansia Fabriano

Distrazione all'inguine per il play spagnolo

FABRIANO — Solo all'immediata vigilia della partenza per Avellino, la Carifac saprà se nel primo «spareggio» stagionale potrà contare sulla presenza in condizioni fisiche accettabili di Roberto Nunez. L'ecografia ha evidenziato una distrazione all'inguine per il play-guardia spagnolo infortunatosi nel finale del derby con la Scavolini. Fino a venerdì la prescrizione è di riposo assoluto, poi il nuovo consulto medico stabilirà se (come sembra comunque probabile) sarà della partita in Irpinia.
«Teniamo duro». Tre giorni da vivere col fiato sospeso aspettando l'ex madridista da 18 punti a partita in questo suo primo scampolo italiano, ma senza «piagnistei». «In fondo certi problemi di infermeria vanno messi preventivamente nel conto» non molla la presa coach Carmenati. «Vorrà dire che ci rimboccheremo le maniche e lavoreremo ancor più sodo in palestra, dove ha ripreso a darci dentro anche Hulett dopo la scorsa settimana in cui è stato debilitato dall'influenza. E' l'impegno in allenamento il nostro rinforzo, al mercato non ci penso proprio». Intanto si rivede l'ala-pivot Kingombe, che, se la tabella di marcia verrà rispettata, dovrebbe tornare in campo nello spazio di tre-quattro settimane e rimpolpare un roster ancora troppo «ristretto».
«Non solo corsa». La squadra con il fiato corto che arriva «spremuta» all'ultimo quarto e che già di suo fatica tremendamente ad «allinearsi» al basket italiano contro la difesa schierata comincia a preoccupare. Come, scendendo nel dettaglio, preoccupano l'ostinazione di Porter nel concludere dal perimetro malgrado medie bassissime, il talento incompiuto di un Hulett per un motivo o per l'altro sempre in fase di eclisse nei finali caldi, le «insistenze» del coach nel chiedere al 35enne Turner un utilizzo focalizzato sulla quantità a scapito della qualità. «Certo che qualcosa non funziona». Rileva l'allenatore. «Ma sappiamo dove operare, partendo da una difesa più intensa e precisa nei movimenti che dà sempre fiducia all'attacco. E' anche vero che dovremo capitalizzare meglio quei dieci minuti di «fiammate» a campo aperto e riuscire a «cucire» il gioco come si deve quando ci costringono a esprimerci a una sola metà campo. L'ho detto e loro ripeto: siamo fisiologicamente votati a correre, ma non è così impossibile imparare i meccanismi tattici e mentali per risultare efficaci anche a ritmi più compassati». Ma intanto pure il calendario (dopo Avellino, la Skipper Bologna al PalaGuerrieri e il match impossibile di Treviso) comincia a mettere ansia e a «suggerire» alla squadra di crescere piuttosto in fretta…
Alessandro Di Marco
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor