ISTANBUL. Ettore Messina è nero. E non tanto per aver subìto la prima sconfitta stagionale (anche l'anno scorso la Benetton conobbe la prima amarezza all'«Abdi Ipekci»), quanto per un primo orribile quarto che è stato il naturale prolungamento dell'ultimo di Milano. «Iniziare in quel modo la gara è stato oltremodo spiacevole e preoccupante - sbotta il coach - Abbiamo giocato senza nessun tipo di consistenza, né mentale né fisica, ci siamo fatti mettere sotto in tutto e per tutto. Abbiamo concesso 60 punti alla coppia Brown-Granger, troppi. Una volta recuperato, quando c'era da dare la botta decisiva, abbiamo commesso errori, non siamo stati attenti nelle piccole cose. Bisogna fare indubbiamente un salto di qualità, la squadra quest'anno è cambiata, ha un talento diverso e meno facilità nel saltare l'uomo: bisogna avere più cura dei particolari».
E' strano però vedere giocare la Benetton tanto male... «Sì, molto strano. Una partita contraddittoria, come quella di Milano. Credo che dovremmo avere più rispetto per il lavoro che facciamo, essere meno superficiali. Una squadra che recupera ad Istanbul 20 punti all'Efes ha dei mezzi, ma deve anche imparare a sfruttarli per tutti i 40 minuti». La pausa dopo la rottura del canestro vi ha deconcentrati. «Ed anche questo è grave, ne avevamo parlato e c'era la volontà di fare bene, ma non ci siamo riusciti».
Lapidario è Marconato. «Troppi errori in attacco negli ultimi minuti, ci sono costati il match. Ad ogni modo guardiamo avanti». Dall'altra parte Marcus Brown è naturalmente alle stelle: «E' stata una grande vittoria, fondamentale per noi aver evitato una sconfitta casalinga. Ed auguro alla mia ex squadra di avere maggiore fortuna nelle prossime gare». Per l'altro incubo biancoverde, Antonio Granger (la scorsa stagione giocatore di Messina): «E' stata una partita divertente, ho giocato un buon primo quarto, ma nel secondo Treviso mi ha controllato meglio ed ho anche accusato la fatica. Meno male che Brown, Pars e Arslan hanno preso in mano la situazione, abbiamo battuto un grande avversario».
Infine Oktay Mahmudi, coach turco: «La gara l'avevamo preparata bene, e meno male che abbiamo avuto noi l'ultimo pallone per vincere, ma la Benetton è una delle candidate a vincere la Coppa».
si. fo.
E' strano però vedere giocare la Benetton tanto male... «Sì, molto strano. Una partita contraddittoria, come quella di Milano. Credo che dovremmo avere più rispetto per il lavoro che facciamo, essere meno superficiali. Una squadra che recupera ad Istanbul 20 punti all'Efes ha dei mezzi, ma deve anche imparare a sfruttarli per tutti i 40 minuti». La pausa dopo la rottura del canestro vi ha deconcentrati. «Ed anche questo è grave, ne avevamo parlato e c'era la volontà di fare bene, ma non ci siamo riusciti».
Lapidario è Marconato. «Troppi errori in attacco negli ultimi minuti, ci sono costati il match. Ad ogni modo guardiamo avanti». Dall'altra parte Marcus Brown è naturalmente alle stelle: «E' stata una grande vittoria, fondamentale per noi aver evitato una sconfitta casalinga. Ed auguro alla mia ex squadra di avere maggiore fortuna nelle prossime gare». Per l'altro incubo biancoverde, Antonio Granger (la scorsa stagione giocatore di Messina): «E' stata una partita divertente, ho giocato un buon primo quarto, ma nel secondo Treviso mi ha controllato meglio ed ho anche accusato la fatica. Meno male che Brown, Pars e Arslan hanno preso in mano la situazione, abbiamo battuto un grande avversario».
Infine Oktay Mahmudi, coach turco: «La gara l'avevamo preparata bene, e meno male che abbiamo avuto noi l'ultimo pallone per vincere, ma la Benetton è una delle candidate a vincere la Coppa».
si. fo.