MADRID — Per adesso sono i soliti noti, quelli che domenica hanno vinto con il cuore e con il sudore contro Roseto. Koturovic, l'ultimo della truppa arruolato per riempire la voragine sotto canestro, è virtualmente bianconero, anche se manca l'ufficialità, ma il fatto che sia arrivato a Bologna e si sia sottoposto alle visite mediche vale più di un indizio per dimostrare come l'affare sia andato felicemente in porto. Per vederlo sul campo a dare una mano al grande Frosini di questo ultimo periodo, bisognerà probabilmente aspettare qualche giorno ma il campione del mondo potrebbe già essere aggregato alla squadra domenica nel match di Livorno contro la Mabo. Aspettando Koturovic e non solo lui, la Virtus, intanto deve sbrigarsela con i superstiti al pabellon deportivo Edmundo Saporta dove stasera (palla a due alle 20,30 con diretta su Latte Miele) affronta un'altra grande, un po' decaduta, del basket continentale. Quel Real che ha vinto sì a Belgrado nella prima giornata di Eurolega (82-86) ma che poi, a sorpresa è caduta in campionato, sul proprio parquet, contro il CSF Siviglia. La Virtus che ha vinto domenica con Roseto, insomma, potrebbe anche fare un pensierino al colpaccio. Certamente non quella Virtus che è crollata con Fabriano o quella che, dopo 30 minuti ha finito la benzina contro Varese. Ma una Virtus dura e convinta, anche se menomata, la sua partita può giocarsela fino in fondo. Anche perchè, se a Bologna hanno mille problemi, non è che a Madrid, vittoria in Eurolega a parte, stiano molto meglio: coach Imbroda deve, come Tanjevic, fare i conti con la malasorte. A duellare con Frosini sotto i tabelloni, infatti, non dovrebbero essersi, stasera nè Tarlac, vittima di un banale incidente domestico, nè Alfonso Reyes , fuori da tempo per infortunio. Chissà poi che il ko casalingo delle merengues contro Siviglia non indichi a coach Tanjevic la strada per venire a capo di un match che, se vinto, potrebbe rilanciare la stagione della Virtus. Come mettere in difficoltà il quintetto di Imbroda sembra abbastanza semplice se si sa fare una buona difesa a zona, quella che Siviglia ha usato con intelligenza costringendo il Real a soli 59 punti casalinghi. Anche se Boscia, fin qui, non ha messo mano alla tattica giocandosela sempre uno contro uno, per una sera potrebbe aprire il suo bagaglio tecnico, magari abiurando certe sue convinzioni, e proporre quello che per ora non ha mai proposto, una difesa collettiva. Che tra l'altro potrebbe avere anche il vantaggio di preservare dai falli una squadra molto più corta di quello che era previsto all'inizio di stagione. La zona, dunque, più almeno un paio di giocatori sopra la media delle prestazioni offerte fin qui. Sekuralc e Avleev, tanto per essere chiari e più il secondo (che avrà il compito di dare una mano o forse due sotto canestro) del primo. Una partita che giovedì sera, dopo il mesto confronto con l'Asvel sembrava solo un inutile viaggio tra Roseto e Livorno ma che, adesso è diventata improvvisamente bella e possibile. Come è capitato spesso nelle sfide in terra spagnola che hanno cambiato, in meglio, la vita della Virtus.
Gianni Cristofori
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino