La Benetton incassa una sconfitta di misura al "Abdi Ipekci" dopo una gara tirata, che nel finale premia un'Efes Pilsen cinica, capace di non scomporsi dinnanzi ad una rimonta degna comunque di una grande squadra.
Partita nella partita, che cambia volto continuamente: tutto quello che la Benetton aveva fatto vedere di buono sin qui in stagione si cancella nel primo quarto. Complice anche un Efes Pilsen sopra le righe, che ridicolizza i biancoverdi; Brown e Granger fanno ciò che vogliono, soprattutto segnano dalla distanza e portano i turchi subito sul +10 (13-3 al 3'). Treviso risponde solamente con Garbajosa, l'unico a portare sostegno quantitativo, ma non basta. Anzi Turcery, Kambala tengono a debita distanza i biancoverdi, lasciando poi ad un assolo di Granger il parziale che porta i ragazzi di Messina sotto di 20 lunghezze (12-32 a 7'45''). Le cifre sono comunque ancora più eloquenti, con le statistiche non macchiate neppure da un errore dalla distanza per gli uomini di Oktay (6-6), con dal campo solamente 4 errori complessivi.
Quello che l'Efes aveva fatto vedere di positivo nel primo quarto viene letteralmente cancellato nella seconda frazione da Treviso, che smonta mattone su mattone il muro eretto dai turchi, sommergendo nei brutti ricordi quello i primi 10'. Il duo Edney-Langdon, nonché una difesa finalmente registrata - contro il pericolo pubblico Granger - avvicinano la Benetton; Nicola e Bulleri continuano la scalata, che si conclude con la tripla di Garbajosa. Morale? Treviso ha recuperato i 20 punti di disavanzo, ma quel che più conta è in partita più che mai, prova di forza e di carattere in trasferta, quando oramai la condanna sembrava cosa certa.
Inizia così da zero un'altra nuova partita, nella ripresa, con Messina che evidentemente spiega come eseguire le cose ai suoi nello spogliatoio. Bulleri interpreta al meglio gli insegnamenti impartitigli ed insieme a Marconato porta avanti - per la prima volta nell'arco della gara - la Benetton (48-44 al 25'). Nemeth sostituisce uno Stojic a secco di punti e con tre falli, il magiaro opera un buon gioco senza palla contro Granger (fermo a quota 22), Nicola e Marconato confezionano il vantaggio al termine del terzo quarto per Treviso.
L'ultima frazione subisce uno stop inatteso perché al 31'18'' Marconato schiaccia il 66-64 ma rompe il canestro. La pausa rivitalizza i turchi, perché ci vuole mezz'ora prima che sia operata la sostituzione.
Prima Brown, poi Golemac trascinano l'Efes avanti, il solo Edney non basta per rimarginare l'emorragia, quindi spetta ad Arslan il ruolo di mattatore. Negli ultimi tre secondi segna un canestro impossibile, dopo che il regista californiano aveva portato la Benetton sopra (83-82 a 17" dal termine) con una tripla centrale. Treviso incassa così una sconfitta che sa molto di beffa e di occasione persa.
Francesco Maiano
Partita nella partita, che cambia volto continuamente: tutto quello che la Benetton aveva fatto vedere di buono sin qui in stagione si cancella nel primo quarto. Complice anche un Efes Pilsen sopra le righe, che ridicolizza i biancoverdi; Brown e Granger fanno ciò che vogliono, soprattutto segnano dalla distanza e portano i turchi subito sul +10 (13-3 al 3'). Treviso risponde solamente con Garbajosa, l'unico a portare sostegno quantitativo, ma non basta. Anzi Turcery, Kambala tengono a debita distanza i biancoverdi, lasciando poi ad un assolo di Granger il parziale che porta i ragazzi di Messina sotto di 20 lunghezze (12-32 a 7'45''). Le cifre sono comunque ancora più eloquenti, con le statistiche non macchiate neppure da un errore dalla distanza per gli uomini di Oktay (6-6), con dal campo solamente 4 errori complessivi.
Quello che l'Efes aveva fatto vedere di positivo nel primo quarto viene letteralmente cancellato nella seconda frazione da Treviso, che smonta mattone su mattone il muro eretto dai turchi, sommergendo nei brutti ricordi quello i primi 10'. Il duo Edney-Langdon, nonché una difesa finalmente registrata - contro il pericolo pubblico Granger - avvicinano la Benetton; Nicola e Bulleri continuano la scalata, che si conclude con la tripla di Garbajosa. Morale? Treviso ha recuperato i 20 punti di disavanzo, ma quel che più conta è in partita più che mai, prova di forza e di carattere in trasferta, quando oramai la condanna sembrava cosa certa.
Inizia così da zero un'altra nuova partita, nella ripresa, con Messina che evidentemente spiega come eseguire le cose ai suoi nello spogliatoio. Bulleri interpreta al meglio gli insegnamenti impartitigli ed insieme a Marconato porta avanti - per la prima volta nell'arco della gara - la Benetton (48-44 al 25'). Nemeth sostituisce uno Stojic a secco di punti e con tre falli, il magiaro opera un buon gioco senza palla contro Granger (fermo a quota 22), Nicola e Marconato confezionano il vantaggio al termine del terzo quarto per Treviso.
L'ultima frazione subisce uno stop inatteso perché al 31'18'' Marconato schiaccia il 66-64 ma rompe il canestro. La pausa rivitalizza i turchi, perché ci vuole mezz'ora prima che sia operata la sostituzione.
Prima Brown, poi Golemac trascinano l'Efes avanti, il solo Edney non basta per rimarginare l'emorragia, quindi spetta ad Arslan il ruolo di mattatore. Negli ultimi tre secondi segna un canestro impossibile, dopo che il regista californiano aveva portato la Benetton sopra (83-82 a 17" dal termine) con una tripla centrale. Treviso incassa così una sconfitta che sa molto di beffa e di occasione persa.
Francesco Maiano
Fonte: Il Gazzettino