TRIESTE - La Scavolini è già nel mirino. Archiviato l’esordio in coppa Uleb, dimenticata la sconfitta rimediata martedì al PalaTrieste contro i tedeschi del Colonia, la Pallacanestro Trieste è tornata ad allenarsi in via Locchi. Domenica contro Pesaro una gara da prendere con le molle nella quale, facendosi beffe dei pronostici stilati alla vigilia del campionato, Trieste arriva con i favori di una classifica che la vede ben salda al secondo posto.
«Attenzione – ammonisce il tecnico triestino Cesare Pancotto – domenica al Bpa Palas andiamo ad affrontare la Scavolini, non la sua classifica. Guai se pensassimo il contrario. Pesaro ci proporrà le difficoltà che una trasferta così lunga si porta dietro. È un’avversaria da temere e rispettare, che ha impostato una nuova strategia e sta costruendo un progetto importante».
Nessun pericolo, dunque, su possibili cali di concentrazione. La squadra, che ha recuperato le energie fisiche e mentali gettate sul parquet contro i tedeschi del Rhein Energie, ha ricominciato a lavorare con la determinazione e la grinta di sempre.
«Fisicamente stiamo bene – rassicura Pancotto –. La gara di martedì è stata certamente dura, ci ha costretto a spendere molte energie ma non credo riuscirà a influire sul rendimento dei giocatori. Domenica a Pesaro, dunque, vedremo una squadra pronta alla battaglia, reattiva e desiderosa di continuare quel cammino che ci ha consentito di costruire questo ottimo inizio di stagione».
Lavoro duro, dunque, nella palestra di via Locchi. Ieri doppia seduta d’allenamento divisa tra un richiamo atletico curato dal professor Paolo Paoli al mattino e un lavoro prettamente tecnico nelle due ore pomeridiane. «Cominciamo a impostare la sfida con la Scavolini – ha concluso Pancotto –. Ci concentriamo sulle caratteristiche di Pesaro senza dimenticare, però, di esaltare le qualità del nostro giuoco, quelle che finora ci stanno consentendo di fare bene».
lo.ga.
«Attenzione – ammonisce il tecnico triestino Cesare Pancotto – domenica al Bpa Palas andiamo ad affrontare la Scavolini, non la sua classifica. Guai se pensassimo il contrario. Pesaro ci proporrà le difficoltà che una trasferta così lunga si porta dietro. È un’avversaria da temere e rispettare, che ha impostato una nuova strategia e sta costruendo un progetto importante».
Nessun pericolo, dunque, su possibili cali di concentrazione. La squadra, che ha recuperato le energie fisiche e mentali gettate sul parquet contro i tedeschi del Rhein Energie, ha ricominciato a lavorare con la determinazione e la grinta di sempre.
«Fisicamente stiamo bene – rassicura Pancotto –. La gara di martedì è stata certamente dura, ci ha costretto a spendere molte energie ma non credo riuscirà a influire sul rendimento dei giocatori. Domenica a Pesaro, dunque, vedremo una squadra pronta alla battaglia, reattiva e desiderosa di continuare quel cammino che ci ha consentito di costruire questo ottimo inizio di stagione».
Lavoro duro, dunque, nella palestra di via Locchi. Ieri doppia seduta d’allenamento divisa tra un richiamo atletico curato dal professor Paolo Paoli al mattino e un lavoro prettamente tecnico nelle due ore pomeridiane. «Cominciamo a impostare la sfida con la Scavolini – ha concluso Pancotto –. Ci concentriamo sulle caratteristiche di Pesaro senza dimenticare, però, di esaltare le qualità del nostro giuoco, quelle che finora ci stanno consentendo di fare bene».
lo.ga.
